Ventiquattro

IL PRESIDENTE UI TREMUL: "MISSIONE COMPIUTA"

L'Italia stanzierà quasi 5 milioni di Euro l'anno per gli Italiani di Croazia e Slovenia fino al 2037

Con l'approvazione della Legge di Bilancio da parte del parlamento italiano, sono stati garantiti, per il medio periodo, i mezzi finanziari e il sostegno economico per le Scuole italiane dell’Istria e di Fiume, per le Comunità degli Italiani, le varie istituzioni della Comunità nazionale italiana, mentre 2 milioni di euro l'anno saranno a disposizione degli esuli


 
3 min
Istra24
Maurizio Tremul

Con l'approvazione della Legge di Bilancio da parte del parlamento italiano, sono stati garantiti, per il medio periodo, i mezzi finanziari e il sostegno economico per le Scuole italiane dell’Istria e di Fiume, per le Comunità degli Italiani, le varie istituzioni della Comunità nazionale italiana, mentre 2 milioni di euro l'anno saranno a disposizione degli esuli

Con la Legge di Bilancio dello Stato italiano per il 2025 del 30 dicembre 2024, i finanziamenti per la Comunità Nazionale Italiana dell’Istria, del Quarnero, della Dalmazia, della Moslavina, della Slavonia e di Zagabria sono stati riconfermati e prorogati fino al 2037. Si tratta di quasi 5.000.000,00 €  l’anno, 3.000.000,00 € a valere sulla Legge N° 73 del 2001 e di 1.976.885,00 € a valere sulla Legge N° 960 del 1982.

Ugualmente prorogati al 2037 lo sono anche i mezzi della Legge N° 72 del 2001 in favore degli Esuli Istriani, Giuliani e Dalmati, per un importo annuo di € 2.000.000,00.

Sono stati dunque garantiti, per il medio periodo, i mezzi finanziari e il sostegno economico per le Scuole italiane dell’Istria e di Fiume, per le Comunità degli Italiani, le varie istituzioni della Comunità nazionale italiana di Croazia e Slovenia, concretamente i  Dipartimenti universitari di Italianistica di Pola, Fiume e Capodistria, per la Casa editrice EDIT di Fiume, per i Programmi Italiani di RTV Capodistria, di Radio Pola e di Radio Fiume e  per il Centro di Ricerche storiche di Rovigno. Inoltre, le risorse verranno impiegate per le borse di studio universitarie, per gli imprenditori della CNI, per le numerose attività culturali, sportive e sociali dell’Unione Italiana, per la conservazione, la promozione e lo sviluppo della lingua e della cultura italiana e dei dialetti istrioto e istroveneto nel territorio d’insediamento storico della comunità italiana.

“Missione compiuta”, ha commentato il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, “si tratta di fondi a favore del mantenimento dell’identità e della presenza italiana del nostro insediamento storico, per la nostra dimensione e proiezione europea, per i valori che ci contraddistinguono”.

In un comunicato stampa, Tremul ha spiegato che “l’azione dell’Unione Italiana, unitamente a quella degli amici esuli e delle istituzioni che hanno a cuore la nostra realtà, ha sortito l’effetto voluto, varando, de facto e de jure, la Legge d’interesse permanente da noi e da me personalmente perseguita con costanza e perseveranza. Ringrazio tutti coloro, persone e istituzioni, nell’Unione Italiana e al di fuori di essa, che in qualsiasi modo o con qualsivoglia azione, hanno dato il loro apporto per questo straordinario risultato. Ringrazio sentitamente il Parlamento italiano per aver approvato i rifinanziamenti, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Governo della nostra Nazione Madre per averli inseriti nella Legge di Bilancio, le forze politiche e i parlamentari che si sono adoperati per questo obiettivo. Ringrazio inoltre la FederEsuli, con a capo il suo Presidente Renzo Codarin e con il Presidente emerito, Giuseppe De Vergottini. Sono particolarmente grato al Governo italiano e alla Presidente del Consiglio dei ministri, On. Giorgia Meloni che come Unione Italiana, assieme all’On. Furio Radin, abbiamo incontrato a Zagabria il 17 novembre del 2024.”

“Davanti a noi si apre un periodo di grandi cambiamenti e opportunità”, ha concluso Tremul, “con questa sicurezza economica e con questo convinto sostegno dell’Italia, affrontiamo e costruiamo il nostro comune futuro nel migliore dei modi, unitariamente e creativamente, con sapienza e coraggio, con inventiva e con amore, per costruire un paradigma di unitarietà e serenità, in amicizia e rispetto reciproco, nell’etica e nell’estetica del bene”.


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