VINCITORI
Sono stati resi noti i nomi dei vincitori della 56.esima edizione del Concorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima” 2023.
Categoria Letteratura, Premio Osvaldo Ramous - poesia in lingua italiana
Primo premio: Ivan Pavlov per “Anemoscopio infranto”. Motivazione: “Testi dotti che riutilizzano topoi classici, anche con efficace ironia, e che fanno riferimento a un contesto istriano-neogotico; la versificazione allude e si compiace del tono e dei modi dell’erudizione”.
Secondo premio: Giacomo Scotti per “Cespugli di verbena””.
Menzione onorevole: Gianna Mazzieri-Sanković per “Luci al vento”.
Categoria giovani, premio Adelia Biasiol
Evelina Petrović per “I versi del cuore”, per “l’intimità incalzante e quasi ossessiva espressa in versi che ne restituiscono il ritmo non senza una certa accortezza formale”
Rafael Vižintin per “Terra mia”: “Schizzi, versi non privi di una certa leggerezza; impressioni ricavate da una natura contemplata e ammirata con ingenuo candore”.
Menzioni onorevoli: Lana Verdnik per “Blu” e Nicole Maria Kučinić, per “Pensieri”.
Categoria Letteratura, Premio Osvaldo Ramous - poesia in dialetto
Primo premio: Elvia Nacinovich per “Doute le fimene ch’i soin stada (Tutte le donne che sono stata)”. Motivazione: “Ritmo poetico che scandisce immagini del passato e del presente di forte introspezione. L’uso del dialetto istrioto fa da corollario alla poesia del senso della vita”.
Secondo premio: Tiziana Dabović per “Sol e piova”
Categoria Letteratura, Premio Osvaldo Ramous - prosa in lingua italiana
Primo premio: Rosanna Bubola per il racconto “Madre”. Motivazione: “Una personalità che si vede nel suo doppio e che ritrova la sua unità attraverso una catarsi privata e famigliare; racconto condotto con ottima capacità narrativa”.
Secondo premio: Mario Simonovich per “La grammatica”
Menzione onorevole: Stella Defranza per “L’essenziale”.
Categoria Letteratura, Premio Osvaldo Ramous - prosa in uno di dialetti della CNI
Premio non assegnato
Categoria saggi di argomento umanistico o scientifico
Menzione onorevole: Maria Sciolis per “Gli slavismi nel rovignese (vocaboli di origine slovena, croata o serba)”.
Categoria Teatro - premio Raniero Brumini
Primo premio: non assegnato
Secondo premio: Giuseppe Nicodemo per “Il telefono squilla sempre due volte”,
Categoria Arti visive – premio Romolo Venucci - pittura, scultura, grafica, arte digitale e video
Primo premio: Tea Paškov Vukojević per “Solo di passaggio…”. Motivazione: “L’autrice interpreta il paesaggio in un dialogo letterale e figurativo nella massima libertà poetica ed è capace di fondere in modo coerente con il linguaggio informale”.
Secondo premio: Klaudio Katunar per “Memento”.
Menzioni onorevoli: Bruno Paladin per “Geoplan del generale (schizzo) e Silvia Cindrić per “Paesaggio istriano 1/2/3”.
Categoria Arti visive – premio Romolo Venucci - sezione pittura, scultura, grafica, arte digitale e video – Premio Giovani
Premio a Diego Belci per “Tradizioni e valori di vita istriani” nel quale “ha reso le tradizioni a mezzo di tecniche contemporanee utilizzando un linguaggio personale e di valore estetico”.
Menzione onorevole: Lucija Haskić per “Gemelli”.
Categoria Arti visive - sezione del design, arti applicate, illustrazione
Menzioni onorevoli: Irene Mestrovich per “Erosione I e II” e Claudia Kostadina per “Ricordi floreali rosa”.
Categoria Arti visive - sezione fotografia
Primo premio: Bruno Bontempo per “Calanchi di Sterna (1-6)”, Motivazione: “Per la resa astratta e metrica con il mezzo fotografico di un scorcio paesaggio istriano”.
Secondo premio: non assegnato
Menzione onorevole: Jerko Gudac per “La natura attraverso una sfera n.1-4”.
Categoria giovani:
Premio: Alice Ranieri per “La vita arriva nei modi in cui meno te lo aspetti”
Menzioni onorevoli: Dominick Kreuzer per “Le cose piccole della foresta” e Letizia Sironić per “La mia Istria”.
Categoria Arte cinematografica, documentari e televisione
Primo premio: Giulia Dussich per “Ad Libitum”. Motivazione: “La commissione ha deciso di comune accordo e senza alcun dubbio, di conferire il primo premio al documentario ‘Ad Libitum’; un film pensato e sviluppato nei minimi particolari che ha in sé un valore artistico, anche di carattere sperimentale. Seppur pensato come un documentario che riprende il gruppo vocale femminile ‘Ad Libitum’, non esita a esplorare vari linguaggi cinematografici per trasmettere ancor più intensamente allo spettatore le voci del gruppo, seguendo molto da vicino i ritratti delle cantanti nella loro passione giovanile per la musica. Il documentario si presenta come un insieme completo. Ottimo l’utilizzo del linguaggio cinematografico nello sviluppo del documentario in cui l’autrice inizia in maniera disinvolta per poi passare ad un tono serio che inquadra la dedizione all’arte musicale e concludere in modo nettamente cinematografico. Nel finale l’autrice allude anche al rapporto tra finzione e realtà, introducendoci così alla sua espressione cinematografica e stilistica, alla quale vale sicuramente la pena prestare attenzione. Tutti gli elementi del film sono degni di lode: dalla sceneggiatura alle riprese, al montaggio e alla regia, nonché le protagoniste del gruppo corale ‘Ad Libitum’ che compaiono davanti alla telecamera”.
Categoria Musica, premio Luigi Dallapiccola - sezione dell’Esecuzione strumentale, vocale o corale
Primo premio: Larisa Rojnić per “la personalità e la musicalità dimostrata associata ad un’ottima simbiosi con lo strumento, fa ben sperare per una futura carriera solistica”.
Secondo premio; Lara Makovac
Menzioni onorevoli: Trio Samanta Stell, Sandro Vešligaj e Anamarija Lovrečić, e a Rudi Ferenac.
Categoria giovani:
Premio: Eva Palman. Motivazione: “Musicale, ordinata ed equilibrata, ha raggiunto una buona intesa con la pianista”.
Categoria Cittadini residenti negli altri Paesi, di origine istriana, istro quarnerina e dalmata (prosa narrativa e poesia, anche in dialetto, su tematiche che interessano il mondo comune istriano, istro-quarnerino e dalmata, nella sua più ampia accezione culturale, umana e storica)
Primo premio: Silvio Quarantotto per “Stanote no semo seguri gnanca nel nostro leto. Orsera d’Istria, anno 1797”. Motivazione: “Affresco dell’età napoleonica, dimensione contadina e rivoluzione borghese; ben costruito intorno a una trama esile, quasi minimalista”.
Secondo premio: Ezio Giuricin per “Il grande inganno”, “Una meditazione con sapori kafkiani, narrata con coerenza”.
Menzione onorevole: Doriana Segnan per “Ritratto di famiglia (a colori e a frammenti): ‘Ogni giorno, ogni ora’”.
Premio giornalistico “Paolo Lettis”
Premio a Kristina Blagoni. Motivazione: “Per il suo lavoro continuo e molto ben documentato sulle radici della lingua istroveneta, le sue forme e varianti, anche dell’area quarnerina. Un lavoro complesso di ricerca, concretizzatasi in scoperte e riferimenti anche sorprendenti. Eccellenti si sono rivelati anche i suoi reportage sull’istruzione italiana a Fiume”.