Ventiquattro

ORGANIZZATA DALLA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI

(FOTO) MOSTRA DI PRESEPI "SOGNO DI NATALE": Nella chiesa di San Giusto di Gallesano un omaggio creativo e solenne alla natività di Gesù

"Il figlio di Dio che si è fatto uomo e che nasce in un ambiente umile è un forte segnale della presenza di Dio tra tutti gli uomini, è il dono della sua presenza tra tutti noi", ha detto il parroco di Gallesano Vladimir Brizić che ha benedetto la trentina di presepi realizzati in Croazia, Slovenia, Italia e Austria


 
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Silvio Forza ⒸFOTO: Manuel Angelini

"Il figlio di Dio che si è fatto uomo e che nasce in un ambiente umile è un forte segnale della presenza di Dio tra tutti gli uomini, è il dono della sua presenza tra tutti noi", ha detto il parroco di Gallesano Vladimir Brizić che ha benedetto la trentina di presepi realizzati in Croazia, Slovenia, Italia e Austria

Nel vecchio Testamento Dio viene onorato nel Tempio pieno d’oro, invece Gesù viene al mondo in una stalla, adagiato in una mangiatoia al freddo, riscaldato dal fiato del bue e dell’asino. Il figlio di Dio che si è fatto uomo e che nasce in un ambiente umile è un forte segnale della presenza di Dio tra tutti gli uomini, è il dono della sua presenza tra tutti noi. Proprio in questi giorni, nel corso delle lezioni di catechismo, ho parlato ai bambini della stalla perché molti di loro non ne hanno mai vista una.

È stato questo il messaggio che il parroco di Gallesano Vladimir Brizić ha voluto trasmettere ai molti presenti nel momento della benedizione della mostra di presepi „Sogno di Natale“ organizzata, per la sesta volta, dalla Comunità degli Italiani di Gallesano presso la locale chiesa di San Giusto.

Il parroco Vladimir Brizić

La mostra, del tutto originale per le nostre zone, è particolare perché coinvolge gli amanti dei presepi, che vengono invitati ad esporre tutti assieme i loro lavori.

La trentina di presepi esposta a Gallesano giunge infatti dalla Croazia, dall’Italia, dalla Slovenia e dall’Austria e precisamente: dalle Comunità degli Italiani di Albona, Cittanova, Visinada, Pirano, Crevatini e Valle (in collaborazione con la sezione scolastica periferica di Valle operante presso la Scuola elementare di Rovigno), dall’Associazione Italiana Amici del Presepe di Trieste, dagli Amici del Presepio (Krippenfreunde) di Feldkirchen in Carinzia e dall’Associazione dei genitori di persone con difficoltà combinate nello sviluppo psicofisico della Regione Istriana (Pola).

Inoltre, i presepi sono stati realizzati dai bambini della Scuola d’infanzia “Peter Pan” della sezione di Gallesano e le loro maestre, dagli alunni della Scuola elementare “Giuseppina Martinuzzi” – scuola periferica di Gallesano e i loro insegnanti, dai cresimandi di Gallesano, dalla signora Željka Lucchetto di Gallesano e il signor Ucio Matticchio di Gallesano.

La chiesa di San Giusto, risalente al XII secolo e rinnovata all'inizio del XV secolo, è una basilica romanica che, nonostante le sue piccole dimensioni, è divisa in tre navate determinate da colonne e capitelli che divergono tra loro. Presenta un'abside rettangolare e ha tre altari, quello principale di impianto barocco. La sua specificità è quella di avere un pavimento che sta ad un livello di oltre un metro più in basso rispetto alla strada adiacente, ragion per cui quando vi si entra si avverte davvero un senso di solennità che può richiamare anche alla stalla oppure alla grotta di Betlemme citata dai Vangeli in relazione alla natività dio Gesù.

I presepi sono esposti su tavoli che stanno ridosso dei colonnati che dividono la chiesa. Ce ne sono di varie dimensioni, i più grandi non superano il metro di larghezza. Il presepe viene presentato sia all'interno di una stalla, sia all'interno di una grotta (infatti il Vangelo cita entrambe le situazioni), uno è addirittura ambientato in riva al mare; vi compaiono un faro, delle barche e i gabbiani, mentre la mangiatoia è stata ricavata da una scatola di sardine.

Molto riconoscibili, in quanto a stile, sono i presepi realizzati in Austria, con le case in legno tipiche del paesaggio alpino. Da Pirano sono giunti invece presepi realizzati in ceramica che, con la cartapesta, la paglia, la pietra, il cartoncino e la stoffa, è uno dei tanti materiali utilizzati per la realizzazione dei presepi.

La serata, condotta da Ileana Matticchio, ha visto l’esibizione del coro della Comunità degli Italiani di Gallesano con la direzione della maestra Lorena Moscarda e accompagnamento al pianoforte di Robert Krbavac, e del coro misto della Comunità degli Italiani di Fasana, diretto dalla maestra Mondina Gončanov.

Il coro della CI di Fasana

In repertorio brani natalizi quali „Bianco natal“, „Tu scendi dalle stelle“, „Adeste fidelis“, ma anche „La notte del Signore“ con testo del poeta polese Daniel Načinović e musica del maestro Nello Milotti.

Il coro della CI di Gallesano

Indirizzi di saluto e parole di sostegno per questa manifestazione, che in sei anni è diventata una delle più importanti e riconoscibili tra quelle organizzate dalla CI di Gallesano, sono stati trasmessi dal sindaco di Dignano Edi Pastrovicchio, dal presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Marin Corva e dalla presidente della CI di Gallesano Debora Moscarda Demarin.

Debora Moscarda Demarin

Il presidente della Giunta esecutiva della Comunità gallesanese Pietro Demori, uno tra i più impegnati nelle operazioni esecutive della mostra, ha consegnato i riconoscimenti a quanti, tra gli autori dei presepi, erano presenti all’inaugurazione. Tra questi Helena Pola dell’Associazione dei genitori di persone con difficoltà combinate nello sviluppo psicofisico della Regione Istriana (Pola) che davanti alla chiesa ha predisposto un banchetto per la vendita di addobbi natalizi e il cui ricavato verrà adibito a scopi umanitari.

Pietro Demori e Helena Pola

L'evento è organizzato dalla Comunità degli italiani "Armando Capolicchio" di Gallesano grazie al contributo finanziario dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali del Governo della Repubblica di Croazia per tramite dell’Unione Italiana e grazie al contributo della Città di Dignano.

La mostra rimane aperta fino al 6 gennaio. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio.


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