A SISSANO TRE GIORNI IN DIALETTO
(VIDEO) FESTIVAL DELL'ISTRIOTO Il coro misto di Sissano, Libero Benussi e Petra Blašković sono stati i primi a salire sul palco
Stasera è in programma la rassegna di canzoni in istrioto “’Na cantada ‘nsembro” e la cerimonia di premiazione del concorso video e letterario * Il momento d’unione di coinvolgimento delle sei Comunità degli Italiani coinvolte, intitolato “Esi o no esi a la nostra” (Essere o non essere a modo nostro”) è quello della sfilata e dell’esibizione dei gruppi folcloristici di Dignano, Gallesano, Sissano, Valle, della Società artistico-culturale “M. Garbin” di Rovigno che avrà inizio domani alla ore 18 nell’area verde (Giardin) accanto alla Chiesa di San Felice e Fortunato
Stasera è in programma la rassegna di canzoni in istrioto “’Na cantada ‘nsembro” e la cerimonia di premiazione del concorso video e letterario * Il momento d’unione di coinvolgimento delle sei Comunità degli Italiani coinvolte, intitolato “Esi o no esi a la nostra” (Essere o non essere a modo nostro”) è quello della sfilata e dell’esibizione dei gruppi folcloristici di Dignano, Gallesano, Sissano, Valle, della Società artistico-culturale “M. Garbin” di Rovigno che avrà inizio domani alla ore 18 nell’area verde (Giardin) accanto alla Chiesa di San Felice e Fortunato
L’undicesima edizione del Festival dell’Istrioto, iniziata ieri a Valle con il Laboratorio linguistico per gli alunni delle classi inferiori delle Scuole elementari in lingua italiana, ieri si è spostato a Sissano dove, presso la sede della Comunità degli Italiani, le restanti tre giornate festivaliere che si concluderanno domenica, sono state aperte con l’esibizione del coro misto della Comunità degli Italiani di Sissano.
Diretto da Edna Strenja Jurcan il coro sissanesese ha interpretato due canzoni in istrioto:"'Na canson per ti" scritta da Boris Brussich con arrangiamento musicale di Franca Moscarda e "Nostalgia de Sisan" di Bruno Vian che firma musica e testo.
La serata, condotta con spigliatezza da Manuela Geissa e Sandor Slacki, ha visto anche gli interventi del presidente della Comunità degli Italiani di Sissano e a cui si deve l’idea del festival Paolo Demarin, del presidente della Giunta esecutiva dell'Aunione Italiana Marin Corva e della vicepresidente della Regione istriana Jessica Acquavita, che hanno sottolineato l'importanza dell'evento e il dialetto istriano come fattore distintivo per la conservazione e l’espressione dell'identità dei membri della Comunità nazionale italiana in Istria.
Tra i vari programmi e iniziative del festival, sono state messe in risalto i nuovi libri, nuovi giochi per bambini e il cartone animato in Istrioto che grazie alla rete viene visto in tutto il mondo.
Ha fatto seguito la presentazione della raccolta di poesie “Intùi cursaruòi” (“Nelle venature delle rocce”) di Libero Benussi. Il volume, che comprende 96 poesie raccolte in 6 sillogi (di cui alcune premiate al concorso "Istria Nobilissima"), è stato presentato dalla professoressa Elis Deghenghi Olujić la quale ha sottolineato che nella poesia alcune cose si possono esprimere solo in dialetto.”Gli è stato lasciato in eredità dagli avi un patrimonio linguistico costituito da suoni aspri ma musicali, carezzevoli nei loro dittonghi. Tale eredità di sensi e suoni si è adagaiat nel suo io profondo caricando le parole di una speciale risonanza emotiva”, ha detto la professoressa Deghenghi Olujić che ha osservato inoltre come “nella lirica il poeta ci consegna una consapevole dichiarazione di poetica, incastonata nella consacrazione lirica del paesaggio rovignese e del suo mondo vegetale e animale, così familiare al poeta”. Lo stesso Libero Benussi ha letto in modo pregnante alcune sue poesie in istrioto.
La serata si è conclusa con un’esibizione teatrale dell’attrice polese Petra Blašković. Il suo numero "Dal tragico al comico" comprendeva la scena di Medea e il monologo “Una donna sola”, entrambi tratti dallo dallo spettacolo teatrale "Francamente", la cui prima ha avuto luogo la primavera scorsa al Treatro istriano (INK) di Pola. Entrambi i testi sono stati tradotti in dialetto istrioto sissanese da Claudio Grbac, ed è stata una rivelazione, e non soltanto sonora, scoprire che anche in dialetto si possono lanciare messaggi rivendicativi relativi all’emancipazione della donna e sbeffeggiare, giustamente, l’atavica società patriarcale e maschilista.
Uno dei momenti più attesi del Festival è (“Una cantata insieme”, la rassegna di canzoni inedite in istrioto che si svolge stasera. Sono ben 11 le nuove canzoni in dialetto che il pubblico avrà modo di sentire per la prima volta. Sempre in serata è in programma la cerimonia di premiazione del concorso video e letterario.
La serata di oggi si chiuderà con un intrattenimento musicale con le note del gruppo “El Gato e le Volpi”.
Il momento d’unione di coinvolgimento delle sei Comunità degli Italiani coinvolte, intitolato “Esi o no esi a la nostra” (Essere o non essere a modo nostro”) è quello della sfilata e dell’esibizione dei gruppi folcloristici di Dignano, Gallesano, Sissano, Valle, della Società artistico-culturale “M. Garbin” di Rovigno che avrà inizio domani alla ore 18 nell’area verde (Giardin) accanto alla Chiesa di San Felice e Fortunato di Sissano.
A salire sul palco saranno pure il gruppo dei Midi cantanti e dei Cantanti solisti della CI “Pino Budicin” di Rovigno.
Per tutta la durata del Festival i convenuti potranno contare sull’offerta gastronomica di prodotti locali.
Il Festival dell’Istrioto“ avviato nel 2012 su iniziativa della Comunità degli Italiani di Sissano con lo scopo di salvaguardare, di valorizzare e promuovere questo l’autoctono dialetto autoctone dell’Istria che, oltre a Sissano, si parla ancora a Rovigno, Valle, Dignano, Gallesano e Fasana le cui Comunità degli italiani hanno aderito all’iniziativa.
Il Festival dell’Istrioto viene realizzato grazie al costante contributo finanziario del MAECI per tramite di Unione Italiana e Università Popolare di Trieste, della Regione Istriana, del Comune di Lisignano,dell'Ufficio per i diritti dell'uomo e delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, come pure del Consiglio nazionale per le minoranze della Repubblica di Croazia.