MANCANO I CANDIDATI Per il Consiglio della minoranza nazionale italiana in molti comuni domenica non si vota!

Il 7 maggio prossimo, in Croazia si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei Consigli e dei rappresentanti delle minoranze a livello regionale e locale. Sarà chiamata al voto anche la Comunità nazionale italiana che, per quanto riguarda la Regione istriana, rinnoverà le organizzazioni in otto città ovvero Albona, Buie, Cittanova, Dignano, Parenzo, Pola, Rovigno e Umago.

Per l'assenza di candidature – fatto che sta ad indicare uno scarso interesse – nella maggior parte dei comuni dove di fatto è presente la Comunità nazionale italiana è stata emanata nei giorni scorsi la Decisione di non indire le elezioni per i membri del Consiglio della minoranza italiana.

- Se abbiamo uno strumento a disposizione che può aiutare la Comunità nazionale italiana a realizzare meglio i suoi interessi, bisogni e necessità è meglio che lo utilizzi, afferma il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul.

Maurizio Tremul

- Se vi è la possibilità – continua Tremul - di avere eletti i Consigli delle minoranze che hanno comunque determinate competenze, che possono essere ampie o meno, per quanto riguarda l’attuazione dei diritti delle comunità nazionali è meglio che queste strutture vengano utilizzate, in questo caso partecipare alle elezioni. Poi, sta ai connazionali decidere se candidare o meno, però sarebbe giusto che, dove la legge costituzionale sulle minoranze prevede la possibilità di costituire i Consigli delle minoranze, vengano indette le elezioni.

Un fatto, questo della mancanza di candidature che, se aggiunto al calo dei dichiarati di nazionalità italiana e quelli di madrelingua italiana dell’ultimo censimento, preoccupa e non poco.

È opportuno, infatti, ricordare che, in base al Censimento del 2021, in Istria i cittadini di nazionalità italiana nel 2001 erano 14.284 ovvero il 6,92 percento, mentre oggi sono 9.784 ossia il 5,01 percento della popolazione in Croazia. Un dato ancora più allarmante è che negli ultimi vent'anni i cittadini di madrelingua italiana in Istria hanno subito una diminuzione del 38 percento. Se nel 2001 il 7,69 percento (15.867 cittadini) dichiarava l'italiano come madrelingua, nel 2021 questo numero si è ridotto al 5,04 percento (9.836 cittadini).

Pertanto, è sconcertante, e anche alquanto deludente, trovare la Decisione di non indire le elezioni per i membri del Consiglio della minoranza italiana sul sito web ufficiale dei comuni dove l'italianità è una realtà ben presente come Valle, Verteneglio, Visignano o Grisignana.

- A me dispiace che non siano presentate candidature perchè è uno strumento in più che si può avere a disposizione. Posso, però, comprendere quali possano essere le motivazioni. Tenuto conto che in molti, se non in tutti, i comuni e le città dell’Istria in cui siamo presenti, gli Statuti comunali prevedono che l’interlocutore del comune sono le Comunità degli italiani, già ben presenti e organizzate. Noi siamo una comunità che, a differenza di altre in Croazia, ha le proprie Comunità degli italiani e tutti si riconoscono in esse. Sia le città, sia i comuni dialogano con le Comunità degli italiani come rappresentanti della Comunità nazionale a livello locale. Quindi, potrebbe essere questo il motivo della mancanza di candidature in alcuni comuni. Reputo, però, che se ci sono delle opportunità sarebbe utile sfruttarle e anche in questo caso poteva essere utile candidare per il Consiglio della minoranza. Presumo che il motivo sia dovuto al fatto che esiste già un rapporto organico nei comuni e città dell’Istria che riconoscono, appunto, le Comunità degli italiani quali rappresentanti degli italiani a livello locale, conclude Tremul.

Che l'identità italiana in Istria negli anni stia perdendo terreno lo si riscontra sempre di più, tuttavia la cosa è alquanto sconfortante.