“Crediamo sia giunto il momento di dare attuazione alla decisione e di avviare il processo di costituzione dell’asilo e della scuola elementare in lingua italiana autonomi nella Città di Dignano così come approvato anni fa dai competenti organi di governo e regionali”, scrive il presidente dell’ Unione italiana Maurizio Tremul, in una lettera indirizzata al preposto ministero croato e alle autorità istriane e dignanesi. Ne da notizia Radio Capodistria.
“Una decisione che a distanza di anni non è stata ancora realizzata”, spiega ancora Tremul che richiamandosi alla Legge costituzionale e a quella sull’educazione e l’istruzione nella lingua delle minoranze nazionali ricorda i dettami che assicurano agli appartenenti alle Comunità Nazionali il diritto di avere scuole materne, elementari e medie superiori nella propria madrelingua e scrittura.
“Necessario dare attuazione alle disposizioni legislative vigenti” fa capire il presidente UI che sottolinea il ruolo fondamentale svolto dagli asili e dalle scuole italiane sia nel mantenimento dell’ identità nazionale, linguistica e culturale della CNI, sia nella tutela e sviluppo del carattere multiculturale, plurietnico e plurilinguistico della Croazia.
“ A noi sicuramente piacerebbe avere asilo e scuola autonomi, è una cosa che sogniamo da tanto tempo”, spiega la vice-sindaca italiana di Dignano, Diriana Delcaro Hrelja e aggiunge: “Qualcosa era stato fatto in un non lontano passato e ora bisognerà partire da zero ma magari unendo le forze riusciremo ad ottenere quello che penso sia un diritto per la componente italiana di Dignano”.
“Guardare al futuro con maggiore ambizione”, il messaggio di Gianclaudio Pellizzer presidente uscente del Consiglio della minoranza italiana della Regione istriana, organismo che nell’ultima seduta ha affrontato proprio la questione della cancellazione del coordinatore delle sezioni italiane avvenuta in fase di armonizzazione dello Statuto dell’asilo con la nuova normativa sulle istituzioni prescolari.
“Apprezziamo gli sforzi fatti dall’amministrazione cittadina per reintrodurre nello Statuto la lingua italiana che mancava e anche per aver trovato una soluzione che garantisce una certa autonomia alle sezioni in lingua italiana, ma nello stesso tempo invitiamo a riconsiderare, qualora possibile, la questione e ripristinare anche de jure la figura del coordinatore tenendo conto dei nostri diritti acquisiti”, ha affermato Pellizzer che è favorevole a rinnovare il percorso per la costituzione di istituzioni autonome e si dichiara convinto che l’ iniziativa godrà del sostegno e del lavoro sinergico di tutte le istituzioni della CNI.