Milena Joskimović, dottore in scienze classiche, latinista e segretaria della Società storica istriana, ha tenuto una conferenza estremamente interessante venerdi sera presso il municipio di Dignano. Di fronte ad una gremita sala degli sposalizi, Joksimović ha presentato i dettagli salienti della visita del vescovo di Verona, Agostino Valier, alla diocesi di Pola e soprattutto a Dignano.
Alla fine del XVI secolo Dignano contava 6.000 abitanti, Pola solo 600
La professoressa Joksimović ha iniziato la sua conferenza dal titolo "Melting Pot" di Dignano nel XVI secolo: luogo d’incontro di popoli, culture e religioni" spiegando il contesto della visita papale.
Nei territori dell'Istria sotto il dominio di Venezia, infatti, iniziò a rafforzarsi il movimento protestante, che rapidamente minacciò il primato della Chiesa cattolica in Istria, e che, peraltro, fu scosso dallo stile di vita osceno e indisciplinato di molti ecclesiastici .
A quel tempo Dignano era una delle città più importanti dell'Istria. Ad esempio, al momento della visita, Dignano contava 6.000 abitanti mentre Pola 600.
- Lo scopo delle visite apostoliche era ripristinare la morale, la disciplina, la reputazione e l'influenza della chiesa, ha spiegato Joksimović. Il Vescovo di Verona, Agostino Valier, giunse sulla costa adriatica orientale nel 1579 per ordine pontificio, e all'inizio del 1580 giunse in Istria.
- A quel tempo l'Istria era divisa tra Venezia e l'Austria, e le idee protestanti cominciarono a penetrare nella parte austriaca. Inoltre, l'immigrazione di slavi e greci in fuga dai turchi in Istria portò riti cristiani orientali, aumentando ulteriormente il pericolo di eresia, ha sottolineato Joksimovic.
Il canonico Rota ebbe cinque figli con tre mogli
Dignano è stato il primo luogo istriano visitato dal vescovo Valier. Fu accolto solennemente il 9 gennaio 1580 nella chiesa parrocchiale, prima di scendere il giorno successivo a Pola, dove fu ricevuto dal Vescovo, Matteo Barbabianca. Il revisore Taffelli e il cancelliere Graziani, rimasti a Dignano, iniziarono a preparare il procedimento contro gli indagati per eresia e immoralità da parte dei sacerdoti.
A Dignano in quel tempo, il parroco e quattro canonici operavano spiritualmente e contro quasi tutti si avvio’ un procedimento per "licenziosita’". Si appuro’, pertanto, che il canonico Beltramo Rota con tre mogli ebbe ben cinque figli dagli otto ai trent’anni e che divento’ addirittura nonno.
L’evidente promiscuo Beltramo ebbe figli con la vedova Maria di Dignano, con Barbara di Sanvincenti e con la slava Kata. Fu condannato a tre mesi di carcere per inosservanza, un anno di digiuno il mercoledì e il venerdì e una multa di 180 libre. Per Beltramo presero posizione i potenti locali e la sua pena di detenzione fu sostituita dagli arresti domiciliari.
Un altro canonico, Pasquino Fabris, con tale Pasqua di Dignano, ebbe due figlie, Antonia e Fiammetta, quindi fu condannato a un mese di carcere, un anno di digiuno e 60 libre, e scontò anche la pena agli arresti domiciliari. Rota e Fabris in seguito testimoniarono attivamente contro gli eretici protestanti di Dignano.
Il sacerdote Giacomo ebbe una relazione con due sorelle
Molto interessante è il caso di Giacomo Cineo, che all'epoca, sebbene teologicamente illetterato, era parroco di Dignano. Si riscontro’ che Cineo aveva una relazione con Janja Kranjica, che diede alla luce un bambino morto e mori’ di parto. Giacomo ne fu molto colpito, ma si mise subito in contatto con la sorella di Janja, Jelena, cosa che causò un grande scandalo tra la gente di Dignano. Pertanto, Giacomo Cineo, fu privato dei suoi doveri pastorali e condannato a sei mesi di reclusione.
L'unico spiritualmente irreprensibile tra i sacerdoti di Dignano era Damiano Damiani, divenuto poi parroco di Dignano e perfino cancelliere episcopale. Damiani in seguito partecipò attivamente al procedimento inquisitorio da parte dell'accusa.
Andrea Greco per eresia finì in fondo alla laguna di Venezia
Durante la visita di Valier, furono avviati 25 procedimenti contro gli eretici. Un totale di 18 testimoni furono esaminati a Dignano e una condanna a morte fu in seguito emessa ad Andrea Greco, annegato nella laguna veneziana nel marzo 1584.
Andrea Greco fu condannato per la prima volta nel 1569 quando rinunciò pubblicamente all'eresia. Poiché in seguito continuò le sue attività eretiche ed ebbe una ricaduta, terminò la sua vita sul fondo della laguna.
- I greci giunsero a Dignano da Famagosta a Cipro. Molti di loro erano calzolai e di conseguenza ottennero il nome Caligaro. Avevano un alto status sociale, e persino le donne della famiglia sapevano leggere. Le famiglie greche furono influenzate dagli insegnamenti protestanti del sacerdote Pasqualino Villico. I procedimenti contro di loro si svolsero fino al 1586 davanti alle autorità locali e veneziane, e il cappellano del raspor Gabriele Emo ebbe un ruolo chiave nel loro arresto e deportazione a Venezia, ha spiegato Joksimović. Dagli scritti che ha studiato, è evidente che i greci di Dignano non andavano molto in chiesa, che possedevano libri eretici e insegnavano attivamente l'eresia.
La socialmente pericolosa famiglia Cineo
A parte i greci, estremamente eretica fu la famiglia Cineo. Molto pericoloso per l'allora sistema sociale di Dignano era Berio Cineo, che teneva nascosto sotto una pietra un libro eretico e lo leggeva occasionalmente alla gente del posto. Andrea Cineo era anche peggio perché nel suo giardino leggeva la Bibbia in volgare. Entrambi in seguito rinunciarono pubblicamente alle credenze eretiche.
Biasio Tessero di Dignano si rifugiò per eresia a Gimino e veniva spesso clandestinamente a Dignano per visitare le principali famiglie protestanti Cineo, Pelizzari e i citati greci.
Alla fine, la docente Joksimović ha mostrato una diapositiva con i cognomi di Dignano che ha incontrato durante la sua ricerca. Alla domanda di Istra24 come considera una simile impresa compiuta decenni fa dallo scrittore Fulvio Tomizza, ha risposto che lo scrittore ha presentato in una maniera artistica le conoscenze acquisite negli archivi veneziani e che andrebbero certamente approfondite.