ELEZIONI PER IL TRONO DELL’UNIONE ITALIANA Felice Žiža e Maurizio Tremul al terzo scontro - la Comunita’ italiana è pronta a cambiare?

Si avvia al termine la campagna per le elezioni del presidente dell'Unione Italiana, che si terranno questa domenica in Slovenia e Croazia, e che metteranno a confronto due oppositori di lunga data: l'attuale presidente Maurizio Tremul e Felice Žiža.

Di lunga data, visto che per i due candidati al trono dell'Unione Italiana questo è già il terzo round a 'braccio di ferro'. L'ultima volta che si sono messi a confronto è stato di recente, ovvero nello scorso aprile, alle elezioni parlamentari slovene. Ha trionfato Žiža, piegando Tremul con facilita’ e per la seconda volta, nella corsa a deputato per la Comunita’ nazionale italiana. Ma questo scontro, lotta per l'Unione Italiana, si svolgerà sul campo da gioco di Tremul.

L'eterno duo Tremul e Radin

Maurizio Tremul, infatti, è gia’ da 30 anni ai vertici dell'Unione Italiana - per lo più come presidente, tranne nel periodo in cui a ricoprire questa carica era Furio Radin, mentre Tremul era il presidente della Giunta esecutiva. Pertanto, non e’ insolito nella Comunita’ italiana sentir dire che Tremul e Radin, dagli anni ’90 deputato italiano al Parlamento croato, sono chiamati boss a vita, tra l’altro strettamente legati alla Dieta democratica istriana.

E mentre Tremul quattro anni fa non ha avuto avversari, in queste elezioni Žiža lo affronta su una "nota dolente" per la Comunita’nazionale italiana: insiste sul fatto che gli statuti e gli accordi internazionali sulla tutela delle minoranze siano finalmente messi in atto.

Va, però, accentuata la posizione diametralmente opposta dei due candidati sul futuro della Comunità italiana - Žiža sottolinea che l'Unione Italiana non può essere il Padreterno, l'unica e indiscutibile istituzione che si prende cura della minoranza e non viene messa in discussione, mentre Tremul lo nega in modo assoluto e paragona Žiža a Vladimir Putin.

Žiža: gli italiani nella Dieta devono fare gli interessi della comunità, non del partito

In campagna elettorale, il deputato sloveno ha anche sottolineato la necessità di firmare un accordo di collaborazione tra l'Unione Italiana, la CAN Costiera e il Consiglo delle minoranze al fine di consolidare la cooperazione tra tutte le istituzioni della Comunita nazionale italiana e rafforzare la sua unicita’ anche nei rapporti con Roma, Zagabria e Lubiana.

- E’ necessario far rete anche con i parlamentari, collaborare con ogni governo. La Comunita’ deve collaborare con tutti i partiti politici e chi dei nostri connazionali e’ iscritto in un partito politico deve fare gli interessi della Comunita’ e non il contrario, che il partito entra dentro e fa i propri interessi. Va bene che ci siano rappresentanti politici all’interno delle Comunita’, non di un unico partito pero’, soprattutto in Istria, e che lavorino nel partito per il bene della Comunita’, per migliorare le nostre condizioni e ottenere qualcosa in piu’. Questa e’ la mentalita’ giusta e penso che anche in Istria sia giusto pensarla in questo modo, ha evidenziato Žiža, alludendo chiaramente alla lunga alleanza tra la Dieta e il deputato della minoranza italiana che, secondo l’opposizione all'interno delle Comunità italiane in Istria, ha portato a un calo dei diritti e della visibilità degli italiani per gli interessi di singole persone.

Continua Žiža: “La Dieta ha fatto tanto per noi negli anni 90’ e bisogna rispettarla. Si deve collaborare, pero’, sempre con questo sistema. La Dieta si, pero’ aiutateci. Anche noi aiutiamo voi, una mano lava l’altra, pero’ sempre con l’attenzione, la limitazione di non entrare dentro per fare solo gli interessi del partito.”

Tremul: Žiža ha un approccio putiniano

Maurzio Tremul, invece, dopo oltre 30 anni alla guida dell'Unione Italiana, sostiene che la Comunità italiana in Slovenia e Croazia è in serio pericolo, come se nell’Unione Italiana fosse arrivato ieri e avesse trovato una pessima situazione. Il leader di lunga data ritiene che l'Unione Italiana debba essere e rimanere l'organizzazione madre.

- Non ci puo’ essere una persona che con modo putiniano dice che dobbiamo fare un accordo tra l’Unione, la CAN Costiera e il Consiglio delle minoranze perche’ solo cosi’ rappresentiamo tutti gli italiani in rapporto con l’Italia. Vuoi far questo? Allora chiama tutte le strutture rappresentative degli italiani e cambiamo questa delibera, altrimenti si ha un approccio putiniano, e a noi questo non piace. In quell’occasione si e’ deciso cosi’, che l’Unione avra’ questo ruolo, in piena collaborazione e sinergia con i Consigli delle minoranze e con i Consigli CAN. Noi abbiamo un mandato molto chiaro, che dice che questo e’ nostro compito per poter portare avanti la nostra unitarieta’. Questo e’ sostanzialmente quello che mi ha spinto a ricandidarmi, dichiara Tremul.

Se la Comunita’ nazionale italiana in Slovenia e Croazia sia finalmente pronta a cambiare i vertici dell'Unione Italiana e se gli elettori insoddisfatti dell'"eterno" Tremul, ma anche di Radin, andranno alle urne, è una domanda a cui avremo risposta domenica prossima.