Con il nome "Le pietre dei palazzi veneziani in Istria e i mestieri tradizionali. Il progetto pilota di restauro del portale del Palazzo Bradamante a Dignano" è iniziato in questi giorni il progetto di manutenzione conservativa del portale lapideo dell’entrata della Comunità degli italiani di Dignano.
Al progetto partecipano la Fondazione Ars et Labor di Dignano, come ideatore e partner capofila, la Comunità degli italiani di Dignano, due associazioni venete e l’Università di Nuova Gorica, e consiste di un intervento di pulizia e di protezione del portale per ridargli lo splendore che aveva in origine.
- È un progetto pilota che la Fondazione ha presentato alla Regione del Veneto e che ha come primo passo il portale, ma prevede poi l’ampliamento, forse anche molto più importante, sui mestieri tradizionali locali. Queste sono la pietra d’Istria sui palazzi veneziani e i mestieri tradizionali del luogo, che poi condividiamo con Venezia considerando i secoli di storia che abbiamo condiviso, spiegano Gianna Fioranti, Segretaria generale e Bruno Girardello, Amministratore delegato della Fondazione Ars et Labor.
L’intervento, che viene fatto a fasi, durerà fino alla prossima primavera. Le fasi, infatti, richiedono operazioni come gli impacchi, l’applicazione di sostanze specifiche che aiutino a staccare le patine sporche, e che pertanto hanno bisogno di tempo.
- Il lavoro consiste nella pulizia del portale, ovvero un intervento di manutenzione conservativa senza, però, farlo bianco siccome il portale ha segni di decorazione. Nello specifico il portale verrà pulito, si toglierà tutto il materiale, licheni, polveri, strati di smog e agenti atmosferici che sporcano la pietra, raccontano i nostri interlocutori.
Finanziato dalla Regione del Veneto con 22.000 euro e dalla Fondazione Ars et Labor con 6.000 euro, il progetto vede la partecipazione del direttore tecnico operativo della fondazione Giovanni Rossetto e di alcune studentesse nonchè della docente Sabrina Piantavigna dell’Istituto Salesiano San Zeno di Verona, una facoltà triennale che prepara gli studenti ad operare sul patrimonio storico e collaborano con la fondazione nella manutenzione conservativa del portale.
- La fondazione, inoltre, come forma di sostegno contribuisce a questo progetto con l’ospitalità nella Locanda San Martin, adibita a struttura per ospitalità per soci e ospiti per farli innamorare dei nostri luoghi. Inoltre – continua Fioranti - offre all’Istituto Salesiano San Zeno quattro borse di studio, ovvero finanziamo i ragazzi offrendo alloggio, vito e viaggi.
La fondazione Ars et Labor, che sta seguendo altri progetti presentati alla Città di Dignano, che in parte finanzia, è l’unica che in piena autonomia si occupa della conservazione e della cura del patrimonio storico, culturale e architettonico, soprattutto nel Dignanese.
Con il moto "Dal dire al fare per cambiare", oltre a questo, la fondazione ha il progetto degli stemmi e dei portali storici della Città di Dignano, che verrà poi integrato con un terzo progetto con il nome "A Dignano a testa in su". Quest’ultimo prevede la posa in opera dei codici QR accanto a tutti gli stemmi e un giorno ai portali. In questo modo i visitatori potranno seguire e informarsi sulla ricchissima storia e patrimonio storico di Dignano.
- Operiamo maggiormente nel Dignanese, ma anche in tutta l’Istria. Nel nostro progetto "Bussate e vi sarà aperto", avviato nel 2018, abbiamo donato a tutta la cittadinanza di Dignano il restauro di un portone ligneo storico dell’entrata di Città vecchia e successivamente a Valle il restauro e la manutenzione conservativa di una porta storica, concludono Fioranti e Girardello.