Javni servis s potplaćenim radnicima. Sindikati: "Stanje na HRT-u je na rubu štrajka!"
Ustavni sud ukinuo je zabranu štrajka za radnike HRT-a
Per la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e in Slovenia l’anno si è chiuso con un bilancio estremamente positivo da molteplici punti di vista, compreso quello del sostegno finanziario croato all’Unione Italiana * La nota negativa? Molte energie sono state spese in nefaste divisioni sui temi della nostra unitarietà e dell’assetto organizzativo dell’Unione Italiana, valuta il presidente dell'UI
Per la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e in Slovenia l’anno si è chiuso con un bilancio estremamente positivo da molteplici punti di vista, compreso quello del sostegno finanziario croato all’Unione Italiana * La nota negativa? Molte energie sono state spese in nefaste divisioni sui temi della nostra unitarietà e dell’assetto organizzativo dell’Unione Italiana, valuta il presidente dell'UI
Maurizio Tremul, Capodistriano, sin dall’inizio degli anni Novanta del secolo scorso ricopre incarichi di vertice in seno all’Unione Italiana, l’organizzazione centrale e unitaria degli Italiani di Croazia e Slovenia. Nel corso dell’attuale mandato è il presidente dell’Unione Italiana, la cui Assemblea è presieduta da Paolo Demarin, mentre la Giunta esecutiva è in mano a Marin Corva.
Al termine di un anno che in campo sociale e culturale, specie con l’implementazione del bilinguismo a Pola e il Festival dell’istroveneto e quello dell’istrioto, ha confermato la tenuta della Comunità nazionale italiana, ma anche di un’anno che ha aperto la questione dell’assetto formale dell’unitarietà della CNI, con Tremul abbiamo voluto tirare le somme.
Com’è stato il 2023?
È stato un anno complesso che si è aperto con la promessa di un grande sogno che si realizzava: la caduta dei confini in Istria e il ripristino della libera circolazione delle persone, con il conseguente progressivo dissolvimento delle divisioni e dei pregiudizi, dei confini mentali che ancora assediano il nostro pensiero.
Un anno che si chiude, purtroppo, con il ritorno delle frontiere all’intero dell’Unione Europea incapace di fronteggiare, con una propria azione autorevole, le nuove emergenze costitute dal rischio del ritorno degli atti terroristici e dell’intensificarsi dell’immigrazione clandestina di chi fugge dalla morte e dalla distruzione causate dalla guerra in Ucraina e da quella più recente in Medio Oriente, conflitti che rischiano di incendiare l’intero mondo.
E per la CNI?
Per la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e in Slovenia l’anno si è chiuso con un bilancio estremamente positivo da molteplici punti di vista, compreso quello del sostegno finanziario croato all’Unione Italiana, alle nostre Comunità degli Italiani, alle nostre Scuole e Istituzioni, beneficiarie di ingenti iniezioni finanziarie che ampliano le attività e le iniziative e danno nuovo avvio, dopo alcuni anni di pausa dovuti alla crisi finanziaria, agli investimenti principalmente nell’edilizia scolastica, ma anche a favore delle Comunità degli Italiani e delle nostre Istituzioni, grazie principalmente alla lungimirante e acuta azione politica del Vicepresidente e deputato italiano al Sabor, On. Furio Radin che, con il Governo presieduta da Andrej Plenković, ha saputo valorizzare il nostro ruolo. I finanziamenti della Nazione Madre, l’Italia, grazie all’azione che ho svolto negli anni, continuano a rimanere a livelli elevati a beneficio dell’intera nostra Comunità Nazionale.
Importantissimi e costanti sono stati i rapporti di interlocuzione e di collaborazione che l’UI ha intrattenuto, e di cui mi faccio spesso portatore, con il Governo croato e con quello sloveno, con le Regioni e le municipalità nei quali siamo storicamente insediati.
"Nel settore dei nostri diritti in Croazia possiamo registrare alcuni incoraggianti segnali di miglioramento del loro livello di attuazione, bilinguismo incluso, principalmente nella Regione Istriana"
Comunque non sono mancate critiche, all’interno della CNI, sia all’UI, sia al deputato al Sabor, per il sostegno e la collaborazione con il governo HDZ i cui indirizzi non sono propriamente compatibili con i valori del regionalismo istriano, caro alla maggioranza dei membri della comunità italiana.
L’attuale HDZ non è paragonabile al partito che era stato un tempo, di certo non appartiene più alla quella destra che coltiva valori che mal si conciliano con le nostre esigenze. Come la CDU in Germania, oggi l’HDZ è un partito di centro-destra, e il premier Plenković ha dato prova, a più riprese, di essere sensibile alle necessità della CNI.
Nel settore dei nostri diritti in Croazia possiamo registrare alcuni incoraggianti segnali di miglioramento del loro livello di attuazione, bilinguismo incluso, principalmente nella Regione Istriana, che vanno nella direzione verso la quale l’UI si è sempre distinta per impegno e ruolo propositivo, con la rilevante novità del costituendo Tavolo bilaterale sull’attuazione del Trattato italo-croato sulle Minoranze del 1996, da noi ripetutamente richiesto, avanzato al Premier croato, Andrej Plenković, dal Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giorgia Meloni, nel corso della sua visita a Zagabria il 17 novembre 2023.
"Appare ingessata con tendenza alla regressione la sitzuazione in Slovenia, sia dal punto di vista dell’attuazione dei nostri diritti, bilinguismo compreso, sia in quello dei finanziamenti, fermi da decenni nel settore culturale e con limitati incrementi in termini reali a beneficio delle Istituzioni unitarie della CNI"
In Slovenia la situazione appare meno rosea
Se la situazione è fluida e in movimento in Croazia, con significativi segnali di miglioramento, questa appare invece piuttosto ingessata con tendenza alla regressione in Slovenia, sia dal punto di vista dell’attuazione dei nostri diritti, bilinguismo compreso, sia in quello dei finanziamenti, fermi da decenni nel settore culturale e con limitati incrementi in termini reali a beneficio delle Istituzioni unitarie della CNI (che tuttavia sono ben lontane dalle percentuali di cofinanziamento stabilite dalle intese sloveno-croate in essere in favore dell’Unione Italiana, della EDIT, del Centro di Ricerche Storiche e del Dramma Italiano) grazie all’azione di sensibilizzazione che ho svolto con perseveranza negli anni nonostante la richiesta di adeguamenti ben più sensibili.
Purtroppo, la situazione complessiva evidenzia l’assenza a breve e medio termine di tangibili prospettive di evoluzione futura, sia del nostro ruolo politico che, a parte una sola eccezione, diviene viepiù marginale poiché chi dovrebbe fare politica ripiega sulle attività culturali con il rischio della percepibile ormai compressione della funzione e dell’autonomia delle Comunità degli Italiani, sia a causa delle pulsioni di contrizione della libertà di espressione della società civile da parte della politica, dell’imbarazzante intreccio e dalla concentrazione di potere in pochissime mani e della martellante campagna persuasiva mediatica istituzionale che tenta di affermare la percezione che tutto proceda a gonfie vele.
"Le Comunità degli Italiani, le Scuole, le organizzazioni, le Istituzioni e la stessa Unione Italiana hanno intensificato e moltiplicato le proprie meritorie iniziative e attività sul territorio, sia grazie alla conferma del sostegno economico dell’Italia, sia in virtù dell’esponenziale aumento di quello della Croazia"
La Comunità nazionale italiana istro-quarnerina risiede sia in Croazia, sia in Slovenia. Oltre a rappresentare la base per richiedere, in campo politico, un trattamento univoco della CNI da parte dei due stati, l’unitarietà è uno dei collanti, anche esterni al mondo strettamente minoritario, della quasi totale integrità geografica dell’Istria, da Abbazia a Pola e da Pola a Capodistria. Eppure, almeno nei suoi aspetti formali, l’unitarietà sembra essere in una fase di crisi proprio in seno alla Comunità italiana e alla stessa Unione Italiana.
In un anno che reputo particolarmente fruttuoso per i rilevanti risultati raggiunti, non mancano anche delle criticità, che dovremo affrontare con la massima coesione e impegno al dialogo e al confronto democratico e civile. Mi riferisco, proprio per rispondere alla domanda, alle molte energie che sono state spese in nefaste divisioni sui temi della nostra unitarietà e dell’assetto organizzativo dell’Unione Italiana, che ne è la massima espressione, con iniziative del tutto pretestuose che rischiano di minare alla radice proprio questo nostro fondamentale valore.
Energie che andrebbero decisamente meglio impiegate per trarre utili insegnamenti e linee di azione futura alla luce dei dati del censimento della popolazione in Croazia, anche elaborando una visione strategica d’insieme dell’UI che dovrebbe delineare e guidare le linee di sviluppo future della CNI nel campo culturale, educativo-istruttivo-formativo, economico, politico e istituzionale.
"Merita indubbiamente segnalare il progetto imprenditoriale “Stile Italiano” che proietta nello sconfinato mondo del web e delle app, ampliando e implementando la preesistente brochure plurilingue “Imprenditori della Comunità Nazionale Italiana”, quale punto d’incontro e di sinergica collaborazione tra l’imprenditoria della CNI autoctona con quella proveniente dagli investimenti economici italiani in Croazia e Slovenia."
Quali sono i progetti all’interno della CNI che hanno segnato il 2023?
Le Comunità degli Italiani, le Scuole, le organizzazioni, le Istituzioni e la stessa Unione Italiana hanno intensificato e moltiplicato le proprie meritorie iniziative e attività sul territorio, sia grazie alla conferma del sostegno economico dell’Italia, sia in virtù dell’esponenziale aumento di quello della Croazia.
Nell’attesa che alcune innovazioni producano frutti concreti sul piano delle attività giovanile e artistico-culturale, quali ad esempio la Casa dell’Istroveneto e la speculare iniziativa di valorizzazione dell’Istrioto, merita indubbiamente segnalare il progetto imprenditoriale “Stile Italiano” che proietta nello sconfinato mondo del web e delle app, ampliando e implementando la preesistente brochure plurilingue “Imprenditori della Comunità Nazionale Italiana”, quale punto d’incontro e di sinergica collaborazione tra l’imprenditoria della CNI autoctona con quella proveniente dagli investimenti economici italiani in Croazia e Slovenia.
Importanti sono i successi conseguiti nel settore strategico della progettazione europea sviluppati dall’Unione Italiana di Capodistria, in un paio di decenni, con il suo Ufficio “Europa” che ha portato a costituire il primo Incubatore d’Impresa Giovanile “Istria” con sede a Santa Lucia (Pirano) e che opererà sinergicamente con il costituendo Incubatore imprenditoriale a Valle.
"Sono certo che tutti assieme troveremo la soluzione migliore per consentire di costruire il nuovo edificio che darà finalmente una Scuola moderna e funzionale per i discenti connazionali e per gli allievi in genere, di Cittanova"
Con il progetto “PRIMIS - Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze”, da poco concluso, finanziato dal Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020, di cui l’UI di Capodistria era Lead Partner, abbiamo realizzato il completo recupero dell’ala Ovest del Palazzo Gravisi-Buttorai a Capodistria, sede in proprietà della stessa Unione Italiana e sede del Centro Multimediale Italiano “Gravisi” della CNI, prima iniziativa in assoluto in questo settore strategico sia dal punto di vista storico-culturale, sia economico-turistico.
Nell’anno appena concluso, l’Ufficio “Europa” dell’Unione Italiana di Capodistria si è aggiudicato inoltre ben tre progetti europei finanziati dal Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027. Si tratta dei progetti di capitalizzazione “PRIMIS PLUS. Storie di multiculturalità: viaggio sensoriale attraverso il prisma delle minoranze”, di cui l’UI è Lead Partner e “TARTINI BIS. Potenziare gli impatti e le sinergie del turismo culturale all'insegna di Giuseppe Tartini” e, infine, a valere sul Bando 1/2023 del Fondo per i Piccoli Progetti del GECT Gorizia-Nova Gorica, del progetto “KISS&GO – Baci bilingui”.
Tuttavia c’è qualche problema con la costruzione della nuova scuola elementare di Cittanova. Sono già due le gare d’appalto risultate infruttuose, le offerte superano di molto il preventivo.
La gara d’appalto e le risorse stanziate per la costruzione della nuova Scuola si basavano su un preventivo effettuato da uno studio di architettura professionista. Evidentemente, successivamente qualcosa è cambiato nel mercato immobiliare e delle costruzioni. Mi sembra evidentemente che a questo punto il preventivo va aggiornato. Qualora sarà necessario aumentare le risorse finanziarie per costure la Scuola Elementare Italiana di Cittanova, credo sia giusto che ogni partecipante all’iniziativa aumenti la propria quota di risorse da mettere a disposizione per l’investimento che è strategico per l’UI, per Cittanova, per l’Istria, per la Croazia. Sono certo che tutti assieme troveremo la soluzione migliore per consentire di costruire il nuovo edificio che darà finalmente una Scuola moderna e funzionale per i discenti connazionali e per gli allievi in genere, di Cittanova.
I rapporti con gli Esuli stanno assumendo sempre maggiore rilevanza, quest’anno abbiamo coltivato con grande cura i rapporti con Roma da dove ci giunge un importante sostegno
Come procedono i rapporti con gli Esuli?
Si sono intensificati e stanno assumendo sempre maggiore rilevanza. Con gli Esuli stiamo realizzando alcuni importanti progetti, quali il Museo digitale dell’Esodo, il portale informativo congiunto tra gli Esuli e la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia e la mappatura dei luoghi dove si sono manifestati i terribili avvenimenti durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale per mano di contrapposti totalitarismi. Abbiamo anche organizzato alcune significative iniziative in occasione del Giorno del Ricordo in Istria e abbiamo partecipato a quelle organizzate al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
E le relazioni con Roma?
Quest’anno abbiamo coltivato con grande cura i rapporti con la Nazione Madre, un’azione in cui mi sono impegnato molto, dialogando fruttuosamente a Roma, alla Camera e al Senato con tutte le forze politiche italiane, ma anche con le Regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e incontrando i più alti esponenti del Governo: la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il Viceministro e il Sottosegretario di Stato degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, rispettivamente Giorgio Silli, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.
Ustavni sud ukinuo je zabranu štrajka za radnike HRT-a
Osam je kandidata na izborima za predsjednika Republike: Miro Bulj (Most), nezavisni Tomislav Jonjić, Ivana Kekin (Možemo), Branka Lozo (Domino), Zoran Milanović (SDP i partneri), Dragan Primorac (HDZ i partneri), te nezavisni Marija Selak Raspudić i Niko Tokić Kartelo.
U novu sezonu Platak ulazi još bolje prometno povezan, s proširenom pristupnom cestom koja je sada dvosmjerna prometnica cijelom svojom dužinom
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