Giovedi, dopo 204 anni da quando il pittore Gaetano Gresler porto’ i Corpi Santi e le reliquie da Venezia alla baia di Mariccio, e successivamente a Dignano, è stata presentata nella chiesa parrocchiale di San Biagio di Dignano, un'imponente monografia del monsignor Marijan Jelenić "Sanctuarium Adignani". È un libro, frutto di 50 anni di fatica e di lavoro con circa 80 scienziati e diverse istituzioni scientifiche, che in 834 pagine e 536 fotografie documenta fedelmente le famose reliquie di santi e corpi santi indecomposti della famosa chiesa di San Biagio a Dignano.
I relatori presenti alla cerimonia sono stati mons. Nedjeljko Pintarić, sacerdote dell’arcidiocesi di Zagabria, da Vesna Jurić Rukavina, editore e giornalista della HRT, dallo storico dell’arte e archeologo mr.sc. Marino Baldini, dal decano del decanato di Dignano mr.sc. Ilija Jakovljević, da Danilo Dragosavac, designer e fotografo e dall’autore stesso mons. Marijan Jelenić. A salutare i presenti sono stati anche il presidente della Commissione mons. Ivan Milovan, vescovo emerito, il sindaco di Dignano Edi Pastrovicchio, lo hanno comunicato dalla Citta’ di Dignano.
Il vescovo emerito di Parenzo e Pola mons. Ivan Milovan, ha evidenziato le circostanze che hanno portato al momento in cui l’allora vescovo dell'Ordinario di Parenzo e Pola, aveva il dovere ma anche l'onore di consentire l'apertura di antichi sarcofagi contenenti reliquie di santi trasferiti da Venezia. "Dopo l'apertura del sarcofago, ci fu l’urgente bisogno di riconciliazione canonica, inventario, catalogazione, protezione e un'adeguata esposizione del patrimonio fino ad allora quasi nascosto", ha affermato il vescovo.
Con questo atto inizia, finalmente, il momento in cui le reliquie dei santi siano debitamente custodite, ma anche debitamente valorizzate.
"Due secoli fa quando si stava cercando il luogo migliore per conservare i corpi santi dal pericolo, il rifugio più adatto fu trovato a Dignano. Non e’ stato un caso. Il merito va in primo luogo al pittore Gresler, che suggeri’ Dignano tra gli ambienti cattolici veneziani. Dignano stava vivendo la sua rinascita nel 19° secolo, e il fatto che non fosse colpita da tutte e tre le grandi piaghe del medioevo ha favorito che fosse ampiamente conosciuta per la miracolosità del luogo”, ha affermato il sindaco Pastrovicchio.
“Oggi è un grande giorno per Dignano, per la Croazia e per il mondo, che potra’ essere giudicato solo da una distanza storica, siccome stiamo presentando al pubblico un tesoro spirituale mondiale qui nascosto da 204 anni”, ha affermato mons. Jelenić, paragonando Dignano, visto il numero di reliquie e il valore dei tesori sacrali, con la famosa Sainte Chapelle a Parigi, affermano dalla Citta’ di Dignano.
"Le reliquie sono per tutte le classi, per tutti i bisogni umani e per la promozione della qualità della vita fino alla fine dei tempi. E mentre altri parlano della copertina, dell'impresa editoriale e dell'unicità del libro, cercherò di svelarvi cosa si puo’ trovare a Dignano, ovvero nella monografia e qual e’ il suo fascino", ha detto Jelenić e ha raccontato ai riuniti la vita e i miracoli di San Nicola, il cui corpo indecomposto è custodito a Dignano.
Vesna Jurić Rukavina ha definito il libro una sorta di documento di mezzo secolo di instancabile lavoro e lotta di Jelenić per la cura delle reliquie.
"La monografia è stata completata dopo quattro anni. In senso letterario, oserei dire che questo e’ il capolavoro dell'autore – ed essendo un capolavoro ha il suo peso. Sono molto orgoglioso che una copia sia stata donata all’Accademia croata di scienze e arti e alla Matrice croata, perché l'opera stessa assume una nuova dimensione, ma anche la città di Dignano e la chiesa parrocchiale di San Biagio, che per le circostanze storiche sono specifici per la Croazia”, ha affermato Vesna Jurić Rukavina.
Mons. Pintarić ha definito il "Sanctuarium Adignani" un’impresa dell'editoria croata.
"Cosa vuole dire l'autore, mons. Marijan Jelenić con questo libro? Il libro stesso è un 'sanctuarium' - un santuario, un tempio, un determinato luogo, presentato in modo ponderato e fotografico, ma quello che sicuramente e’ nell’intenzione dell’autore e’ che i corpi santi di Dignano e le reliquie trovino il luogo adeguato nel complesso di questa chiesa che meritano nel contesto dignanese, croato, europeo e mondiale di unicità e patrimonio culturale sacrale”, ha affermato mons. Nedjeljko Pintarić.
Congratulandosi con Marijan Jelenić per la monografia, con l’esclamazione: “Bravo Marijo!”, mons. Ilija Jakovljević ha ricordato la storica decisione del vescovo Ivan Milovan, con la quale tutto è cominciato. È stato anche un momento commovente per i lunghi applausi dei fedeli e degli ospiti rivolti ai due sacerdoti istriani che con il loro lavoro hanno rafforzato la fede in Istria.
La presentazione della monografia è stata accompagnata dai gruppi folcloristici di Dignano, Gallesano e Peroi, la musica di Anton Gregorić al violino e Fabio Jurić al violoncello, che hanno dimostrato con la loro eccellente esecuzione quanto sia unica la chiesa di San Biaggio anche nell’aspetto acustico.
La Monografia "Sanctuarium Adignani" si puo’ acquistare tramite il sito web dell'ufficio parrocchiale. Acquistando il libro si diventa donatori del grande progetto di Dignano per l'adeguata collocazione delle reliquie.
"Progettiamo di costruire un annesso e una cripta sotto la chiesa per presentare e preservare questo miracolo. È un progetto molto impegnativo e costoso. Con questo progetto avremo la più importante meta di pellegrinaggio con tre dimensioni: antropologica, ecumenica e cattolica. In questo modo la Croazia avra’ la sua importanza nella salute di tutti quanti”, ha concluso Marijan Jelenić.