Ventiquattro

AL MUSEO J. J. WINCKELMANN

GRAN SUCCESSO DELLA MOSTRA "HISTRI IN ISTRIA" A TRIESTE: Il popolo degli Istri incuriosisce ben 15.700 visitatori

Invece di chiudere il 1 aprile, la mostra rimarrà in esposizione fino al 7 aprile: il grande interesse di Pubblico alla base della proroga * “Un risultato che va oltre alle aspettative”: lo ha sottolineato il presidente della Comunità Croata Damir Murkovic in occasione dell’ultimo evento collaterale, che ha visto la presenza a Trieste del direttore del Museo archeologico dell'Istria/Arheološki muzej Istre a Pola/Pula Darko Komšo e del sindaco di Pola, Filip Zoričić


 
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Istra24

Invece di chiudere il 1 aprile, la mostra rimarrà in esposizione fino al 7 aprile: il grande interesse di Pubblico alla base della proroga * “Un risultato che va oltre alle aspettative”: lo ha sottolineato il presidente della Comunità Croata Damir Murkovic in occasione dell’ultimo evento collaterale, che ha visto la presenza a Trieste del direttore del Museo archeologico dell'Istria/Arheološki muzej Istre a Pola/Pula Darko Komšo e del sindaco di Pola, Filip Zoričić

Oltre 15.700 persone (escluse le numerose scolaresche), dal 15 dicembre 2023 al 24 marzo 2024, hanno visitato il Museo di Antichità “J. J. Winckelmann” di Trieste per la mostra “Histri in Istria” allestita per la prima volta in Italia con più di 200 reperti archeologici, curata da Martina Blečić Kavur, dell’Università del Litorale Koper/Capodistria e realizzata dalla Comunità Croata di Trieste insieme al Museo Archeologico dell'Istria/Arheološki Muzej Istre u Puli, in coorganizzazione con il Comune di Trieste.

“Un risultato che va oltre alle aspettative” – come ha sottolineato il presidente della Comunità Croata Damir Murkovic in occasione dell’ultimo evento collaterale, che ha visto la presenza a Trieste del direttore del Museo archeologico dell'Istria/Arheološki muzej Istre a Pola/Pula Darko Komšo e del sindaco di Pola, Filip Zoričić – “e che premia una mostra incentrata su storia, usi e costumi degli Istri, dedicata alla riscoperta del popolo che ha dato il nome alla penisola Istriana e che ne ha abitato le terre fino alla caduta del centro fortificato di Nesazio nel 177 a.C.”.

Nel corso del suo intervento Darko Komšo, direttore del Museo Archeologico dell'Istria - che, stando ai dati, è il più visitato della Croazia dal 2014 ad oggi - ha illustrato i numerosi progetti nel campo dell’archeologia, della cultura, della ricerca e della gestione del patrimonio culturale realizzati negli ultimi anni. Tra questi, la ricostruzione del Teatro Romano minore di Pola e quella del Museo Archeologico, il cui nuovo allestimento sarà ultimato a fine estate, in vista dell'apertura al pubblico nel 2025. Nella progettualità futura rientra la costruzione di un nuovo edificio che ospiterà il patrimonio marittimo, le antiche imbarcazioni e la nave di Zambratia. Citando infine le numerose collaborazioni con gli altri musei, croati e stranieri, ha inoltre anticipato che la mostra “Histri in Istria”, anche sulla scia del successo di pubblico registrato a Trieste, diverrà itinerante e toccherà altri Paesi.

Presente anche la curatrice Martina Blečić Kavur, che ha presentato il catalogo della mostra.

Realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione CRTrieste, la mostra “Histri in Istria” e i suoi eventi collaterali ospitati a Palazzo Gopcevich, sempre molto apprezzati dal pubblico, hanno inoltre contribuito alla conoscenza e all’implementazione delle relazioni con numerose istituzioni culturali, italiane e croate.


In considerazione del grande interesse, la mostra è stata prorogata fino al 7 aprile, con orari di apertura dalle 10.00 alle 17.00 (aperto anche durante le festività pasquali). A conclusione, domenica 7 aprile, alle ore 11.00, sarà proposta l’ultima visita guidata a cura di Marzia Vidulli Torlo, Conservatore del Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”.


foto: Luisa Sorbone / Matteo Prodan

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