U Puli obilježen Dječji dan Grada
Poseban trenutak obilježila je predaja slike koju su djeca sama oslikala i poklonila gradonačelniku
In questo modo viene fatto un tentativo di perservare dall'oblio un patrimonio linguistico e lessicale che per secoli ha contraddistinto l'Istria occidentale e che negli ultimi settant'anni si sta irrimediabilmente perdendo. Parole come carega (sedia) o mezaria (linea di mezzo, in metà) sono già desuete, altre, come becher (macellaio), venderigola (commessa) o binbin (termine con il quale si indica in modo affettuso l’organo sessuale dei bambini maschi) stanno quasi scomparendo
In questo modo viene fatto un tentativo di perservare dall'oblio un patrimonio linguistico e lessicale che per secoli ha contraddistinto l'Istria occidentale e che negli ultimi settant'anni si sta irrimediabilmente perdendo. Parole come carega (sedia) o mezaria (linea di mezzo, in metà) sono già desuete, altre, come becher (macellaio), venderigola (commessa) o binbin (termine con il quale si indica in modo affettuso l’organo sessuale dei bambini maschi) stanno quasi scomparendo
Salvadigo (selvaggio), maniga (manica, gomma da giardino), schisa (goccia), scansia (scaffale), badil (pala), molena (mollica del pane). Sono queste alcune delle parole del dialetto italiano istraoveneto che regolarmente, nello stile retorico „questa la conoscevi?“ vengono proposte all'interno del gruppo Facebook „Polesani de Pola“.
In questo modo viene fatto un tentativo di perservare dall'oblio un patrimonio linguistico e lessicale che per secoli ha contraddistinto l'Istria occidentale e che negli ultimi settant'anni si sta irrimediabilmente perdendo. Parole come carega (sedia) o mezaria (linea di mezzo, in metà) sono già desuete, altre, come becher (macellaio), venderigola (commessa) o binbin (termine con il quale si indica in modo affettuso l’organo sessuale dei bambini maschi) stanno quasi scomparendo.
Con la chiusura del cantiere navale Uljanik (Scoglio Olivi), dove fino praticamente a ieri venivano, seppur storpiati, ancora usati termini del dialetto italiano quali “strangolin”, “imbragador” (pare che invece “cazavide” stia sopravvivendo), anche gran parte del dialetto socializzato si sta perdendo.
In questo contesto va ricordato che anche la Comunità degli Italiani di Pola, sulla facciata orientale dell’edificio del palscoscenico esterno ha apposto un grande cartello con l’elenco di una lunga serie di parole in plesano: caligo, cucal, cogoma, cotoler, fersora, intimela, linguassa, lughero, luganiga, saliso, siserbola, slepa, stomigoso, remenar…
E poi ci sono i modi di dire:"oggi cori el can, domani cori el levero" (oggi corre il cane, domani corre la lepre), o il famosissimo "va remengo" che non ha bisogno di traduzione.
Poseban trenutak obilježila je predaja slike koju su djeca sama oslikala i poklonila gradonačelniku
Kroz tri triptiha, jedan diptih i jednu samostalnu sliku, ovaj se, nazovimo ga slikarski, ciklus obračunava s vremenom, s tijelom, i s pozicijom koji uistinu jesu jedan problem, jedna stvarnost. Jedno tijelo koje treba razumjeti u širini njegovih raznolikih ali povezanih značenja
Gđa. Flavie Poropat, vijećnica MO Sv. Polikarp – Sisplac, prisustvovala je sastanku u Cementari, no ni u jednom trenutku nije iskazala protivljenje obilježavanju 100. obljetnice rada tvornice, ističe predsjednik Mjesnog odbora Sv. Polikarp – Sisplac
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