Ventiquattro

AUGURI AI SACRI CUORE

Pola ha celebrato il 90-esimo compleanno del suo artista Walter Mocenni

I regali, i discorsi, la torta di compleanno, la presenza delle autorità locali, dei colleghi e degli amici: tuna festa allo spazio espositivo dell'ex chiesa dei Sacri Cuori dove attualmente è allestita una grande mostra retrospettiva dell'artista


 
3 min
Silvio Forza

I regali, i discorsi, la torta di compleanno, la presenza delle autorità locali, dei colleghi e degli amici: tuna festa allo spazio espositivo dell'ex chiesa dei Sacri Cuori dove attualmente è allestita una grande mostra retrospettiva dell'artista

Nel bellissimo ambiente dello spazio espositivo dell'ex chiesa dei Sacri Cuori oggi quella Pola che ama la cultura ha festeggiato il novantesimo compleanno dell'artista Gualtiero Walter Mocenni.

Nato a Pola il 6 febbraio 1935, vissuto per oltre mezzo secolo in quella Milano che nella seconda metà del secolo scorso era stata una delle capitali mondiali dell’arte, rientrato definitivamente a Pola negli anni dell’epidemia del Covid, oggi Mocenni è stato celebrato dalle autorità, dai colleghi e dagli amici, tutti ospiti del Museo archeologico dell’Istria. Ed è stato proprio del direttore del Museo Darko Komšo il primo messaggio di auguri e a leggere un testo dedicato a Mocenni e scritto dal letterato Milan Rakovac, all'interno di un programma informale condotto dalla storica d'arte, giornalista e letterata Slađana Bukovac che con Dunja Martić Štefan ha curato la grande mostra retrospettiva allestita in questo momento ai Sacri Cuori, finora già visitata da quasi 2 mila persone.

“Questo è uno dei più bei spazi espositivi in cui abbia mai esposto”, ci ha detto Mocenni che nel suo intervento ha voluto ricordare alcuni dei suoi colleghi scomparsi tra i quali il grande pittore croato Edo Murtić, l’istriano Ivan Obrovac  e il polesano Mario Cocchietto, finissimo poeta le cui liriche sono state pubblicate dal prestigioso editore milanese Shweiviller.

Oltre che da numerosi regali, Mocenni è stato omaggiato anche dagli interventi del vicesindaco Bruno Cergnul, della critica d’arte Gorka Ostojić Cvajner e dalla giornalista Vanessa Begić. La Cvajner, ricordando i primi impegni di Mocenni con disegnatore di manifesti al Festival del Film Jugoslavo nei primi anni Cinquanta, ma anche le prime esperienze comuni al Simposio mediterraneo di scultura di Albona, ha messo in risalto l’energia, l’eleganza e la raffinatezza di Mocenni venute galla specialmente nelle decorazioni al Teatro popolare istriano intitolate “Le Quattro stagioni” ma anche nel numerose opere repubbliche realizzate a Pola da Mocenni quali il monumento a Monte Paradiso e l’obelisco dei Quattro elementi a Valcane.

Molto pregnante anche l’intervento di Vanesa Begić incentrato sull’osmosi tra Mocenni, la sua Pola e la sua Stoja. Da parte sua l’artista e critico Branko Gulin ha raccontato che Mocenni è stato l’unico artista che non si sia arrabbiato per una sua critica per accettare invece di abbandonare un ciclo per inaugurarne uno novo affinché la sua arte possa rimanere creazione e non ridursi a produzione.

Il fotografo Guido Stocco, autore, con Simone Mocenni, di un documentario sull'artista che si può vedere all'interno della mostra ai Sacri Cuori, in riferimento all'energia e alla perdurante forza di Mocenni nel dare forma a materiali duri quali la pietra, parafrasando una nota canzone del cantante italiano Jovanotti ha detto: „ci vuole un fisico bestiale“.

A tagliare la torta del novantesimo compleanno con Valter Mocenni è stato il presidente della Regione Boris Miletić.


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