Ventiquattro

L'EMITTENTE "COPRE" ANCHE GLI ITALIANI DI CROAZIA

Monika Bertok nominata caporedattore responsabile di Tv Capodistria

"TV Capodistria deve essere un po' la televisione che parla ai connazionali, che racconta le storia dei connazionali ma che respira anche con il territorio in cui la comunità nazionale italiana vive", ha detto la Bertok dopo la nomina * I problemi maggiori rimangono le scarse risorse finanziarie e la mancata ricezione del segnale TV su tutto il territorio d'insediamento storico degli Italiani, ossia in tutta l'Istria e a Fiume


 
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Istra24
foto: Facebook Monika Bertok

"TV Capodistria deve essere un po' la televisione che parla ai connazionali, che racconta le storia dei connazionali ma che respira anche con il territorio in cui la comunità nazionale italiana vive", ha detto la Bertok dopo la nomina * I problemi maggiori rimangono le scarse risorse finanziarie e la mancata ricezione del segnale TV su tutto il territorio d'insediamento storico degli Italiani, ossia in tutta l'Istria e a Fiume

Il Comitato di programma per i programmi italiani di Tv e Radio Capodistria ha nominato, all'unanimità, Monika Bertok, caporedattore responsabile del programma italiano di TV Capodistria. La giornalista ha avuto anche il pieno appoggio da parte della dirigenza dell'ente e dei dipendenti del programma. Riprendiamo la notizia da Radio Capodistria.

Candidatura, quella di Monika Bertok, che negli ultimi mesi è stata caporedattore repsonsabile protempore di Tv Capodistria, che ha ottenuto il sostegno del Comitato dei programmi e ampio consenso, 33 voti, da parte dei dipendenti del programma italiano, adempiendo così, è stato rilevato, a tutti i criteri richiesti per ricoprire questo incarico.

Dopo la nomina Monika Bertok ha dichiarato: "Ringrazio tutti coloro che in questo lungo percorso mi hanno aiutata e sostenuta. Con l'aiuto di tutti penso che riusciremo a fare un bel programma. TV Capodistria deve essere un po' la televisione che parla ai connazionali, che racconta le storia dei connazionali ma che respira anche con il territorio in cui la comunità nazionale italiana vive. Però non deve chiudersi, deve allargarsi, respirare con il territorio e con le regioni contermini. Una sfida molto importante sarà quella di recuperare risorse, risorse finanziare ma anche di personale. Sappiamo che da diversi anni ci stiamo scontrando con dei problemi. Abbiamo avuto delle crisi più o meno acute, spero che con l'aiuto anche delle parti esterne si riesca a fare un buon lavoro e offrire al telespettatore un buon prodotto, un prodotto che parli anche e soprattutto di casa nostra."

Le criticità e le prossime sfide per la TV?

"Al momento il più grande problema di Tv Capodistria sono le spese variabili, spese variabili che noi usiamo per coprire quelli che dovrebbero essere i costi fissi, quindi ci mancano le risorse per nuovi collaboratori o anche per ingaggiare semplicemente delle quipe di giornalisti che possano andare sul territorio a seguire gli eventi. Stiamo lavorando in questa direzione, vediamo quanto sarà possibile portare a casa. Ovviamente nei prossimi anni sono previsti dei pensionamenti, speriamo che questi pensionamenti vengano recuperati con forze nuove, forze giovani soprattutto. E un altro problema riguarda la nostra diffusione, del segnale di TV Capodistria che speriamo possa nei prossimi mesi trovare delle soluzioni che ci acconsentano in qualche modo di vedere TV Capodistria su tutto il territorio di insediamento storico, ma non solo."

Durante la riunione del Comitato dei programmi italiani di Radio e Tv Capodistria sono state affrontate brevemente anche le questioni correnti che riguardano RTV Slovenia. La situazione è difficile, ha commentato il vicedirettore generale per i programmi per la comunità nazionale italiana David Runco, che ha parlato di problemi inerenti le risorse finanziarie e umane per i due programmi. Sono state migliorante e incentivate le collaborazioni con la sede Rai del Friuli Venezia Giulia e i centri HRT di Pola e Fiume, ha continuato Runco che ha risposto alla garante per i diritti dei radioascoltatori e telespettatori Marica Uršič Zupan, in collegamento video da Lubiana, che ha sottolineato la necessità di curare ancor di più le competenze linguistiche dei giornalisti.

Il vicedirettore David Runco aiha rilevato "Sì, è vero. Qua in questo contesto ci siamo attivati attraverso il tutore per i diritti degli ascoltatori e il nostro rappresentate nel Consiglio dei programmi, per ottenere dei mezzi aggiuntivi per corsi di dizione per i nostri colleghi. Ci sembra importante lavorare anche su questo fronte, però ritengo che sia importante anche ottenere, forse sensibilizzare anche le nostre istituzioni, ma anche l'Italia che ci venga incontro anche in questo segmento. Perchè la situazione al momento non è rosea.


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