A sessant'anni dalla vittoria storica nei 50 chilometri della marcia ai Giochi olimpici di Tokyo nel 1964, il Fiumano Abdon Pamich, uno dei miglori atleti atleti italiani di tutti i tempi, entra finalmente nel Club degli Olimpionici fiumani.
Nonostante i 91 anni di età, un sempre vispo Pamich è giunto ieri da Genova a Fiume dove ha partecipato a una cerimonia presso il municipo, nel corso della quale gli è stata consegnata la targa di socio onorario del Club degli Olimpionici fiumani. Nell'occasione ha reso noto che se nel 1947 la sua famiglia non avesse lasciato Fiume, probabilmente avrebe tentato la carriera di pugile.

foto: Grad Rijeka
Nato a Fiume il 3 ottobre 1933, alla fine della Seconda guerra mondiale e il passaggio della città alla Jugoslavia, la sua famiglia decide di lasciare Fiume e il giovane Abdon si ritroverà in un campo profughi di Novara. Poi si trasferì a Genova, dove iniziò la sua carriera sportiva.
Il primo successo importante arriva nei 50 chilometri della marcia ai Giochi del Mediterrano di Barcellona nel 1955.
Complessivamente ai Giochi del Mediterraneo conquisterà tre ori, due ori e un argento agli Europei e un'ora alla Coppa del Mondo. Ma il suo capolavoro sarà la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964, dove fece segnare anche il record mondiale. dopo che quattro anni prima alle Olimpiadi Roma aveva conquistato il bronzo, sempre nella marcia.

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Tra il 1955 e il 1972 Abdon Pamich ha partecipato a cinque edizioni dei Giochi olimpici, diventando 40 volte campione italiano su varie distanze. Una volta, dopo una gara a Castel Gandolfo a Roma, era stato il Papa stesso, Paolo VI, ad annunciare che aveva vinto Pamich, come premessa dell’Angelus!
Dopo la meravigliosa carriera sportiva, Abdon Pamich si è laureato in psicologia e sociologia. Con il velista lussignano Agostino Straulino, il pugile di Isola Nino Benvenuti e il campione di tiro al volo di Cittanova Giovanni Cerngoraz, Pamich figura ai vertici degli sportivi istriani di origine che hanno partecipato ai Giochi olimpici. Tra i professionisti va aggiunto ancora il nome di Mario Andretti.