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ENTUSIASMANO SIA I CORI, SIA I SOLISTI

LA MARIANI ALL'OPERA: Splendido concerto della SAC Lino Mariani nella chiesa di San Francesco a Pola

A scavalcare la dimensione spesso provinciale tipica delle esibizioni dei cori amatoriali, oltre a un repertorio che comprendeva opere di Bizet, Verdi, Rossini, Bellini, Ponchielli, Sostakovič, Smareglia, è stata l’esibizione più che convincente dei cori e quella eccellente dei solisti ospiti, la cui voce, tra le mura alte della chiesa gotica, ha risuonato con chiarezza e solennità


 
3 min
Silvio Forza
foto: Valter Zanco

A scavalcare la dimensione spesso provinciale tipica delle esibizioni dei cori amatoriali, oltre a un repertorio che comprendeva opere di Bizet, Verdi, Rossini, Bellini, Ponchielli, Sostakovič, Smareglia, è stata l’esibizione più che convincente dei cori e quella eccellente dei solisti ospiti, la cui voce, tra le mura alte della chiesa gotica, ha risuonato con chiarezza e solennità

„Splendido concerto“. „Qui si può già parlare di eccellenza”. “Uno schiaffo a tutti quelli che dicono che a Pola non succede mai nulla.”

Sono questi solo alcuni degli entusiastici commenti che abbiamo sentito sabato sera al termine dello splendido concerto “La Mariani all’opera” che ha avuto luogo nella suggestiva cornice della chiesa di San Francesco a Pola e che ha visto la partecipazioni di tutte le sezioni della SAC Lino Mariani operante presso alla Comunità degli Italiani di Pola: l’Orchestra mandolinistica, il coro maschile, il coro femminile, il coro misto, il coro dei bambini “Amo Pola”. E stavolta, come avviene spesso di recente, a rafforzare le fila della Mariani sono giunti alcuni studenti dell’Accademia di musica e ospiti solisti che hanno regalato al pubblico emozioni forti e forse inattese.

La serata è stata aperta dall’orchestra mandolinistica diretta Clara Chiara Cerin Šišić eseguendo melodie note al pubblico: “Core ‘ngrato” di Cardillo, “Valzer n.2” di Šostaković,  e “La vita è bella”, il famoso brano della colonna sonora dell’omonimo film di Roberto Benigni.

Nota di simpatia con il Coro dei pici Amo Pola: le tre bambine, dirette da Georgie Goldin, hanno cantato “Il coro dei monelli” tratto dalla “Carmen” di Bizet.

A scavalcare la dimensione spesso provinciale tipica delle esibizioni dei cori amatoriali, oltre a un repertorio che comprendeva opere di Bizet, Verdi, Rossini, Bellini, Ponchielli, Sostakovič, Smareglia, è stata l’esibizione più che convincente dei cori e quella eccellente dei solisti ospiti, la cui voce, tra le mura alte della chiesa gotica, ha risuonato con chiarezza e solennità.

Ci riferiamo a quelle del basso Toni Nežić, cantante lirico di fama ormai internazionale e che vanta, tra l'altro, un'esibizione alla Scala di Milano, che ha interpretato due arie tratte dall’opera “La sonnambula” di Bellini: “Vi ravviso, o luoghi ameni” e “A fosco cielo, a notte bruna”. Durante l’interpretazione di quest’ultima si è pure avvicinato al numerosissimo pubblico percorrendo il passaggio tra i due lati degli affollati banchi della chiesa.

Non pochi tra gli spettatori sono rimasti a bocca aperta ascoltando l’esibizione della giovane e talentuosa soprano Sandra Böhm, che, accompagnata dal coro misto, ha cantato l’aria “Casta Diva” tratta dalla “Norma” di Bellini e poi, con il coro maschile alle spalle, ha incantato il pubblico con la  "La Vergine degli Angeli", aria da "La forza del destino" di Giuseppe Verdi.

 Applausi anche per gli altri solisti: Antonio Bogojević, che accompagnato dal coro maschile, ha proposto “Zakletva Zrinskog” dall’opera "Nikola Šubić Zrinjski" di Ivan de Zajc, Josip Krajačić e Georgie Goldin, che oltre a dirigere il coro femminile, ha cantato “Nell’onde chiare” di Smareglia.

Se il coro femminile, impegnato nel recupero delle opere di Smareglia (“Salve Regina”), stavolta ha cantato anche l’”Ave Maria” dalla “Suor Angelica” di Puccini e “La fede” di Gioachino Rossini, il coro misto ha proposto “Preghiam per i vegliardi” dall’opera “I lituani” di Ponchielli,  “Dal tuo stella soglio” di Rossini e “Vedi le fosche” di Verdi, mentre quello maschile si è esibito nel “Si ridesti il leon” dall’ “Ernani” sempre di Verdi.

Ricordiamo che tutti i cori hanno accompagnato i solisti, mentre il costante accompagnamento al pianoforte è stato quello del bravissimo Sandro Vešligaj.

Gran finale con tutti, diretti dal maestro del coro maschile e di quello misto Ronald Braus (ottimo il suo lavoro di preparazione) assieme a cantare “Va’ pensiero” dal Nabucco di Verdi e ringraziamento da parte dei due presentatori Valmer Cusma e Dorina Tikvicki alla presidente della SAC Lino Mariani Loretta Godigna che nel suo breve intervento non ha nascosto l’intensa emozione provata.


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