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I pannelli esposti sono davvero attraenti e chiari: oltre ai testi sulle avventure stesse, riproducono bellissime tavole di fumetti, acquerelli fantastici e fotografie storiche "Trascorrere la vita in un mondo di fantasia, questa è stata la mia isola del tesoro”: è questo il messaggio dello scrittore e disgnatore veneziano
I pannelli esposti sono davvero attraenti e chiari: oltre ai testi sulle avventure stesse, riproducono bellissime tavole di fumetti, acquerelli fantastici e fotografie storiche "Trascorrere la vita in un mondo di fantasia, questa è stata la mia isola del tesoro”: è questo il messaggio dello scrittore e disgnatore veneziano
“Il mio nome è Corto, Corto Maltese. Sono nato a Malta, il 10 luglio del 1887. Almeno così mi dicono.”
È così che inizia la finzione dell’autopresentazione di Corto Maltese, iconico personaggio del mondo dei fumetti nato nel luglio del 1967 dalla matita del disegnatore, fumettista e scrittore veneziano Hugo Pratt (1927-1995), che si sviluppa nei pannelli della mostra “Hugo Pratt. L’eredità, l’opera, la biografia” inaugurata martedì sera presso la galleria C8 di Pola, gestita dal Museo archeologico dell’Istria.
L’importante evento culturale rientra all’interno della Settimana della lingua italiana che in questi giorni è in corso di svolgimento in tutto il mondo e che in Istria e nel Quarnero è organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Fiume in collaborazione con la Regione istriana e, nel caso specifico della mostra, con il Museo archeologico dell’Istria che gestisce la galleria C8.
Il fumetto d’autore, che per decenni ha fatto parte, più che altro, del microcosmo della cultura alternativa, ora, pur senza diventare un prodotto mainstream, approda nelle sale dei musei e delle gallerie d’arte. E ciò non può che fare piacere.
Trattandosi dell’opera di Hugo Pratt, che come il suo personaggio Corto Maltese è noto in tutto il mondo, si è davanti, come ha detto all’inaugurazione il console Davide Bradanini, “a un’espressione di alta cultura”, a un personaggio d’invenzione che, come segnalato dalla Vicepresidente della Regione istriana Jessica Acquavita, “ è entrato a far parte dell’immaginario collettivo”. Da parte sua, il direttore del Museo archeologico Darko Komšo ha avuto parole di apprezzamento per la scelta di affidarsi al fumetto per trasmettere un messaggio culturale anche ai più giovani. “Mi fa piacere di aver realizzato il terzo progetto di collaborazione con il Consolato Generale a Fiume, dopo il progetto Reggio Children del 2021 e la mostra dedicata alla fantascienza e alla letteratura fantastica italiana lo scorso anno, ha rilevato Komšo. Ai presenti si è rivolto pure il vicensindaco di Pola Bruno Cergnul, tra i presenti anche l'Assessore alla cultura e alla territorialità della Regione Istriana Vladimir Torbica e Tea Batel, assessora dell'Assessorato alla Comunità Nazionale Italiana e gli altri gruppi etnici.
Il console Bradanini ha notato bene pure che “le avventure di Corto Maltese ripercorrono la vita rocambolesca del suo autore“. Infatti, nato a Rimini ma cresciuto a Venezia, Hugo Pratt (il cui nonno era di origine inglese e francese e la nonna turca), aveva fatto il soldato in Africa Orientale, vissuto in Argentina (dove scopre autori sudamericani come Arciniegas, Borges e Octavio Paz) e Brasile (dove si era avventurato nell'Amazzonia e il Mato Grosso), per lavorare poi anche negli Stati Uniti e Londra.
Ispirandosi agli scrittori di romanzi d'avventura, specialmente di quelle sul mare e d'ambientazione esotica, quali Joseph Conrad, Herman Melville, Emilio Salgari, Hugo Pratt ha dato vita ad un personaggio in grado di rappresentare la sintesi tra il Mediteranno dei miti e delle civiltà antiche da una parte, la cultura anglosassone dominante nel mondo, dall'altra. Il padre di Corto Maltese è un marinaio inglese di Tintagel in Cornovaglia, nipote di una strega dell'Isola di Man; sua madre è una gitana di Siviglia, detta la Niña di Gibraltar, bellissima, in passato modella del pittore Ingres.
Un viaggio fisico e mentale
Nelle sue avventure, in cui i contatti con la stregoneria, i riti religiosi, le superstizioni e la cabala sono costanti, l’ironia tutta inglese è ciò che connota fondamentalmente il carattere di questo marinaio mediterraneo, contribuendo a decretarne il successo. Davanti a guerre, rivoluzioni, pirateria, cospirazioni, azioni di spionaggio o contrabbando, Corto Maltese mantiene sempre un atteggiamento melanconico, condito da una saggezza poetica e filosofica.
Hugo Pratt è attratto dai simboli e spesso rafforza le proprie storie introducendovi personaggi reali quali James Joyce, Ernest Hemingway, il “barone rosso” Manfred von Richthofen: la critica e il pubblico si accorgeranno ben preso che Corto Maltese non era soltanto un fumetto, era bensì un romanzo disegnato. Pratt, infatti, fondamentalmente era uno scrittore con un talento geniale per il disegno.
„Hugo Pratt è il romanziere che ha disegnato le sue storie sognando di raccontare tutto con una linea e, attraverso i suoi personaggi, ha esplorato il vasto universo del viaggio fisico e mentale“ scrive su uno dei pannelli della mostra.
Dopo quello d'esordio, intitolato „Una ballata del mare salato”, usciranno altri 28 albi, tutti scritti e disegnati da Hugo Pratt, pubblicati tra il 1967 e il 1987. Le storie di Corto Maltese troveranno ambientazione in tutto il globo, dalla Melanesia e Nuova Guinea al Brasile, Argentina e Peru, dal Venezuela all'Honduras. E poi, Cina, Manciuria, Siberia e Mongolia, Samarcanda, l’Egitto, Zanzibar, ma anche Venezia, la Svizzera, la Francia, l'Inghilterra, l'Irlanda. E non mancano le pagine dedicate alla navigazione sugli oceani.
"Corto Maltese" è stato presentato al pubblico croato e jugoslavo da “Stripoteka” all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, e presto tra gli appassionati di fumetti divenne oggetto di culto, paragonabile a quello di Alan Ford e Martin Mystere, che, proprio come "Corto", sono fumetti italiani. Oggi in Croazia "Corto Maltese" esce per i tipi della casa editrice Bookglobe-Strana knjižara di Zagabria e finora sono stati pubblicati 16 album.
Dopo la morte di Pratt, avvenuta nel 1995, a partire dal 2015, escono nuove avventure di “Corto Maltese” firmate dallo sceneggiatore Juan Diay Canales dai disegnatori Rubèn Pellejero e Bastien Vivès. Finora sono usciti 5 album mentre un sesto, disegnato da Bastien Vivès, dal titolo “La regina di Babilonia” uscirà domani, 20 ottobre, a cura dell’editore svizzero Cong SA.
“Non sono un eroe, mi piace viaggiare e non amo le regole, ma ne rispetto una soltanto, quella di non tradire mai gli amici. Ho cercato tanti tesori senza mai trovarne uno, ma continuerò sempre, potete contarci, ancora un po’ più in la…”.
Questo pensiero compare in uno dei due pannelli della mostra dedicati alla "biografia" di Corto Maltese: gli altri pannelli si riferiscono ad avventure in Sud America, in Asia, nel mondo celtico, in Etiopia, a Venezia e nell’ Oceano Pacifico, mentre due pannelli sono riservati alla biografia di Hugo Pratt. Su uno di questi sta scritto: “Mio padre aveva ragione, l’ho trovata la mia isola del tesoro. L’ho trovata nel mondo interiore. Trascorrere la vita in un mondo di fantasia, questa è stata la mia isola del tesoro”.
I pannelli della mostra sono davvero attraenti e chiari: oltre ai testi sulle avventure stesse (si tratta di sintesi editoriali della storie che vengono presentate intenzionalmente e in modo molto accattivante come fossero citazioni), riproducono bellissime tavole di fumetti, acquerelli fantastici e fotografie storiche. I testi sono in italiano e croato.
Va segnalato che questo allestimento rientra nel progetto “Hugo Pratt” lanciato dalla Ministero italiano degli Affari esteri – da cui era partito il concorso di scrittura creativa “Un’avventura per Corto”, tra le scuole italiane all’estero cui si richiedeva di scrivere un racconto breve o la sceneggiatura di una storia originale di Corto Maltese nella Terra del fuoco argentina, in Libia, in Turchia, sul lago Balaton in Ungheria, sul treno da Girardot a Bogotá, nel bazar di Kerman nell’antica Persia, sull’orlo del Monte Batur, vulcano attivo in Indonesia e via viaggiando.
La mostra, curata da Patrizia Zanotti, rimane aperta fino al 12 gennaio 2024. L'orario d’apertura della Galleria C8 è dalle 20:00 alle 20:00.
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