Lunedì 12 settembre, con inizio alle 20.00, si terrà nel Centro multimediale di Rovigno il primo di un ciclo di lezioni-concerto nel quadro del progetto intitolato "La storia musicale istriana: retaggio dei legami con la Serenissima".
L’iniziativa è sostenuta della Regione Veneto ed è promossa dall’Università Popolare Aperta di Rovigno, in partenariato con l’Orchestra Filarmonia Veneta di Treviso e vari partner locali: le Comunità degli Italiani di Rovigno e di Parenzo, la Società croata degli Artisti musicali, l’Associazione per la salvaguardia della memoria dei compositori istriani con sede a Pola.
L’impegnativo progetto prevede, nell’arco di un anno, lo svolgimento di attività di ricerca, riscoperta e valorizzazione delle opere, note e meno note, dei compositori cui si deve il ricco patrimonio musicale dell’Istria con le sue contaminazioni e interrelazioni nella macroregione altoadriatica. Una storia che può essere ripercorsa e studiata solo grazie ai legami con Venezia. Infatti, mentre è impossibile risalire a compositori o esecutori istriani precedenti al sec. XV per la totale assenza di documentazione, dall’avvento della Repubblica Serenissima - grazie ai suoi archivi ben gestiti e amministrati - sono giunte fino a noi notizie preziose anche nel campo della musica.
Se il nome di Giuseppe Tartini, nato 330 anni fa a Pirano, suona a tutti familiare, non si può dire altrettanto per Andrea Antico da Montona (nato nel 1470), oppure per Don Filippo da Laurana (1480) o Francesco Sponga-Usper (nato a Rovigno nel 1561 e morto a Venezia nel 1641). Su queste radici si fonda l’eredità della cultura musicale istro-veneta cresciuta nei due secoli successivi con le opere di Antonio Smareglia (Dignano 1854, Grado 1929), Giulio Smareglia (Pola 1866-1935), Stefano Rota (Pirano, 1824-1916), Alfredo Martinz (Pola 1865-1935), sino ad arrivare a Luigi Dallapiccola (Pisino 1904-Firenze 1975).
Sarà la professoressa di pianoforte Aleksandra Golojka, responsabile scientifico-artistica del progetto, a guidare la presentazione e le interpretazioni del repertorio negli eventi pubblici, l’ultimo dei quali è previsto a Treviso nella primavera 2023 con esecutori dell’Orchestra Filarmonia Veneta diretta dal M° prof. Alberto Barbaro. A Rovigno faranno gli onori di casa la direttrice dell’Università Popolare Aperta Dubravka Svetličić e la presidente della Comunità degli italiani Viviana Benussi. La gestione manageriale del progetto fa capo allo Studio Eurotrieste di Franco Rota.