Vladimir Torbica, Assessore alla Cultura della Regione istriana, è stato nominato – citiamo esattamente la denominazione ufficiale della sua funzione – persona responsabile in rappresentanza della Regione istriana dell'attuazione del progetto per la tutela e la valorizzazione del dialetto istroveneto nel territorio della Regione istriana, che la stessa Regione eseguirà in costante collaborazione con l'Unione Italiana.
Nulla di controverso, verrebbe da dire di primo acchito. L’assessore alla cultura quale supervisore di un progetto che, come si dice spesso, valorizza il patrimonio culturale immateriale dell'Istria. Ma non tutto è così bianco e nero. Anzi.
Denaro pubblico per una poltrona a palazzo Soardo-Bembo
Si tratta, insomma, di un progetto finanziato con denaro pubblico, di cui Istra24 ha scritto a più riprese, il cui epilogo è stato l'assunzione di Tamara Brussich della DDI per il ruolo di consulente per il dialetto istroveneto, con il posto di lavoro presso il palazzo Soardo-Bembo a Valle. Per questo progetto la Regione istriana ha stanziato 100 mila kune.
Nel marzo di quest'anno, vale la pena ricordarlo, tra la Regione e l'Unione Italiana è stata firmata una lettera di intenti per la tutela e il miglioramento del dialetto istroveneto. Un mese dopo, il 4 maggio, i due soggetti hanno siglato anche un accordo di cofinanziamento e di cooperazione per l'attuazione di progetti volti alla tutela e alla promozione del dialetto istroveneto nella Regione istriana. Sono queste le basi sulle quali poggiano le giustificazioni per l'assunzione di Tamara Brussich.
Il Vicepresidente del Consiglio della Dieta e al contempo Presidente del Consiglio comunale di Cittanova, Vladimir Torbica, ha avuto un ruolo importante nell’ambito del concorso per il suddetto posto di lavoro. Nel concreto, è stato uno dei membri della commissione che ha deciso in merito alla scelta del miglior candidato. Con lui, a decidere sull’idoneità della sua collega di partito Tamara Brussich, c’era anche Marianna Jelicich Buić, la quale, oltre a essere consigliere DDI dell'Assemblea regionale istriana (e Tamara Brussich è la vicepresidente dell'Assemblea) è anche Responsabile del Settore per l'arte e la cultura dell'Unione Italiana. E c’era anche il Presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Marin Corva (e Tamara Brussich è la presidente della Comunità degli Italiani di Pola, associata all’Unione Italiana) il quale, a giudicare dal resoconto del quotidiano La voce del popolo della "cerimonia volutamente intima" di assegnazione del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Stella della Repubblica Italiana, fa parte della ristretta cerchia di amici della stessa Tamara Brussich.
Tamara Brussich e Vladimir Torbica (primo a sinistra) al Sabor della DDI /FOTO: IDS-DDI
Ebbene, nessuno di questi funzionari ha preso in considerazione la necessità di autoescludersi da questo processo decisionale. Per nulla. Tamara Brussich, già direttrice dell’asilo italiano di Pola Rin Tin Tin, ha ottenuto il suo nuovo lavoro essendo stata preferita a Dino Geromella, un candidato con due lauree, ma anche a un’altra candidata che, stando alle nostre informazioni, si è laureata proprio con una tesi su dialetto istroveneto. Dopo l’annuncio degli esiti del concorso, Dino Geromella ha raccontato a Istra24 che per due mesi si sono sforzati di liberarsi di lui, tentando in tutti i modi di farlo desistere dal concorso, ma ha precisato anche che dopo la pubblicazione del nome del vincitore è stato contatto da alcuni membri della famiglia Brussich che gli hanno presentato le loro scuse a nome della stessa famiglia.
Vladimir Torbica: In merito al concorso per il consulente a decidere è l’Unione Italiana
Dunque, come se non fosse bastato essere coinvolto nella decisione che ha portato alla scelta della consulente per il dialetto, ora Torbica, seppur indirettamente, sarà chiamato a supervisionare l'attuazione del progetto nell'ambito del quale ha già contributo a dare un posto di lavoro a Tamara Brussich.
Vladimir Torbica da parte sua sostiene che la Regione istriana non ha nulla a che vedere con questo posto di lavoro, né con il fatto se esso avrà un carattere temporaneo oppure permanente. C’è da osservare, infatti, che il lavoro ottenuto da Tamara Brussich esattamente nel momento in cui stava rientrando da un lungo periodo di congedo per malattia e dalle ferie, dopo che era stata rimossa dalla funzione di direttrice del Rin Tin Tin l'anno scorso, con il cambiamento del governo di Pola, presenta un difetto. È limitato a tempo determinato. Fino alla fine di quest’anno. O almeno così è stato detto.
- Chi è chiamato a decidere è l'Unione Italiana – segnala Torbica – Con l'accordo è stato convenuto di tutelare l’istroveneto in un rapporto di partnership. Tutto ciò funzionerà in modo tale che al concorso per la stesura del Programma delle necessità pubbliche in campo culturale (per l’anno prossimo, ndr.), chiuso giorni or sono, possono candidarsi le associazioni e gli enti. Sulla base di questa gara si stabilisce quale progetti di tutela dell’istroveneto si potranno realizzare nell’anno in corso. I fondi sono stati stanziati per l’esecuzione e solo per l’esecuzione dei progetti, non per lo stipendio.
Ma le varie curiosità non finiscono qua. Alla fine di agosto avevamo chiesto alla Regione istriana di illustrarci il modo in cui si controlla l’esecuzione del progetto. Ci è stato risposto così: "La Regione istriana controlla l'attuazione delle attività allo stesso modo in cui lo fa per tutti gli altri progetti che vengono finanziati dal bilancio, cioè con i resoconti previsti dalle norme e che i fruitori hanno l’obbligo di consegnare rispettando le scadenze del Contratto”.
Solo due settimane più tardi cambiano idea. Ovviamente si rendono conto che ci dovrebbe pur essere una specie di supervisore. E nominano Vladimir Torbica. Una garanzia di sicurezza. Tuttavia, facciamo notare che questa decisione è stata presa e firmata dallo zupano Boris Miletić (anch’egli, stando sempre a quanto riportato dal quotidiano La voce del popolo, uno dei migliori amici di Tamara Brussich) già a settembre, ma tale atto è stato pubblicato sul sito della Regione istriana soltanto qualche giorno fa.
Nella delibera non vengono forniti dettagli, ma è suggestiva l’indicazione che il progetto verrà realizzato tramite una collaborazione permanente. Quando abbiamo chiesto alla Regione se i soldi per questo progetto verranno passati all'Unione Italiana anche l’anno prossimo, e ciò per scoprire se la Brussich manterrà il posto di lavoro anche nel 2023, sono rimasti nel vago. Abbiamo chiesto la stessa cosa a Marin Corva che invece ha immediatamente ventilato la possibilità che pure l'anno prossimo potrebbero avere bisogno della consulente.
Per quanto riguarda l'uso del termiine 'permanente', chiediamo a Torbica se ciò potrebbe significare che l’Unione Italiana aderirà al concorso. L’assessore regionale alla cultura ha risposto: "Suppongo che lo farà".
Ricordiamo anche che Tamara Brussich ha denunciato la Città di Pola per il modo in cui l'attuale sindaco di Pola, Filip Zoričić, l’ha destituita dalla funzione di direttrice dell'asilo italiano di Pola Rin Tin Tin, sebbene lei stessa fosse stato nominata con uguali modalità dall'ex sindaco Boris Miletić. Il Tribunale amministrativo di Fiume si è pronunciato a suo favore, ma la città di Pola ha impugnato tale decisione presentando ricorso all’Alta Corte di giustizia amministrativa.