In occasione del 179.esimo anniversario della nascita della grande rivoluzionaria, letterata e insegnante Giuseppina Martinuzzi, ieri, presso il cimitero cittadino di Albona, sono stati deposti fiori dal sindaco Valter Glavičić, e dalla presidente della Comunità degli italiani, Daniela Mohorović, accompagnati da diversi membri della Comunità degli italiani e il Coro Misto della CI, che porta inoltre il nome di questa grande donna albonese.
"Siamo nella parte vecchia del cimitero di Albona, che di per sé ha una storia che ci dice quanto lunga e grande sia la nostra storia. Giuseppina Martinuzzi è una persona di cui possiamo parlare molto, una persona che per tutta la sua vita, e dopo la sua morte, a quasi 180 anni dalla sua nascita, ha ispirato tutti noi. Una persona che, durante la sua vita, ha rappresentato nel miglior modo possibile quella piccola Albona nella grande monarchia, e con tutta la sua attività di scrittrice, insegnante, combattente per i diritti sociali, ne ha compreso l'essenza e ha lottato per valori come la convivenza e rispetto per ogni essere umano. L’aiuto ai nostri minatori durante il periodo della Repubblica di Albona, tutte le canzoni scritte su di loro e tutte le azioni umane hanno dimostrato la sua grande sensibilità sociale. La sua grandezza è forse la maggiore proprio nel fatto che si è elevata al di sopra del tempo in cui ha vissuto e lavorato, al di sopra dell'ambiente in cui ha vissuto e che ha ispirato allora, e ci ispira ancora oggi. Giuseppina Martinuzzi è stata davvero nel vero senso della parola una grande donna, aveva tutte le qualità che vorrebbe coltivassimo anche oggi e in questo modo cresciamo i nostri figli ed ereditiamo questi valori perché Albona ha veramente una complessa, ma meravigliosa storia", ha sottolineato il sindaco di Albona, Valter Glavičić.
Inoltre, in serata, presso il Teatrino della Comunità degli italiani “Giuseppina Martinuzzi” di Albona si è svolta la presentazione del libro in istroveneto "Povera quela casa dove no xe Maria" di Maria Viscovich Vlačić, organizzata dal Circolo albonese e dalla Cattedra del Sabor ciacavo di Albona.