In occasione della Giornata internazionale della donna, il presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul ha trasmesso un comunicato che riportiamointegralmente.
"L’8 marzo non è una festa, ma un momento di riflessione sulle conquiste ottenute dalle donne e sulle
disuguaglianze che ancora persistono nella nostra società. È l’occasione per interrogarsi su cosa significhi
realmente vivere in un mondo equo e giusto.
Vivere in una società equa significa poter camminare per strada senza paura, accedere alle stesse
opportunità senza ostacoli invisibili e vedere il proprio lavoro e il proprio impegno riconosciuti senza
discriminazioni. Eppure, la realtà dimostra che queste conquiste non possono essere date per scontate.
Le battaglie per i diritti delle donne non appartengono solo al passato o a luoghi lontani: sono attuali e
necessarie, ogni giorno, nei nostri uffici, nelle scuole, nelle case, dovunque.
L’Unione Italiana invita istituzioni, aziende, cittadine e cittadini a guardare con onestà la realtà che
ci circonda e a chiedersi: cosa possiamo fare, concretamente, per rendere il mondo più giusto? Non basta
celebrare, servono azioni concrete per garantire pari opportunità, contrastare la violenza di genere e
abbattere le barriere che ancora limitano il pieno riconoscimento dei diritti delle donne.
L’8 marzo sia quindi un richiamo all’azione, un impegno collettivo affinché l’uguaglianza non resti
un semplice e nobile ideale, ma diventi una realtà concreta vissuta da tutte e da tutti."