DOMANI I FUNERALI DI VIRGILIO GIURICIN: L'artista di Rovigno è stato una dei maggiori fotografi e promotori della fotografia in Istria

Alle 10 di domattina (sabato) al Cimitero cittadino di Rovigno, avranno luogo i funerali di Virgilio Giuricin, il più rappresentativo tra i fotografi e artisti della Comunità nazionale italiana di Croazia e Slovenia, al contempo uno dei maggiori fotografi istriani.

Ha artecipato a quasi cinquecento mostre fotografiche in patria e all'estero, di cui circa un centinaio personali.

Nato a Rovigno novant'anni fa, Virgilio Giuricin non solo ha raccontato con le sue immagini 70 anni della storia dell'Istria, ma è stato anche fondatore della la Photo Art Gallery (1985, la diresse per 25 anni) e del Centro Arti Visive "Batana" (1990), entrambi nella sua Rovigno. Inoltre, nel l990 ha fondato la Collezione internazionale di fotografia e nel 1992 ha lanciato il Mundial Fotofestival.

Dopo gli inizi come fotoreporter per il quotidiano "La Voce del Popolo" e la rivista "Panorama" di Fiume, sperimentando sia con la fotografia a colori, sia in bianco e nero, Virgilio Giuricin si è imposto sia a livello internazionale, sia a livello locale dove, oltre che da artista, ha operato come gallerista, conservatore, organizzatore di mostre, ideatore di eventi.

Dopo un'assurda accusa nel 1986, di spionaggio industriale a favore dell'Italia (la sua condanna al carcere venne annullata in seguito alle proteste della diplomazia italiana), la Jugoslavia, prima della sua dissoluzione, rimediò all'errore e nel 1990 gli conferì il titolo di Maestro di Fotografia Artistica della Jugoslavia. Nel 1995 gli viene riconosciuta l'Eccellenza per Meriti Speciali della Federazione Internazionale di Arte Fotografica (ESFIAP) e nel 1996 l'Eccellenza della Federazione Internazionale di Arte Fotografica (EFIAP).

Il suo tema centrale è stata l'Istria ( presente nei cicli "I nonni", 1952; "Oltre il Quieto", 1956; "La casita", 1958). Ha registrato l'inventario dei camini di 237 località ("Mappa dei camini istriani. Rovigno 1980). Da ricordare anche i cicli tematici "Rovigno oggi", 1977, "Urbanistica e architettura", 1978, "L'Istria romaica" 1980; e "Forme nello spazio", 1985.

Patrimonio storico, natura. coscienza ecologica ("Ecologia I," 1971; "Čuvari ekologije", 1985,) architettura, urbanistica, il paesaggio ma anche la sofferenza umana ("Suffering", 1993) sono le grandi aree tematiche nelle quali Virgilio Giuricin ha lasciato il suo segno, la sua testimonianza, la sua interpretazione.
Con le sue fotografie sono state illustrate numerosi pubblicazioni, tra cui le edizioni del Centro di ricerche storiche di Rovigno (1969–79) e la monografia "Učka cestovni tunel"/"Galleria stradale del Monte Maggiore" (Pola 1980).

In occasione del 65-anniversario della sua brillante e poliedrica attività, nel 2019 l'Unione Italiana pubblicò in suo onore la monografia "La memoria attraverso il tempo", un volume di ben 512 pagine. Virglio verrà ricordato  un appassionato amante della natura, della cultura e della storia istriana e uno dei maggiori promotori della cultura fotografica in Istria e oltre,