Ventiquattro

CANDIDATO A VICESINDACO ITALIANO DI DIGNANO

GIORGIO CERLON: "Voglio che l’italiano si torni a sentire e parlare nelle nostre strade e piazze, e che gli Italiani vengano coinvolti nelle decisioni sul futuro delle nsotre località"

“Dal primo giorno nel ruolo di vicesindaco mi impegnerei immediatamente per il ripristino del bilinguismo visivo, poiché il livello attuale del bilinguismo è scarso, ritengo che sia al minimo storico”, afferma il candidato indipendente che vuole porre al centro della sua attività e del suo impegno come vicesindaco anche l’autonomia della scuola e dell’asilo italiani a Dignano, nonché la tutela del patrimonio culturale storico-architettonico e la rivitalizzazione di Via Merceria, arteria vitale di Dignano. “Non sono soddisfatto del livello attuale di collaborazione con l’amministrazione cittadina, soprattutto di quella degli ultimi quattro anni”, ha aggiunto, affermando che “come comunità italiana dobbiamo aprirci di più affinché tutti ci conoscano e trasmettano ad altri la conoscenza della storia locale e delle nostre peculiarità”, mentre “le Comunità degli Italiani, i consigli delle minoranze, le scuole, gli asili e le altre istituzioni della comunità italiana dovrebbero fare rete”


 
8 min
Silvio Forza ⒸFOTO: Manuel Angelini

“Dal primo giorno nel ruolo di vicesindaco mi impegnerei immediatamente per il ripristino del bilinguismo visivo, poiché il livello attuale del bilinguismo è scarso, ritengo che sia al minimo storico”, afferma il candidato indipendente che vuole porre al centro della sua attività e del suo impegno come vicesindaco anche l’autonomia della scuola e dell’asilo italiani a Dignano, nonché la tutela del patrimonio culturale storico-architettonico e la rivitalizzazione di Via Merceria, arteria vitale di Dignano. “Non sono soddisfatto del livello attuale di collaborazione con l’amministrazione cittadina, soprattutto di quella degli ultimi quattro anni”, ha aggiunto, affermando che “come comunità italiana dobbiamo aprirci di più affinché tutti ci conoscano e trasmettano ad altri la conoscenza della storia locale e delle nostre peculiarità”, mentre “le Comunità degli Italiani, i consigli delle minoranze, le scuole, gli asili e le altre istituzioni della comunità italiana dovrebbero fare rete”

Sono tre i candidati a vicesindaco / vicesindaca degli Italiani della città di Dignano. Dopo aver pubblicato l’intervista preelettorale con la candidata indipendente  Manuela Geissa, oggi presentiamo Giorgio Cerlon, e nei prossimi giorni sarà la volta del dietino Enea Codacci. Precisiamo che la tempistica di pubblicazione non dipende da altra scelta redazionale che non sia quella di pubblicare le interviste nell’ordine cronologico in cui sono state portate a termine, il che dipende pure dal momento in cui sono giunte le risposte dei candidati.

Anche Giorgio Cerlon si candida da indipendente, pur non nascondendo i godere dell’appoggio del Partito socialdemocratico (SDP). Infatti, è stato per tre mandati consigliere dell’SDP in seno al Consiglio cittadino di Dignano, nella cui amministrazione lavora da 15 anni. Tiene a sottolineare, parole sue, di essere “padre orgoglioso di due figlie” e di essere stato per quattro anni presidente della Giunta esecutiva della Comunità degli Italiani di Dignano nel periodo in cui, con le risorse del governo italiano giunte tramite l’Unione Italiana, è stata ristrutturata le sede comunitaria di palazzo Bradamante.

Perché gli Italiani che risiedono nella Città di Dignano è importante poter contare su un vicesindaco/a eletto/a  esclusivamente dai membri della comunità stessa?

Per difendere i diritti già acquisiti dalla Comunità nazionale autoctona italiana. Diritti che in questi ultimi anni sono stati tanto trascurati: bilinguismo attivo, in tutte le sfere della vita quotidiana, da quello visivo a quello fattivo nei contatti con la nostra gente; coinvolgimento dei concittadini italiani nelle decisioni sul futuro dei nostri abitati storici, sulla vita culturale locale, per non dimenticare le nostre radici e non rimanere in disparte e osservare passivamente come vengono trascurati e dimenticati quelli che sono i caratteri distintivi di questi nostri luoghi.

“Questo territorio è culturalmente ricco, ad iniziare dalle sue lingue. Pensiamo solo ai nostri dialetti istrioti, di Dignano e Gallesano, senza dimenticare quello di Peroi”

Mi descriva il suo primo giorno da vicesindaco

Dal primo giorno da vicesindaco mi impegnerei immediatamente per ripristinare il bilinguismo visivo, che purtroppo sta sparendo; è un piccolo passo se osservato dal punto di vista pratico, di fattibilità, ma ha un'enorme importanza per ricordare a tutti gli abitanti del Dignanese che questo territorio è culturalmente ricco, ad iniziare dalle sue lingue (pensiamo solo ai nostri dialetti istrioti, di Dignano e Gallesano, senza dimenticare quello di Peroi). Poi, mi impegnerò certamente affinché ogni mio concittadino possa usare attivamente la sua lingua in tutti gli uffici e luoghi pubblici. Un altro aspetto che voglio mettere al centro delle mie attività e del mio impegno di vicesindaco è la tutela del patrimonio storico-architettonicho culturale, inestimabile tesoro che merita molto più rispetto di quello che gli stiamo dimostrando in questo ultimo periodo.

Rimaniamo sul bilinguismo, ha già fatto notare che il bilinguismo visivo sta sparendo

Il livello attuale del bilinguismo è pessimo, credo sia al suo minimo storico: manca addirittura quello visivo, molti dei nuovi “amministratori” non sanno l’italiano, il che è inammissibile a Dignano. Vengono dimenticati i toponimi storici, gli edifici storici ricevono nomi che nulla hanno a che fare con la storia locale (esempio eclatante “Astra” che compare anche nello studio commissionato dalla Città, al posto di “vecchia scuola”)......insomma mi permetto di dire che il livello attuale del bilinguismo sia a dir poco catastrofico.

“Come Comunità italiana dobbiamo aprirci di più e farci conoscere, “insegnare” la storia locale e le nostre peculiarità a chi non vive qui da secoli” 

L’atteggiamento di alcuni nei confronti degli Italiani non sempre è positivo. Sostengono che sia troppo pochi e godano di troppi diritti, compreso quello un vicesindaco che li rappresenti.

Va sempre ricordato all’intera comunità che gli Italiani sono autoctoni, presenti sul territorio da millenni, perché, secondo me, l’italianità di questi luoghi nasce con gli antichi romani, per poi proseguire per secoli con la presenza veneziana, che ha dato forma ai nostri abitati e soprattutto alla nostra cultura materiale e immateriale.  C’è bisogno di più informazione, l’italianità va ribadita in ogni occasione, la nostra autoctonia non può e non deve venire comparata con le altre minoranze presenti sul territorio a risultato della storia politica che non vanta nemmeno un secolo.  Come Comunità italiana dobbiamo aprirci di più e farci conoscere, “insegnare” la storia locale e le nostre peculiarità a chi non vive qui da secoli

Pare di capire che, in merito all'attuazione dei diritti della comunità nazionale italiana, abbia da rivolgere qualche critica alle autorità.

Non sono soddisfatto dell’attuale livello di collaborazione, soprattutto di quello dell’ultimo quadriennio. Ho notato infatti, che invece di coinvolgere la gente del luogo, i miei concittadini che vantano una memoria storica e soprattutto che hanno l’orgoglio del territorio, l’attuale amministrazione ha coinvolto soggetti esterni che spesso non hanno idea di cosa sia il Dignanese. Se eletto, posso garantire sin da ora che la collaborazione con i miei cittadini sarà strettissima.

“Le Comunità degli Italiani, i Consigli per le minoranze, le scuole, gli asili e le altre istituzioni della CNI dovrebbero fare rete, collaborare intensamente nel mantenimento della cultura e del patrimonio italiano, presentarli in ogni occasione all’ampio pubblico.”

Come dovrebbe essere il rapporto dell’amministrazione cittadina con le Comunità degli Italiani, le Comunità degli Italiani, le scuole italiane, gli asili e lo studio di italianistica a Pola, ma anche con i Consigli regione e cittadino delle minoranze E come valuta l’operato di questi soggetti?

Parlando di Amministrazione cittadina questi ultimi quattro anni sono stati contraddistinti da un certo disinteresse per l’intera comunità italiana. Purtroppo, abbiamo notato una linea preferenziale, anche di finanziamenti, verso alcuni soggetti che non coltivano con passione l’italianità, ma anzi, la falsificano, la trascurano, nonostante gli ingenti mezzi finanziari ricevuti dalla Città.  Tutti i soggetti che lei ha nominato dovrebbero fare rete, collaborare intensamente nel mantenimento della cultura e del patrimonio italiano, presentarli in ogni occasione all’ampio pubblico. In questo contesto toccherei l’argomento dell’autonomia dell’asilo e della scuola elementare italiani, tuttora, unico caso in Istria, controllati dalla maggioranza e in questi ultimi anni soggetti a decisioni della stessa che non contribuiscono alla valorizzazione della nostra ricca cultura e lingue italiane. Posso dire sin d’ora che mi impegnerò affinché la situazione cambi, per dare

ai soggetti italiani più autonomia e pertanto più occasioni di valorizzare la nostra cultura.

“Un altro aspetto che voglio mettere al centro delle mie attività e del mio impegno di vicesindaco è la tutela del patrimonio storico-architettonicho culturale, inestimabile tesoro che merita molto più rispetto di quello che gli stiamo dimostrando in questo ultimo periodo.”

Per la vita e la presenza della comunità nazionale è fondamentale anche l’operato delle cosiddette istituzioni degli Italiani: l’Unione Italiana, il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, il Dramma Italiano del TNC “Ivan de. Zajc” di Fiume, la casa editrice Edit e le sue pubblicazioni (in primo luogo il quotidiano “La Voce del Popolo”), la redazione italiana di Radio Pola, ma anche altri media locali che dedicano spazio alle notizie in lingua italiana. Ha in programma di proporre qualcosa di concreto in quest’ambito?

Le suddette istituzioni sono importantissime per l’intera comunità italiana e pertanto ritengo che vadano sostenute con tutte le nostre forze. Seguendo i nostri mass-media (giornali, trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua italiana), ritengo che vada ulteriormente curata la lingua italiana e pertanto proporrei, in primis all’Unione Italiana, di proseguire e di intensificare gli aggiornamenti linguistici per gli operatori del settore, ovvero per quei giornalisti e soggetti che raccontano la nostra quotidianità, per portare la lingua italiana al livello che questa si merita, per diffondere i fondamenti della nostra cultura autoctona e mostrare a tutti la sua bellezza. Proporrei pure di curare di più anche la cultura materiale e architettonica, oggi tristemente trascurate, per mostrare tutte le bellezze create dalla nostra gente nei secoli, autentiche caratteristiche distintive dell’italianità locale.

“Mi piace l’idea di far bella, come era una volta bella, la nostra Dignano, a partire da Via Merceria. Chiederei poi ai Gallesanesi quali siano i loro desideri”

Se verrà eletto farà parte del potere esecutivo. C’è qualcosa che, considerata la sua posizione in Municipio, vorrebbe realizzare a beneficio di tutta la cittadinanza e non solo per gli appartenenti alla comunità italiana?

Potrei proporre la costruzione di una casa del vecchio, di una palestra, di un asilo nuovo a Dignano, ma non conoscendo a fondo le finanze della città e come vicesindaco non me la sento di impegnarmi in questa direzione . Mi piace l’idea di far bella, come era una volta bella, la nostra Dignano (che i Gallesanesi non me la vogliono, ma vivendo da sempre a Dignano posso parlare qua solo di Dignano, per quanto riguarda Gallesano chiederei ai Gallesanesi cosa vogliono) Via Merceria zona pedonale, lo si può fare, non in una volta ma in fasi, rinnovo degli intonaci (facciate) di Via Merceria, rinnovo delle botteghe in Via Merceria. Sfruttare di più con marketing la mostra dei Corpi Santi e il Museo di arte sacra del Duomo San Biagio di Dignano.

“Voglio che i nostri figli siano orgogliosi di appartenere alla comunità nazionale italiana autoctona e che la nostra cultura”

Perché gli elettori dovrebbero votare proprio per lei? Glielo comunichi.

Prometto davvero e sinceramente di impegnarmi per ridare alle nostre cittadine, Dignano e Gallesano, il carattere italiano che hanno sempre avuto, perché storico e centenario, intrinseco al territorio: voglio che nelle nostre strade e piazze si ritorni a sentire e parlare l'italiano, che la nostra lingua e la nostra cultura siano preponderanti, riconosciute e scoperte anche da tutti i concittadini che non sono italiani (oggi in maggioranza); che i nostri figli siano orgogliosi di appartenere alla comunità nazionale italiana autoctona e che la nostra cultura, ricca ed eterogenea, materiale ed immateriale sia, di nuovo, il tratto distintivo del nostro bellissimo territorio. Mi impegnerò con tutte le mie forze nel sostenere le Comunità degli Italiani di Gallesano e di Dignano, in primis, perché autentiche custodi della nostra cultura, le associazioni e tutti i soggetti culturali che si impegnano per mantenere e trasmettere la nostra ricchissima storia e la nostra preziosa cultura.


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