In ricordo della strage di Vergarolla, che si consumò il 18 agosto 1946, ha avuto luogo questa mattina, dopo la Santa Messa al Duomo di Pola, la commemorazione per le vittime della tragedia, organizzata per la prima volta dall’Associazione italiani di Pola e Istria assieme alla Città di Pola e all’Assaciozione dei combattenti antifascisti e antifascisti di Pola.
La celebrazione è stata aperta, dopo l’esibizione del coro della Società artistico-culturale Lino Mariani, dal sindaco di Pola Filip Zoričić, che si è rivolto agli intervenuti in lingua croata e italiana. Questo è il primo intervento del sindaco della città dopo quello del 2004 fatto dall’allora sindaco Luciano Delbianco.
- Nella giornata odierna permettetemi di esprimere pietà per le vittime e il ricordo del passato e della storia e di orientare lo sguardo verso un futuro aperto al dialogo, collaborazione, considerazione e convivenza, ha detto Zoričić.
Dopo il discorso del sindaco sono intervenuti Davide Bradanini, console generale d’Italia a Fiume, la senatrice Laura Garavini, Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana, la presidente della Comunità degli italiani di Pola Tamara Brussich, la senatrice Tatjana Rojc, Livio Dorigo, presidente del Circolo Istria di Trieste, Boris Siljan presidente dell’Associazione dei combattenti antifascisti e antifascisti di Pola, ed infine la presidente dell’Assozione italiani di Pola e Istria Graziella Cazzaniga Palermo.
Al termine dei discorsi sono state deposte le corone di fiori da parte del Consolato generale d’Italia a Fiume, dell’Ambasciata d’Italia a Zagabria, del Circolo Istria di Trieste, dell’Associazione libero comune di Pola in esilio, dell’Unione Italiana, della Comunità degli italiani di Pola e dalla Città di Pola.
- Questa è la seconda volta che partecipo alla commemorazione delle vittime di Vergarolla in veste di vicesindaco di Pola. L’incontro che facciamo ogni anno per ricordare le vittime è un dovere di noi polesani. Dobbiamo ricordare questa strage, dare anche un segno e pregare che queste cose non succedano mai più, ha dichiarato il vicesindaco di Pola Bruno Cergnul.
A partecipare alla commemorazione anche Salvatore Palermo, esule dal 10 febbraio 1947, secondo viaggio della nave Toscana.
- Io rivivo il 1946, non ho scordato niente, come se non fossi mai andato via. Alla commemorazione vengo tutti gli anni, non sono mai mancato. Non voglio mancare perchè per me Pola è Pola. Rivivo, anche tutto il periodo antecedente alla partenza, che è stato triste, che è stato brutto, ha raccontato Palermo.
Per l’occasione è stata sostituita la targa in memoria del medico chirurgo Geppino Micheletti, cittadino benemerito di Pola, che era stata precedentemente danneggiata.