Ventiquattro

IL COMUNICATO DELLA CI GIUNGE DOPO VARIE TENSIONI

Vicesindaco/a eletto dagli Italiani e accordo elettorale con la DDI: la Comunità degli Italiani di Rovigno spiega le sue ragioni

La CI valuta che "con l’emendamento all’articolo 72 dello Stauto cittadino ci viene garantito il voto diretto del vicesindaco in quota CNI che sarà ora pienamente legittimato dal nostro voto, mentre prima in realtà si votava il sindaco e la figura del vicesindaco era praticamente una figura nell'ombra” e, relativameente all'accordo DDI, ritiene che "negli ultimi trent'anni la Dieta Democratica Istriana ha difeso con forza l'essenza istriana e che nell'esercitare il potere a livello regionale, cittadino e comunale ha inserito nei propri statuti tutta una serie di articoli applicandoli a tutela della CNI"


 
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Istra24
foto: CI di Rovigno

La CI valuta che "con l’emendamento all’articolo 72 dello Stauto cittadino ci viene garantito il voto diretto del vicesindaco in quota CNI che sarà ora pienamente legittimato dal nostro voto, mentre prima in realtà si votava il sindaco e la figura del vicesindaco era praticamente una figura nell'ombra” e, relativameente all'accordo DDI, ritiene che "negli ultimi trent'anni la Dieta Democratica Istriana ha difeso con forza l'essenza istriana e che nell'esercitare il potere a livello regionale, cittadino e comunale ha inserito nei propri statuti tutta una serie di articoli applicandoli a tutela della CNI"

In relazione alle recenti novità riguardanti lo Statuto della città di Rovinj Rovigno e in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio, la Comunità degli Italiani "Pino Budicin" ha trasmesso un comunicato informativo su, citiamo, “azioni intraprese nell'ultimo periodo atte a rafforzare la posizione e il prestigio della nostra Comunità.” Il riferimento è in primo luogo a quanto realizzato “affinché ciò sia effettivamente reso possibile anche agli appartenenti alla Comunità nazionale italiana autoctona (CNI) della città di Rovigno mediante il diritto ad eleggere il proprio vicesindaco nel potere esecutivo della Città.”

“Forti delle richieste da parte dei rovignesi e dopo una lunga serie di consultazioni e dibattiti”, si legge nel comunicato, “nel mese di luglio dell’anno scorso la CI ha avviato l'iter per emendare lo statuto della nostra città (a modello delle altre città dell'Istria a statuto bilingue) perseguendo l'obiettivo di votare noi Rovignesi italiani il nostro vicesindaco quale figura autonoma e indipendente e non più unito in coppia al rappresentante di un partito (come di fatto succedeva fino ad ora). Il 27 marzo u.s. il Consiglio municipale della Città di Rovigno ha votato a favore della proposta dalla CI emendando lo Statuto negli articoli 62 e 72. Con l’emendamento all’articolo 72 ci viene garantito il voto diretto del vicesindaco in quota CNI che sarà ora pienamente legittimato dal nostro voto, mentre prima in realtà si votava il sindaco e la figura del vicesindaco era praticamente una figura nell'ombra.”

Nel comunicato si spiega inoltre che “in base alle nuove modifiche allo statuto, il vicesindaco in quota CNI si occuperà delle problematiche della Comunità nazionale italiana intesa quale parte imprescindibile del territorio. Il suo compito sarà quello di operazionalizzare tutta una serie di articoli dello statuto cittadino che trattano la materia riguardante la CNI. Tale impegno avrà come risultato la costante cogestione del territorio di cui siamo storicamente parte integrante.” Si pone pure l’accento sul fatto che “il vicesindaco in quota CNI avrà, come è ovvio che sia, tutto il supporto e la sinergia dell’operato da parte della Comunità degli Italiani "Pino Budicin".

Per quel che riguarda le altre modifiche allo statuto cittadino si spiega che l'articolo 62 “stabilisce che la Commissione per la nazionalità italiana autoctona, con la quale il vicesindaco sarà in stretta sinergia, ha il diritto di porre il veto sospensivo su tutte le questioni che sono di interesse della CNI”, concludendo che “questo articolo ci garantisce de jure la cogestione del territorio.”

Relativamente all’articolo 60 dello Statuto della Città di Rovigno, esso garantisce agli appartenenti alla Comunità nazionale italiana la rappresentanza nel Consiglio municipale con almeno 4 membri. “Si desidera qui informare”, si legge nel comunicato, “che il Consiglio della nostra Comunità ha deciso di proporre i suoi rappresentanti qualificati nelle persone di Ines Venier, Monica Marich, Tea Batel e Željan Soldatić. Si ricorda che il Consiglio cittadino è composto da 15 consiglieri di cui quattro (4), per Statuto, devono essere italiani. Considerato questo fatto, e visto che tutte le decisioni vengono prese in sede consigliare, il ruolo della CI di Rovigno ha una responsabilità e un peso non indifferente nella cogestione generale della Città.”

In relazione all’accordo elettorale siglato con la Dieta Democratica Istriana (IDS-DDI), la Comunità degli Italiani ritiene che “la CI "Pino Budicin", nell'espletare la propria funzione di tutela della CNI intesa in senso lato, deve assicurarsi di avere con le forze politiche una forte sinergia e comunione d'intenti. Visto che negli ultimi trent'anni la Dieta Democratica Istriana (che nel suo DNA ha le tre caprette nelle componenti croata, italiana e slovena), ha difeso con forza l'essenza istriana e che nell'esercitare il potere a livello regionale, cittadino e comunale ha inserito nei propri statuti tutta una serie di articoli applicandoli a tutela della CNI, la CI "Pino Budicin" ha deciso di appoggiare la candidatura dei nostri rappresentanti qualificati di cui sopra inserendoli nella lista elettorale della DDI.

Commentando le recenti “incomprensioni, forti diatribe e problemi, legati sia alla cogestione del territorio sia agli interessi specifici della CNI”, la CI ritiene che esse siano “imputabili direttamente alla dirigenza cittadina, piuttosto che alla DDI. Tutti gli argomenti di discussione sono stati dibattuti nelle molteplici riunioni dell'ultimo periodo in un confronto aperto e spesso acceso ma costruttivo, che grazie alla volontà reciproca ha portato ad una convergenza d'intenti atta a migliorare e rafforzare la posizione della CI "Pino Budicin" di Rovigno come pure al suo coinvolgimento diretto a livello cittadino.”

Nel suo comunicato la CI ribadisce di essere “aperta a tutte le forze politiche che rivolgono in maniera decisa la loro azione alla salvaguardia della nostra comunità nazionale italiana autoctona e alla co-gestione del territorio nel rispetto delle sue peculiarità storiche e culturali. I nostri rappresentanti qualificati, che entreranno a far parte del futuro Consiglio municipale, sapranno valutare tutte le proposte e le iniziative sostenendo le azioni a favore della CNI e della tutela del territorio di appartenenza indifferentemente da quale forza politica queste arrivino.”


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