Ventiquattro

CANDIDATA A VICESINDACA ITALIANA DI VERTENEGLIO

DIONEA SIROTIĆ: „Non chiediamo nulla che tolga qualcosa agli altri: vogliamo solo poter continuare a vivere e contribuire pienamente alla società, come abbiamo sempre fatto”

Docente di musica, laureata a Pesaro, maestra del coro Ad Libitum, Dionea Sirotić intende operare nello spirito della convivenza, valorizzando al contempo anche alle specificità dell’identità italiana. Sensibile alle tematiche legate alla tutela dell’ambiente, si propone di dare ossigeno a progetti comuni che coinvolgano le realtà del territorio in modo più sistematico, favorendo la cultura che, “se condivisa, diventa ponte e non barriera”


 
9 min
Silvio Forza

Docente di musica, laureata a Pesaro, maestra del coro Ad Libitum, Dionea Sirotić intende operare nello spirito della convivenza, valorizzando al contempo anche alle specificità dell’identità italiana. Sensibile alle tematiche legate alla tutela dell’ambiente, si propone di dare ossigeno a progetti comuni che coinvolgano le realtà del territorio in modo più sistematico, favorendo la cultura che, “se condivisa, diventa ponte e non barriera”

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Alle prossime elezioni ammnistrative di domenica, 18 maggio, gli Italiani di alcune località istriane saranno chiamati a votare anche per un vicesindaco che li rappresenti. Le città di Pola, Dignano e Buie il Comune di Verteneglio sono gli unici luoghi in cui alla funzione di vicesindaco concorrono più candidati. Oggi proseguiamo la serie di interviste preelettorali proprio con Verteneglio, dove i candidati sono due: Sandi Kmet e Dionea Sirotić. Stamattina pubblichiamo l'intervista con Dionea Sirotić, nel pomeriggio sarà la volta di quella con Sandi Kmet precisando che la tempistica di pubblicazione non dipende da altra scelta redazionale che non sia quella di pubblicare le interviste nell’ordine cronologico in cui sono state portate a termine, il che dipende pure dal momento in cui sono giunte le risposte dei candidati.

Dionea Sirotić, laureata in Didattica della musica al conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro, è insegnante di musica presso al scuola Vincenzo e Diego De Castro di Pirano. È sta membro dell’Assemblea della Comunità degli Italiani di Verteneglio mentre attualmente fa parte della Giunta comunitaria. A Verteneglio dirige tre cori, tra i quali il noto Ad Libitum nelle cui file canta sin dalla sua fondazione nel 2010.

Avere un vicesindaco della minoranza Italiana non è solo una questione simbolica, ma una garanzia concreta di rappresentanza e partecipazione attiva ai processi decisionali del Comune”

La Comunità Nazionale Italiana può contare su di un vicesindaco/a che la rappresenti e che viene eletto/a direttamente da essa. Ritiene che sia un ruolo importante o è solamente rappresentativo?

Avere un vicesindaco della minoranza Italiana non è solo una questione simbolica, ma una garanzia concreta di rappresentanza e partecipazione attiva ai processi decisionali del Comune. La presenza di un rappresentante della CNI nell’ assessorato comunale permette di portare con continuità e consapevolezza le istanze, i bisogni e le sensibilità della nostra comunità all’interno dell’amministrazione. È, inoltre, un modo per rafforzare la fiducia dei cittadini di madrelingua italiana nelle istituzioni locali, dimostrando che la nostra voce conta e che contribuiamo, in modo pieno e responsabile, allo sviluppo del territorio. Infine, è una forma di tutela e valorizzazione della nostra identità, affinché non resti confinata a eventi culturali o ricorrenze simboliche, ma sia parte integrante e visibile della vita politica, sociale e amministrativa del Comune.

“Mi impegnerò a promuovere una maggiore conoscenza delle nostre specificità culturali, linguistiche e storiche, non solo all’interno della comunità italiana, ma anche tra tutti i cittadini che vivono nel nostro territorio”

Se verrà eletta, quali saranno le sue priorità?

La mia prima priorità sarà garantire che tutte le delibere più importanti del Consiglio comunale vengano tradotte anche in lingua italiana, affinché ogni cittadino possa essere pienamente informato e coinvolto nella vita amministrativa del Comune. È una misura concreta che rappresenta rispetto e inclusività.

Parallelamente, mi impegnerò a promuovere una maggiore conoscenza delle nostre specificità culturali, linguistiche e storiche, non solo all’interno della comunità italiana, ma anche tra tutti i cittadini che vivono nel nostro territorio e che desiderano comprendere meglio la ricchezza e la complessità della nostra identità. Solo attraverso la conoscenza reciproca si costruisce un’ autentica convivenza.

“Anche nel settore educativo, culturale e turistico si possono valorizzare meglio le due lingue come ricchezza identitaria del territorio. Il bilinguismo non è solo un diritto, ma una risorsa che distingue Verteneglio”

Come valuta la situazione in merito al bilinguismo nel Comune di Verteneglio?

 Il bilinguismo nel Comune di Verteneglio ha sicuramente fatto dei passi avanti negli ultimi anni. Va riconosciuto l’impegno dell’ attuale sindaco, che non solo ha aumentato i fondi destinati alle Comunità degli Italiani, ma ha dimostrato una presenza concreta e partecipe a tutte le manifestazioni e agli eventi curati dalla nostra comunità, rafforzando così il dialogo e la visibilità della componente italiana. Tuttavia, come in ogni realtà bilingue, c’è sempre un margine di miglioramento. In particolare, ritengo che si possa lavorare ulteriormente sulla piena parità linguistica nella comunicazione ufficiale e istituzionale, a partire dalla segnaletica pubblica fino alla modulistica e ai contenuti del sito web comunale. Anche nel settore educativo, culturale e turistico si possono valorizzare meglio le due lingue come ricchezza identitaria del territorio. Il bilinguismo non è solo un diritto, ma una risorsa che distingue Verteneglio e che merita di essere vissuta ogni giorno con naturalezza e orgoglio.

“Abbiamo contribuito a costruire e mantenere l’identità culturale, architettonica e civile dell’Istria e anche di Verteneglio”

Nonostante la posizione relativamente buona della Comunità Nazionale Italiana in Istria, purtroppo esistono anche fenomeni negativi. Spesso ci si imbatte nella domanda “che cosa vogliono ancora questi Italiani?” che sono in così pochi? Come risponde a tale osservazione?

Per rispondere a queste domande e affermazioni serve prima di tutto conoscenza: conoscenza della nostra storia, del percorso di un popolo che non ha mai lasciato la propria terra, ma che ha visto cambiare confini, stati, valute e sistemi politici più volte nel corso dei secoli. Siamo rimasti, abbiamo resistito, abbiamo contribuito a costruire e mantenere l’identità culturale, architettonica e civile dell’Istria e anche di Verteneglio. Non si può giudicare il valore di una comunità soltanto in base alla sua dimensione numerica attuale. I numeri vanno letti nel loro contesto, e come si dice: se si torturano abbastanza, si può fargli dire qualsiasi cosa. Ma la verità è che i lasciti della nostra presenza, dalle scuole alle tradizioni, dalla lingua all’arte sono ancora ben visibili e vivi. Per questo motivo, i diritti della nostra comunità non sono privilegi, ma strumenti di giustizia storica e coesistenza civile. Credo profondamente che un clima più positivo si possa costruire attraverso il dialogo, l’educazione e la collaborazione concreta tra le comunità. Non chiediamo nulla che tolga qualcosa agli altri: vogliamo solo poter continuare a vivere e contribuire pienamente alla società, come abbiamo sempre fatto.

“Dovremmo pensare a progetti comuni che coinvolgano le realtà del territorio in modo più sistematico, penso a iniziative congiunte tra le scuole, le CI e il Comune, a collaborazioni con il Dipartimento di Italianistica di Pola per attività sul campo, oppure a scambi culturali tra Comuni istriani e quelli italiani”

Qual è la maggiore critica che rivolge alle autorità locali attuali in merito all’attuazione dei diritti della Comunità Nazionale Italiana?

Non parlerei di critiche, perché ritengo che negli ultimi anni siano stati compiuti importanti passi avanti nel riconoscimento e nel sostegno concreto alla nostra comunità, anche grazie alla sensibilità dimostrata dall’ amministrazione attuale. Piuttosto, parlerei di margini di miglioramento: credo si possa fare ancora di più per rendere il bilinguismo un elemento quotidiano e pienamente vissuto, soprattutto nella comunicazione istituzionale, nella visibilità pubblica e nella partecipazione dei cittadini di lingua italiana alla vita amministrativa. Non si tratta di mancanze, ma di opportunità: lavorare insieme per rafforzare ciò che già esiste è il modo migliore per onorare la tradizione e costruire un futuro ancora più inclusivo.

“Solo attraverso la conoscenza reciproca si costruisce un’ autentica convivenza”

Il rapporto dell’amministrazione cittadina con le Comunità degli Italiani, le scuole italiane, gli asili e lo studio di italianistica a Pola, ma anche con i Consigli (provinciali e comunali) della Comunità Nazionale Italiana è fondamentale per una presenza attiva della comunità italiana. Come valuta questo rapporto ma anche l’attività di questi soggetti, e cosa migliorerebbe, arricchirebbe o implementerebbe nell’interesse di Verteneglio e dei connazionali di Verteneglio?

Ritengo che il rapporto tra l’amministrazione comunale e le varie istituzioni della Comunità Nazionale Italiana sia stato negli ultimi anni corretto e collaborativo. Le Comunità degli Italiani, le scuole e gli asili italiani, come pure i Consigli della CNI, svolgono un lavoro fondamentale non solo per la conservazione dell’identità culturale e linguistica, ma anche per la promozione di un dialogo aperto e costruttivo nella società. Tuttavia, credo che ci sia spazio per rafforzare ancora di più queste sinergie, soprattutto con progetti comuni che coinvolgano le realtà del territorio in modo più sistematico, penso a iniziative congiunte tra le scuole, le CI e il Comune, a collaborazioni con il Dipartimento di Italianistica di Pola per attività sul campo, oppure a scambi culturali tra Comuni istriani e quelli italiani. È importante che i giovani di Verteneglio sentano che esiste una rete viva, dinamica e interconnessa che valorizza il loro percorso culturale e formativo in lingua italiana e che tutta la cittadinanza riconosca nella presenza italiana non solo una memoria storica, ma una risorsa per lo sviluppo locale.

“Intendo sostenere e proporre eventi culturali, spettacoli, presentazioni di libri e attività artistiche in lingua italiana, non come iniziative chiuse all’interno della comunità, ma come occasioni di apertura e dialogo con tutti gli abitanti”

Per la vita e la presenza della comunità nazionale è fondamentale anche l’operato delle cosiddette istituzioni degli Italiani: l’Unione Italiana, il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, il Dramma Italiano del TNC “Ivan de. Zajc” di Fiume, la casa editrice Edit e le sue pubblicazioni  la redazione italiana di Radio Pola…

È vero che molte di queste istituzioni operano su un livello più ampio, spesso regionale o nazionale, ma ciò non toglie che anche a livello locale possiamo fare molto per rafforzare i legami e rendere più visibile la nostra comunità. Mi impegnerò affinché Verteneglio sia regolarmente presente nei media in lingua italiana, non solo per informare i nostri connazionali, ma anche per promuovere ciò che la nostra comunità crea, realizza e rappresenta. Inoltre, intendo sostenere e proporre eventi culturali, spettacoli, presentazioni di libri e attività artistiche in lingua italiana, non come iniziative chiuse all’interno della comunità, ma come occasioni di apertura e dialogo con tutti gli abitanti. Una comunità è viva quanto più sa comunicare e creare cultura e la cultura, se condivisa, diventa ponte e non barriera.

“Intendo lavorare per creare nuovi spazi dedicati ai giovani. Luoghi in cui possano svolgere attività culturali, sportive e sociali, rafforzando così il senso di appartenenza e partecipazione. Un altro punto essenziale sarà il sostegno all’ artigianato e alle piccole imprese, che rappresentano la spina dorsale della nostra economia locale”

Se verrà eletta, non avrà diritto di voto nel consiglio comunale, ma farà parte del potere esecutivo e collaborerà strettamente con il sindaco eletto. Ciò le darà spazio per operare a fin di bene non solo della comunità, ma di tutto il Comune? Ha già qualche idea?

Il mio impegno sarà rivolto a tutta la cittadinanza, non solo in qualità di rappresentante della comunità italiana, ma anche come cittadina che conosce da vicino le esigenze del territorio. Una delle priorità sarà affrontare in modo concreto le sfide legate al cambiamento climatico, come le piogge sempre più intense che mettono a rischio l’infrastruttura e la sicurezza degli abitanti. Allo stesso tempo, intendo lavorare per creare nuovi spazi dedicati ai giovani. Luoghi in cui possano svolgere attività culturali, sportive e sociali, rafforzando così il senso di appartenenza e partecipazione. Un altro punto essenziale sarà il sostegno all’ artigianato e alle piccole imprese, che rappresentano la spina dorsale della nostra economia locale. Continuare con politiche di agevolazione, semplificazione e promozione sarà fondamentale per garantire loro stabilità e crescita. Il progresso del Comune passa dalla cura per l’ambiente, dall’attenzione verso le nuove generazioni e dal sostegno al lavoro e all’ impresa. In questo senso, il mio contributo sarà concreto e costante.

“Chiedo il voto degli elettori perché rappresento una voce autentica della comunità, una persona che da anni vive il territorio, lo conosce e lo ama”

Cosa desidera comunicare agli elettori? Perché dovrebbero votare proprio per lei?

Desidero innanzitutto ringraziare tutti gli elettori che con interesse e senso civico partecipano a questo importante momento democratico. A tutti auguro di votare con consapevolezza, ascoltando la propria coscienza e pensando al bene comune, oltre ogni appartenenza. Chiedo il loro voto perché rappresento una voce autentica della comunità, una persona che da anni vive il territorio, lo conosce e lo ama. La mia candidatura nasce da un senso di responsabilità verso ciò che siamo e da una forte volontà di contribuire al futuro del nostro Comune, con impegno, dialogo e rispetto per tutti. Non prometto miracoli, ma dedizione, ascolto e coerenza e la certezza che ogni decisione che prenderò sarà sempre orientata al bene delle persone che vivono qui, a prescindere dalla lingua che parlano o dalla comunità a cui appartengono.


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Istra
 

Procjena za Kekinovu parcelu nastala godinama prije kupnje, napravio je lažni vještak

"U medijima sam pročitao da je Mili Kekinu prodana nekretnina na temelju mog elaborata. Taj elaborat naručila je Perossa i imao je cijenu nižu od tržišne. No napisao sam ga još 2013., a ne 2018. kad je Kekin kupio zemljište", naglasio je u svojoj obrani Rajković. On je od 2015. do 2025. za Grad Buje sastavio elaborate za više od 260 nekretnina. U određenim slučajevima Perossa je tražila da se korigira procjena vrijednosti, kazao je Rajković istražiteljima koji su u njegovu računalu pronašli datoteke koje su se zvale "korekcija - Jelena"

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