Ventiquattro

UN IDIOMA DA SALVAGUARDARE E PROMUOVERE

(FOTO & VIDEO) CALATO IL SIPARIO SUL FESTIVAL DELL'ISTRIOTO: Una manifestazione fondamentale per la Comunità italiana dell'Istria

L’ultima giornata è iniziata con la sfilata dei gruppi folcloristici di Valle, Dignano, Gallesano, Sissano, della SAC Marco Garbin di Rovigno e della Banda d’ottoni della Città  e della Comunità degli Italiani di Dignano che poi si sono esibiti, in balli e canti tradizionali. Poi è stata la volta delle filodrammatiche delle CI coinvolte: la presenza di molti giovani e giovanissimi è una garanzia per il futuro


 
4 min
Silvio Forza
foto: Valter Zanco

L’ultima giornata è iniziata con la sfilata dei gruppi folcloristici di Valle, Dignano, Gallesano, Sissano, della SAC Marco Garbin di Rovigno e della Banda d’ottoni della Città  e della Comunità degli Italiani di Dignano che poi si sono esibiti, in balli e canti tradizionali. Poi è stata la volta delle filodrammatiche delle CI coinvolte: la presenza di molti giovani e giovanissimi è una garanzia per il futuro

Dopo quattro giornate caratterizzate dallo svolgersi di un programma intenso e ben articolato, sabato si è chiusa a Sissano la XII edizione del Festival dell’Istrioto, uno dei due dialetti italiani parlati in Istria.

L’ultima giornata, come da tradizione, è iniziata con la sfilata dei gruppi folcloristici di Valle, Dignano, Gallesano, Sissano, della SAC Marco Garbin di Rovigno e della Banda d’ottoni della Città  e della Comunità degli Italiani di Dignano che poi si sono esibiti, in balli e canti tradizionali, sul palcoscenico all’aperto, nel piazzale accanto alla chiesa.  I gruppi folkloristici di Dignano e Gallesano hanno presenato la "furlana", ballo recentemente riconosciuto come bene immateriale della Croazia.

La serata è proseguita nella sala interna della locale Comunità degli Italiani con il programma “Esi o no esi ala nostra”, ovvero con gli spettacoli di varie filodrammatiche che hanno recitato in istrioto. La caratteristica comune è stata la scelta dell’umorismo, la ricerca della situazione o della battuta divertente che, pronunciata in dialetto, ha visto amplificarsi l’effetto di approvazione da parte del numerosissimo pubblico.

foto: Valter Zanco

Il primo a salire sul palcoscenico è stato il Gruppo del dialetto gallesanese, che ci ha presentato due scenette.  Da rilevare che l’autore della prima è Thomas Leonardelli, alunno della quinta classe e membro del gruppo, che ha scritto l’intero sketch.

foto: Valter Zanco

Il secondo numero della CI di Gallesano è stato presentato dal Gruppo dei più piccoli; la presenza di tanti bambini capaci di esprimersi e di recitare in istrioto fa ben sperare per la conservazione di quest’idioma tutelato.

Il Gruppo della filodrammatica della CI di Dignano, guidato da Fabiana Lajić,  ha presentato "I tri veceti", un breve sketch comico sul segreto dell'eterna giovinezza.

foto - Valter Zanco

Si sono esibiti poi il Gruppo della filodrammatica dei bambini  della CI di Valle, guidato da Miriana Pauletić, con la scenetta “’l me dotor”, gli alunni della Scuola media superiore italiana di Rovigno,  che, preparati da  Larisa Degobbis, hanno messo in scena "La pianta da Ruveigno”, tratta dalle "Stuorie" di Vlado Benussi.

La filodrammatica di Valle - foto: Valter Zanco
 

Hanno chiuso la serata il  Gruppo della filodrammatica dei giovani della CI di Gallesano, guidato da Toni Moscarda e la Filodrammatica della CI di Sissano, diretta da Antonio Dobran, con la scenetta “Informasioni e bacalà’.

I giovani della filodrammatica di Gallesano - foto: Valter Zanco

Per quel che riguarda il coinvolgimento dei bambini, da rilevare che mercoledì, 2 ottobre, il Festival è iniziato con il bellissimo Laboratorio linguistico per gli alunni delle Scuole elementari tenutosi presso la palestra della Scuola elementare di Valle.

Al laboratorio hanno partecipato ben 60 alunni, accompagnati dalle loro insegnanti. Anche quest’anno sono stati presentati contenuti nuovi per arricchire sempre più il bagaglio didattico in istrioto, in modo da venire incontro a coloro che si occupano dell’insegnamento dell’istrioto ai bambini ed ai ragazzi e facendo in modo che l’istrioto rimanga sempre più vivo nella quotidianità dei giovani.

La filodrammatica della CI di Sissano - foto: Valter Zanco

Al Laboratorio, è stata presentata la quarta puntata del cartone animato “Il mondi di Bibi”. Si tratta di un cartone animato macedone per il quale il Festival dell’Istrioto ha acquisito i diritti, proponendolo nelle varie varianti ovvero Sissanese, Gallesanese, Dignanese, Vallese e Rovignese. Allo scopo i doppiatori vengono individuati tra i giovani delle CI coinvolte.

Una bella novità di quest’anno è stata la pubblicazione del libretto “Pimpa e Pinocchio” e dell’eserciziario ad esso collegato nelle cinque varianti di istrioto.

I ragazzi sono stati entusiasti di aver partecipato allo spettacolino di “Pimpa e Pinocchio”, diretto dall’attrice polese Petra Blašković che con Šandor Slacki è stata pure interprete del lavoro.

foto - Valter Zanco

Lo spettacolo  si è svolto presso la Comunità degli Italiani di Valle.

foto: Valter Zanco

Al termine del Festival, al quale hanno presenziato varie autorità – al pubblico si sono rivolti il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul (venerdì) e il presidente della Giunta esecutiva UI Marin Corva (sabato) – va indirizzato un elogio ai due bravi conduttori Manuela Geissa e Šandor Slacki.

I presentatori Manuela Geissa e Šandor Slacki

Un plauso pure a tutti i membri del comitato organizzatore del Festival, il qui impegno organizzativo in funzione delle quattro giornate festivaliere dura praticamente tutto l'anno: si tratta di Paolo Demarin e Claudio Grbac di Sissano, Debora Moscarda Demarin, Pietro Demori e Valmer Cusma di Gallesano, Fabiana Lajić e Lorenzo Biasiol di Dignano, Alessandra Civitico Božić e Miriana Pauletić di Valle, Alessio Guricin e Serena Santin di Rovigno.

Alcuni dei membri del comitato organizzatore del Festival - foto: Valter Zanco

"Anche quest'anno abbiamo voluto offrire il meglio della nostra tradizione, accompagnandolo però da contenuti e produzioni nuove che poi rimangono a garanzia di un futuro certo per la nostra parlata" ha detto Paolo Demarin, presidente della CI di Sissano e membro del comitato organizzatore del festival.

Il Festival, sostenuto dall’Unione Italiana, è stato realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, con i fondi stanziati dall’Ufficio dei diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali del Governo della Repubblica di Croazia, dal Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, della Regione Istriana e del Comune di Lisignano.


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