Ventiquattro

FONDAZIONE ARS & LABOR

Il restauratore Bruno Girardello: Dignano è trascurata ma è una fertile bella addormentata

A Dignano sono arrivato per puro caso con l'intento di trovare qualcuno che mi aiutasse con i progetti europei. Mi sono reso conto che la città soddisfa a tutti gli effetti gli obiettivi della Fondazione Ars & Labor, che è quella di promuovere la conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale dell'Istria. La sua rivitalizzazione a fini economici e in collaborazione con enti già presenti nel luogo


 
5 min
Ivan Dobran

A Dignano sono arrivato per puro caso con l'intento di trovare qualcuno che mi aiutasse con i progetti europei. Mi sono reso conto che la città soddisfa a tutti gli effetti gli obiettivi della Fondazione Ars & Labor, che è quella di promuovere la conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale dell'Istria. La sua rivitalizzazione a fini economici e in collaborazione con enti già presenti nel luogo

Bruno Girardello: Dignano e' trascurata, ma il centro storico non riporta danni gravi

Oltre ad un fondo enorme di tesori d'arte e cultura sparsi per Dignano, e per troppo tempo trascurati, la citta' da qualche anno puo' vantarsi della presenza di Bruno Girardello, maestro restauratore della migliore tradizione veneziana e fiorentina. Data l'enorme necessita' di salvaguardia che pone il patrimonio artistico e culturale di Dignano si potrebbe dire - come il cacio sui maccheroni. La citta' sembra pero' non aver ancora riconosciuto tutta la potenzialita' della sua proposta. Nell 'intervista che abbiamo fatto con Girardello vi riportiamo i principali problemi e le possibilita' di recupero dei beni storici e artistici di Dignano.

Bruno Girardello, fondatore della Fondazione Ars & Labor con sede a Dignano, e' un esperto di restauro d'opere d' arte e artigianato con 35 anni di esperienza nel settore. Oltre ad avere partecipato alla restaurazione di Dresda, conservato palazzi veneziani e ogni tipo di oggetti d' antiquariato, Girardello e' specializzato in inventari e perizie di stima di opere artistiche e artigianali. Dal mobile d' arredo, a quadri, statue, incisioni, gioielli, vetri e tanto altro.

Una rara conoscenza che possiede solo chi questi oggetti li ha avuti per mano, comprato, venduto, stimato e restaurato. Dopo una fruttuosa carriera di restauratore ha investito tutti i suoi beni nella fondazione Ars & Labor, e tutto se stesso nella citta' di Dignano.

Come e' avvenuto il suo incontro con Dignano?

Sono arrivato a Dignano per caso cercando qualcuno che mi aiutasse con la progettistica Europea. Qui ho capito che la citta' possiede tutte le caratteristiche necessarie allo scopo della Fondazione Ars & Labor, che e' quello di promuovere la conservazione del patriomonio storico, artistico e culturale dell' Istria. Attuarne la rivitalizzazione a fini economici ed in collaborazione con le realta' gia' esistenti nel posto.

Perche' proprio Dignano?

Perche' Dignano e' bellissima. La citta e' ricca, nasce ricca. Per chi non la conosce e' solo impolverata dico io, pero' non ha moltissimi danni nella parte storica. E' a pochi chilometri dal mare, in collina, e' antica, ha l' importantissima Via Merceria, ha una storia che comincia prima dei Romani, e' attaccata a Pola ma ne e' diversissima. Pero' e' tutto sopito ed e percio' che e' il posto ideale per cominciare le sperimentazioni. La proposta e' fare delle cose replicabili, cioe' tu vieni a Dignano, vedi come e' stato fatto, e puoi replicarlo negli altri posti.

L' oggetto artistico piu' importante della citta' e' sicuramente la Via Merceria. Una via commerciale del 1700 che e' prototipo di tutti i centri commerciali attuali. E' una via bellissima ed importantissima e per riportarla al suo splendore basta darci una sistemata.

Quali attivita' svolgete nella Fondazione Ars & Labor?

In collaborazione con l' Istituto San Zeno di Verona ospitiamo studenti che qui fanno la loro prassi. Abbiamo una bella collaborazione con il Museo archeologico di Pola in seno al quale gli studenti hanno lavorato sul restauro della pietra lavorando sui togati esposti nel Fort Bourguignon. Attualmente stiamo cercando di coinvolgere le accademie d' arte in questo senso.

Per quel che riguarda il restauro di opere a Dignano stiamo facendo itinerari culturali. Abbiamo cominciato con gli stemmi della citta' tramite il progetto Per Dignano a testa in su. Stiamo continuando a farlo con i portali in legno perche' Dignano ha dei portali importantissimi. Faremo un corso di fotografia ed una mostra fotografica al Fort Bourguignon.

Mi affianca Gianna Fioranti di Dignano. Segretaria generale della Fondazione Ars & Labor. Mio insostituibile braccio destrto. Professionista di rara serieta' ed efficienza, ma sopratutto amica sincera.

Come si finanzia il lavoro della Fondazione?Finora sono tutti fondi privati nostri. Non prendiamo niente dalla fondazione. Per questo motivo c'e' bisogno di una collaborazione che io auspico con il coinvolgimento di alcuni forti soggetti economici del territorio.

Il mecenatismo culturale si puo' realizzare tramite le tasse che le imprese pagano allo stato. Il 2% di queste tasse ogni impresa puo' devolverle ad associazioni e fondazioni di loro scelta, invece di darle allo stato.

Purtroppo l'idea di mecenatismo culturale  qui manca in assoluto. Aiutare la cultura del proprio territorio dove si vive e' la cosa piu' importante perche' e' l'eredita' che lasciamo alle generazioni future. Noi abbiamo un moto che e' dal dire al fare per cambiare.

Quali sarebbero i potenziali mecenati della fondazione?

Abbiamo cercato di coinvolgere (e stiamo aspettando risposta) la Infobip foundation, per il progetto Chiesette, un progetto per implementare il fotovoltaico sostenibile nei centri storici tutelati. Siccome Infobip e' un punto di eccellenza nel settore della comunicazione, che io vedo anche come trasmissione di conoscenze, vorrei che la stessa cosa succedesse anche con la cultura Dignanese.

Ad Infobip abbiamo presentato un progetto chiedendo l' 1x1000 delle tasse. Infobip naturalmente e' il soggetto di gran lunga piu' grande di Dignano, pero' parliamo anche di aziende di produzione d 'olio, catene alberghiere, agenzie di viaggi, il cui interesse per la revitalizzazione di un gioiello come Dignano e' ovvia nel senso di offerta turistica. E alle aziende non costa nulla. Sono soldi che danno via comunque. Quando parlo di cultura mi riferisco anche al cibo. Nel territorio non c'e solo l'olio, ci sono molti altri prodotti gastronomici.

Colgo l' occasione per chiederle della Locanda San Martin che avete riadattato. E' un altra casa di Dignano riadattata con fondi privati.

L' abbiamo presa e ne abbiamo fatto un luogo di ospitalita'.  Quella che da noi si chiama foresteria. La fondazione non puo' funzionare senza un posto dove ospitare i suoio ospiti. Non e' una casa aperta a tutti ma un luogo per il ritrovo dei soci. Il posto e' magico. Si entra dalla citta' e ci si ritrova in campagna perche' dalla parte posteriore siamo affacciati a un uliveto. E' come una porta magica. Si entra nel silenzio. Il silenzio e la ricchezza che si hanno oggigiorno, la tranquillita', l'aria, sono cose importantissime in un mondo che soprattutto in questo momento sul cuore ha un mattone di ansia con tutto quello che e' successo e succede. Noi offriamo qualche giorno di pace legato alla cultura. 


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