Oggi, 2 giugno in Italia si celebra la Festa della Repubblica, con la quale si ricorda il referendum del 2 giugno 1946 con il quale, alla fine della Seconda guerra mondiale, venne abolita la monarchia e istituita la repubblica democratica.
Nell’occasione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha trasmesso “un saluto ai connazionali che lavorano, studiano e vivono all’estero; ai cittadini di altri Stati, che hanno origine italiana, e che amano le radici della, propria, storia familiare; a tutte le persone che, fuori dai nostri confini, amano, e apprezzano, il nostro Paese”.
“Care italiane, cari italiani all’estero, la Repubblica si sviluppa e progredisce, chiamando a raccolta le proprie energie di grande qualità. Per voi, dà testimonianza il vostro vissuto; la vostra intelligenza; la vostra esperienza; la vostra capacità di creare reti e canali di comunicazione; di essere ponti, e testimoni, dei valori della peculiarità italiana, a confronto costruttivo con le esperienze e le peculiarità di altri. La Repubblica siete anche voi”, ha detto Mattarella.
"La comunità nazionale, la patria, alla fine è questo: una dimensione di sacrifici che si compiono insieme per chi l'ha fatta prima di noi e per noi che lo facciamo verso gli altri". Lo ha dichiarato
la premier Giorgia Meloni al margine delle celebrazioni della Festa della Repubblica a Roma. "Non é una semplice celebrazione museale. È la dimensione del fatto che o noi capiamo che, se ci sia difficoltà o che le cose vadano bene, ne usciamo solo insieme, serve che ciascuno faccia la sua parte. Non c'è nessuno che da solo può risolvere i problemi. Capire che siamo tutti legati è l'elemento culturale che serve per capire che dobbiamo remare tutti verso la stessa direzione", ha detto la premier.
Da rilevare che il coro Carillon della Comunità degli Italiani di Pola ha cantato gli inni nazionali in occasione della celebrazione della ricorrenza svoltasi presso l’ambasciata italiana di Zagabria.