Dopo aver presentato quattro (Valmer Cusma, Vito Paoletić, Sebastian Stell, Ardemio Zimolo) dei cinque candidati alla funzione di vicesindaco di Pola in rappresentanza della comunità italiana, chiudiamo questa serie di interviste preelettorali (che ha coinvolto anche i candidati a vicesindaco/a di Dignano, Buie e Verteneglio), pubblicando quella con Bruno Cergnul, uno dei cinque candidati a Pola.
Precisiamo che l’ordine di pubblicazione non dipende da alcuna scelta redazionale, se non da quella di dare priorità di pubblicazione in base all’ordine in cui le interviste sono state completate, cosa che a sua volta dipende dal momento in cui sono pervenute le risposte dei candidati
Pensionato, ex imprenditore, Bruno Cergnul è stato vicesindaco italiano della Città di Pola nel mandato che si sta esaurendo. È entrato a Palazzo comunale alle elezioni del 2021, battendo la concorrenza di Fabrizio Radin. È un dato di fatto che nel corso del suo mandato l’applicazione del bilinguismo a Pola, specie di quello visivo, è migliorata di molto. Sostiene che proprio i risultati conseguiti sono stati il motivo principale per il quale è tornato a candidarsi.
„La condizione fondamentale per ridare vitalità alla comunità nazionale italiana di Pola è quella di rimanere coesi e di collaborare, senza chiudersi ognuno nel proprio cortile“
Perché, secondo lei, è importante che la Comunità nazionale italiana abbia un vicesindaco/a eletto esclusivamente dai membri della comunità stessa?
Il ruolo da vicesindaco italiano della Citta di Pola è di cruciale importanza per la Comunità degli Italiani di Pola (Circolo), per i tesserati e per tutti gli Italiani del nostro territorio. Abbiamo davanti a noi una svolta, un'occasione unica per rimanere uniti, rafforzarci, essere rappresentati direttamente a Palazzo comunale e impegnati a fermare il nostro degrado demografico e voltare pagina. Unendo le forze, il vicesindaco e i rappresentanti italiani nella struttura cittadina , coinvolgendo enti, associazioni potranno fare molto per ridare vitalità alla comunità nazionale italiana di Pola. La condizione fondamentale è quella di rimanere coesi e di collaborare, senza chiudersi ognuno nel proprio cortile.
Se verrà eletto, quali saranno i passi che intende intraprendere?
Nel 2021 ho esposto il mio programma di 11 punti e oggi possono constatare con orgoglio di aver realizzato quanto ho promesso. Sicuramente voglio seguire la ristrutturazione di Stoia fino alla fine e vigilare che tutte le attività vadano verso il traguardo di fare un altro centro polesano, un nostro salotto con il nostro timbro e accogliere qualsiasi persona che rispetti Stoia intesa come „monumento“ all'identità di Pola. Ho in mente un paio di cose quali l'ampiamento della scuola elementare, seguire la regata velica Venezia-Pola-Lussinpiccolo (l'Ammiraglia) e continuare a fare del bene per noi. Inoltre, intensificare la collaborazione con l'Italia è una priorità che mi viene spontanea.
„Il bilinguismo andrebbe applicato da tutti i soggetti che operano in città, non solo nelle aziende muinicipalizzate ma anche negli enti statali, negozi e ipermercati, nelle aziende e negli altri operatori economici. Inoltre, vorrei che a Pola si sentisse di più il nostro dialetto istroveneto“
Nel corso del suo mandato si impegnato molto per l’attuazione del bilinguismo e in passi in avanti sono sotto gli occhi di tutti. Ritiene che ci sia ancora qualcosa da fare in quest’ambito?
Mi fa molto piacere leggere che „negli ultimi anni sono stati fatti passi avantii positivi nell'attuazione del bilinguismo“. Per arrivare a fare questo mi sono impegnato al massimo, la strada non è stata in discesa. Ho incontrato molti intoppi, anche da parte di certe persone nel sistema cittadino, ho dovuto nuotare con i pescecani. Quella coesione a cui accennavo prima sarabbe stata di grande spinta. I risultati raggiunti in poco tempo sono comunque evidenti, ma a rimane molto da fare. Quanto fatto finora è stato spegnere il fuoco, ora dovrò ocuparmi della brace. Il bilinguismo andrebbe applicato da tutti i soggetti che operano in città, non solo nelle aziende muinicipalizzate ma anche negli enti statali, negozi e ipermercati, nelle aziende e negli altri operatori economici. Inoltre, vorrei che a Pola si sentisse di più il nostro dialetto istrtoveneto che è fondamentale per la nostra identità.
Cosa risponde a chi afferma che gli Italiani di Pola sono troppo pochi per godere dei diritti che sono loro garantiti?
Certa affermazioni non mi meravigliano e sono frutto dell'ignoranza a proposito della storia della nostra città. Troppa gente non sa ancora che siamo qui da secoli e crede che la presenza italiana sia riconducibile solo alla sovranità italiana sull'Istria nel secolo scorso. Noi dobbiamo impegnarci per far conoscere altri le nostre specificità in modo che non vengano considerati soltanto i nostri lati negativi nelo corso nella storia, ma anche quelli positivi e fondamentali per la crescità di Pola del suo modo di essere. Se abbiamo causati dei dolori, ne abbiamo patiti almeno altrettanti. Per esperienza posso dire che il dialogo, la nostra buona intenzione e un aporoccio amichevole possono fare e faranno la differenza.
„Senza pretese e con umiltà posso dire di ritenermi molto sodisfatto di quanto sono riuscito a realizzare in questi quattro anni“
Qual è la maggiore critica che rivolge alle autorità locali attuali in merito all'attuazione dei diritti della comunità nazionale italiana? E come valuta il proprio operato da vicesindaco negli ultimi quattro anni?
Il mio operato nella struttura amministrativa della Città è stato il riflesso del mio comportamento con i 200 tra amministratori e dipendenti dell'amministratozione cittadina. Non critico nessuno, anzi a questo punto dovrei elogiare chi mi ha dato una mano nel risolvere questioni ingarbugliate. Senza pretese e con umiltà posso dire di ritenermi molto sodisfatto di questi quattro anni durante i quali fatto una quindicina di giorni di ferie, lavorano anche il sabato e la domenica. Non mi lamento, in fin dei conti è stata una mia libera scelta e ho lavorato con sodisfazione.
Parliamo del rapporto dell’amministrazione cittadina con la Comunità degli Italiani
Il rapporto è buono, l' amministrazione cittadina ha sostenuto sempre moralmente i finanziariamente la Comunità degli italiani di Pola in questi quattro anni con un grande salto in avanti nei finanziamenti per il 2025 e oltre. Ho partecipato al concepimento di questo programma finanziario e poi per motivi a me estranei sono stato messo da parte. Ma ne vado fiero lo stesso. Devo tuttavia dire che nelle altre Comunità degli italiani dell'Istra si fanno più attivita per fare coesione.
Per la vita e la presenza della comunità nazionale sono fondamentali l’operato delle cosiddette istituzioni degli Italiani: l’Unione Italiana, il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, il Dramma Italiano del TNC “Ivan de. Zajc” di Fiume, la casa editrice Edit e le sue pubblicazioni (in primo luogo il quotidiano “La Voce del Popolo”), la redazione italiana di Radio Pola, ma anche altri media locali che dedicano spazio alle notizie in lingua italiana. Ha in programma di proporre qualcosa di concreto in quest’ambito?
“Votare per me vuol dire continuare assieme verso nuovi successi per creare a Pola un'atmosfera favorevole per mostrare e vivere la nostra italianità“
Tutti questi soggetti sono essenziali per la nostra vita e la nostra crescita. Nel corso del mio mandato ho avuto contatti con tutti all'infuori del Dramma italiano, e Radio Pola. Osservo che il nostro spazio alla Radio Pola è diminuito come qualità e frequenza. Certamente che voglio conoscere piu da vicino la situazione e poi proporre qualcosa che sia fattibile e a nostro favore.
Cosa vuole comunicare agli elettori? Perché dovrebbero dare il loro voto a lei?
Gli elettori mi conoscono bene e sanno che ho mantenuto quanto avevo promesso nel 2021. Quanto sono riuscito a fare negli ultimi anni mio ha dato la forza per continuare. In municipio la mia porta è stata e rimarrà sempre apertaper tutti. Sono una persona seria, ma mi piace anche scherzare. Votare per me vuol dire continuare assieme verso nuovi successi per creare a Pola un'atmosfera favorevole per mostrare e vivere la nostra italianità.