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SOLDI FA SOLDI…

IN CHE MODO SI E’ ARCHITETTATO IL POSTO DI LAVORO PER TAMARA BRUSSICH Dino Geromella: “Dopo la proclamazione della vincitrice sono stato contattato da membri della famiglia Brussich, chiedendomi scusa a nome della famiglia”

Che l'incarico di consulente per l’istroveneto fosse truccato a favore di Tamara Brussich si era capito sin dall’inizio. La commissione era composta dai suoi colleghi di partito Vladimir Torbica e Marianna Jelicich Buic e il suo collega dell'Unione Italiana, il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva. Ad essere di minaccia a Brussich sono stati in due. La prima minaccia, Dino Geromella, candidato con due lauree, la seconda invece, con la tesi di laurea sull’istroveneto. A contribuire al tutto la Regione istriana, di cui Brussich è la vicepresidente dell'Assemblea


 
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Chiara Bilić Donatella Leonardelli
Tamara Brussich e Vladimir Torbica (primo a sinistra)/FOTO: Facebook DIETA DEMOCRATICA ISTRIANA

Che l'incarico di consulente per l’istroveneto fosse truccato a favore di Tamara Brussich si era capito sin dall’inizio. La commissione era composta dai suoi colleghi di partito Vladimir Torbica e Marianna Jelicich Buic e il suo collega dell'Unione Italiana, il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva. Ad essere di minaccia a Brussich sono stati in due. La prima minaccia, Dino Geromella, candidato con due lauree, la seconda invece, con la tesi di laurea sull’istroveneto. A contribuire al tutto la Regione istriana, di cui Brussich è la vicepresidente dell'Assemblea

La scorsa settimana come miglior candidata per il posto di lavoro di consulente per l’istroveneto, nel concorso indetto dall’Unione Italiana e dalla Regione istriana, e’ stata dichiarata la dietina Tamara Brussich. La sua proclamazione a miglior candidata, seppur prevista, ha provocato un clamore pubblico, soprattutto nella Comunita’ nazionale italiana.

Negli ultimi due mesi Istra24 ha scritto in maniera approfondita del suddetto concorso per il posto di consulente esperto “per l’attuazione delle attivita’ volte alla tutela e alla valorizzazione del dialetto istroveneto” con sede nella Comunita’ degli Italiani di Valle, indetto, ancora, lo scorso maggio. L’articolo che ha preceduto la pubblicazione della "proclamazione" del vincitore, ha rilevato che, oltre a Tamara Brussich, vicepresidente dell'Assemblea della Regione istriana e presidente della Comunità degli italiani di Pola, sono rimasti alla fine altri due candidati.

La profezia dai fondi di caffe’

Uno di questi è il giornalista di lunga data Dino Geromella, che la scorsa settimana ha confermato a Istra24 di aver fatto domanda al concorso. L’altra candidata, in base alle nostre informazioni, ha la tesi di laurea, nientemeno che, sull’istroveneto.

Ricordiamo fin da subito che, Istra24 ha aperto la questione del concorso, dopo che Valmer Cusma, consigliere dell’Assemblea dell’Unione Italiana, sul suo profilo Facebook aveva (correttamente) previsto che il concorso fosse ideato per Tamara Brussich. Al dibattito sui social network, si era successivamente unito il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, smentendo tali accuse. Per quanto ne sappiamo, Cusma non fa divinazione dai fondi di caffe’, né prevede il futuro da una sfera di cristallo, eppure ne e’ fuoriuscito che aveva ragione. Come se l'epilogo fosse noto in anticipo. E lo sviluppo degli eventi ne e’ in favorem.

Dino Geromella/Archivio privato

Da quando e’ stato indetto il concorso abbiamo contattato due volte Tamara Brussich, ma in entrambe le occasioni non ha voluto confermare se ha fatto domanda allo stesso. Per essere precisi, la prima volta ha detto che ci sta ancora pensando, mentre la seconda ha affermato che “si sapra’ tutto a fine concorso”. Ieri, e dopo che il tutto e’ stato reso pubblico, l’abbiamo contattata nuovamente. E neanche questa volta abbiamo avuto fortuna.

Brussich: “Non ho nulla da dire”

Alla domanda se il concorso e’ stato indetto per lei, Brussich ha risposto di non aver nulla da dire. Non c’e’ stato un riscontro neanche dopo ulteriori insistenze. Quello che abbiamo ottenuto come risposta alla richiesta di un suo commento sulla questione e’ stato un tagliente: “Non voglio dire nulla”.

Per comprendere meglio la situazione, e’ necessario sottolineare che a scegliere il miglior candidato o candidata e’ stata la commissione composta da tre membri rappresentanti dell’Unione Italiana e della Regione istriana: il collega di partito di Tamara Brussich Vladimir Torbica, assessore alla cultura della Regione istriana e vicepresidente del Consiglio della DDI, Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’UI e la collega di partito Marianna Jelicich Buić, Titolare del settore "Arte e Cultura" della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana e consigliere nell’Assemblea della Regione istriana.

Vladimir Torbica

Dunque, chi ha deciso l’esito del concorso? Persone con la stessa tessera di partito di Tamara Brussich e persone a lei legate da incarichi nell'Unione Italiana. Alcuni, come ad esempio Jelicich Buić, legata a Brussich in entrambi i casi. Con una tale commissione, per Tamara Brussich, nulla poteva andare storto. E, difatti, cosi’ e’ stato.

Lo scorso venerdi’, Marin Corva non ha voluto rispondere alle nostre domande bensi’, ci ha chiesto di inviargliele agli indirizzi E-mail dell’Unione Italiana. Le abbiamo inviate a quattro indirizzi. Ma le E-mail sono ritornate al mittente. Successivamente e in accordo con Corva, abbiamo inviato le domande al suo indirizzo E-mail privato. Tuttavia, a chiusura di questo articolo non abbiamo ricevuto alcun riscontro.

Ricordiamo anche, che l’Unione Italiana ha motivato la scelta di Tamara Brussich come miglior candidata, tra le altre cose, per la sua esperienza professionale acquisita alla guida della Comunità degli Italiani di Pola e per l’ottima padronanza dell’istroveneto.

Tamara Brussich

Un candidato con (solo) due lauree

E’, pertanto, necessario sottolineare che Dino Geromella ha, non una, bensi’, due lauree. La prima in Economia e Gestione delle Arti e delle attività culturali, mentre la seconda e’ il Master in innovazioni e organizzazione della cultura e delle arti (Master in innovation and organization of culture and the arts). Con Geromella abbiamo comunicato in istroveneto, e ci siamo resi conto che il candidato parla perfettamente il dialetto.

Il fatto che, secondo lui, abbia cercato di spiegare alla commissione in tutte le fasi del concorso che la conoscenza del dialetto non è una qualifica sufficiente per il suddetto posto di lavoro, mostra quanto sia a conoscienza delle problematiche che questo dialetto stia affrontando e quanto sia impegnato con eventuali soluzioni.

- Per la corretta salvaguardia del nostro patrimonio dialettale è fondamentale essere in grado possedere le conoscenze ed esperienza necessarie per poter individuare le problematiche vincolate, ed essere in grado di costruire progetti seri a lungo termine, ed iniziative per mantenere e potenziare il dialetto, dice Geromella, e spiega che per incentivare l’uso del dialetto e renderlo più accessibile, è necessario sviluppare un piano concreto a livello regionale, per promuovere il suo uso nella letteratura, incentivare ricerche e studi sul tema, organizzare attività didattiche e di formazione, seminari, convegni, iniziative editoriali e di altro tipo sul territorio anche con partnership pubblico-private, la fondazione di un’eventuale banca del dialetto, anche con archivi sonori, lo stanziamento di fondi di spettacoli che possano essere fruiti in tutte le comunità della regione.

Geromella dice di aver scoperto del concorso tramite Istra24 e che gli sembrava esser scritto per lui.

Sulle orme di Fabrizio Radin

- Ho voluto credere nell’onestà del concorso, e che la notizia di Cusma e Istra24 del concorso truccato fosse una balla, ma in due mesi hanno cercato di mettermi i bastoni tra le ruote, di liberarsi di me, di farmi rinunciare in tutti i modi, racconta Geromella e rivela: “Dopo la proclamazione della vincitrice sono stato contattato da membri della famiglia Brussich, chiedendomi scusa a nome della famiglia”.

Dice di Tamara Brussich che si è dedicata anima e corpo ad aiutare il partito nei momenti elettorali chiave per Pola, ed ha fatto un gran lavoro per il proprio partito, “a volte anche forse di di discutibile eticità”.

- Sia per Elena Puh Belci candidata sindaco che per Fabrizio Radin candidato a vicesindaco. Ovviamente, il partito ha tutto il diritto di mostrare la propria riconoscenza e premiare la dedicazione, anche offrendole un lavoro, ma con i soldi del partito, non con un posto di lavoro del quale anche i media hanno già scritto che è stato creato ad hoc per lei, e che è pagato con soldi dei contribuenti di più di uno stato. Si tratterebbe di abuso di fondi pubblici, tra l’altro, riassume Geromella.

Fabrizio Radin, ex presidente della Regione istriana

In questo contesto e’ necessario dire che neppure Fabrizio Radin, anche lui dietino, non ha avuto successo alle ultime elezioni locali. L’ex presidente della Regione, in gara per il titolo di vicesindaco di Pola, e’ stato sconfitto di bruto da Bruno Cergnul. Ma, nemmeno lui e’ rimasto ad aspettare con il presupposto di “figo caschime in boca”. Infatti, è stato di recente assunto dalla casa editrice EDIT di Fiume, che pubblica il quotidiano La Voce del popolo, anch'esso finanziato principalmente con denaro pubblico. La Voce del Popolo non ha ritenuto sufficientemente rilevante il tema del “poltronismo” di Tamara Brussich. Non hanno sprecato inchiostro.

Non va preso alla leggera che per Tamara Brussich questo posto di lavoro e’ caduto come una manna dal cielo, in un momento piu’ che opportuno. Brussich, infatti, fino al cambio di direzione dell’anno scorso e’ stata direttrice della Scuola dell’infanzia Rin Tin Tin. Lo scorso dicembre, a seguito del bando di concorso, i dipendenti di tale ente hanno scelto Serena Sirotić come nuova direttrice.

Tuttavia, dopo aver perso il titolo di direttrice, Brussich non e’ rimasta senza un lavoro. Il suo contratto, infatti, le assicurava il posto di educatrice, eppure, dopo aver perso il titolo non si e’ mai presentata al lavoro. Prima era in congedo per malattia per poi, proprio prima del risultato del concorso, andare in ferie. In tutto questo periodo, pero’, e’ stata attiva nella Comunita’ degli Italiani, e nell’Assemblea della Regione istriana, e nell’Unione Italiana, ma anche, ad esempio, come membro della giuria del Festival dell’istroveneto organizzato dall’Unione Italiana. Anche se non possiamo dirlo con certezza, visto che Brussich non ha voluto parlare con noi, quest’ultima e’ stata forse una delle sue referenze per il posto di lavoro in questione. Ad ogni modo – siccome i membri della giuria vengono scelti dall’Unione Italiana – e’ stato pertinente.

Un lavoro fino a fine anno, ma chissà quale anno

Le ragioni del congedo per malattia sono certamente una questione personale di Tamara Brussich. Tuttavia, considerando la significativa 'tempistica' del suo congedo per malattia, e poi delle ferie, voci di corridoio ipotizzavano che l'Unione italiana le stesse predisponendo un lavoro adeguato. Volevamo chiedere a Brussich se ci fosse del vero in queste voci, ma come abbiamo già detto, non era dell'umore giusto per le richieste dei giornalisti.

I criteri che i candidati dovevano soddisfare per candidarsi al concorso erano, per usare un eufemismo, fortuiti. Nel bando era richiesta la conoscenza della lingua italiana, la Laurea (VI) o la Laurea specialistica/magistrale (VII) o l’istruzione superiore, ma non era richiesta una specifica professione. Inoltre, si richiedeva un anno di esperienza, ma non veniva indicato in quali professioni era richiesta tale esperienza. Tutto sommato, sin dall’inizio un grande “pastrocio”.

Ad ogni modo, il primo presupposto per l’apertura del posto di lavoro in questione e’ stato fatto lo scorso settembre, a seguito della registrazione dell'istroveneto quale patrimonio immateriale e culturale presso il Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia.

Ma, questo non era sufficiente per l’apertura del posto di lavoro. E’ interessante, pertanto, la cronologia dei fatti che hanno consentito all'Unione Italiana di arrivare ai soldi per il progetto nell’ambito del quale e’ stata assunta Tamara Brussich.

Firma della lettera d’intenti tra i vertici dell’Unione Italiana, il presidente della Regione istriana Boris Miletić e Vladimir Torbica/FOTO: Regione istriana

Infatti, come primo fatto, la Regione istriana e l’Unione Italiana a marzo di quest’anno hanno firmato la lettera d’intenti per la tutela e la valorizzazione dell’istroveneto, per poi, firmare il 4 maggio l’Accordo sul cofinanziamento e la cooperazione per l'attuazione di progetti volti alla tutela e alla valorizzazione dell’istroveneto nella Regione istriana. Tamara Brussich, ripetiamo, ha perso il titolo di direttrice di Rin Tin Tin l'anno scorso a dicembre.

Va detto, infine, che il posto di lavoro è previsto fino alla fine dell'anno, anche se Marin Corva in un’intervista per Istra24, ha già aperto la possibilità che ci sara’ bisogno del consulente anche l’anno prossimo.


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