L'arte di navigare lungo la costa croata con vela latina e al terzo, che comprende anche la navigazione con la tradizionale batana rovignese, è stata inserita nel Registro dei Beni Culturali della Repubblica di Croazia, diventando così un bene immateriale protetto.
Infatti il Ministero della Cultura ha riconosciuto la proposta presentata dal gruppo di esperti dell'Ekomuzej-Ecomuseo ‘Batana’, in collaborazione con il Museo marittimo e storico del Litorale croato di Fiume, il Museo della costruzione navale in legno di Bettina e il Coordinamento delle associazioni per la tutela e la rivitalizzazione del patrimonio marittimo, peschereccio e cantieristico del Quarnero e dell’Istria con sede a Fiume, e l’abilità di navigare con vela latina e al terzo lungo la costa croata è stata inserita nel Registro dei beni culturali della Repubblica di Croazia, diventando così un bene immateriale protetto.
“L’abilità di navigare con le vele latine e al terzo sottintende l’abilità di governare l’imbarcazione sfruttando la forza del vento e la padronanza di numerose conoscenze. Siamo estremamente felici di questa notizia, grazie alla quale possiamo liberamente affermare di aver adempiuto con successo al nostro ruolo di primo ecomuseo in Croazia e così coronato l’impegno quasi ventennale della nostra comunità nella conservazione del patrimonio marittimo, che si è ulteriormente intensificato lo scorso anno con la costituzione della Ustanova-Istituzione «Kuća o batani - Casa della batana» e con l’apertura di una nuova mostra permanente”, ha rilevato lo storico Marino Budicin, Presidente della Udruga-Associazione “Kuća o batani - Casa della batana” e promotore della costituzione dell’Ekomuzej - Ecomuseo ‘Batana’, che ha ricoperto per molti anni la carica di Vicesindaco di Rovigno e ha lavorato come ricercatore e curatore di pubblicazioni presso il Centar za povijesna istraživanja Rovinj - Centro di ricerche storiche di Rovigno.
La regata di giugno è l'occasione per festeggiare l'iscrizione all'Albo
Le vele colorate delle barche tradizionali nazionali ed estere, in particolare le vele al terzo della batana, per la 17-esima volta quest’anno, stupiranno con la loro bellezza gli appassionati della Regata rovignese e di Rovinj-Rovigno il 10 e 11 giugno. Dopo la conferenza stampa e una festicciola a febbraio, sarà l’occasione per celebrare l’iscrizione nel Registro dei beni culturali della Repubblica di Croazia. La Regata rovignese è l’evento più importante dedicato alla batana e simbolo di tanti anni di lavoro e di numerose attività, con le quali i membri della comunità rovignese impediscono al navigare con le vele al terzo di scomparire.
In particolare, l’Ekomuzej - Ecomuseo ‘Batana’, che è gestito congiuntamente dalla Ustanova-Istituzione e dalla Udruga-Associazione “Kuća o batani - Casa della batana”, è orientato all’interazione con tutte le generazioni e focalizzato su modalità creative e innovative di conservazione del patrimonio marittimo di Rovigno. Poiché le conoscenze e le abilità vengono trasmesse in modo più efficace nel contatto dal vivo, l’Ekomuzej - Ecomuseo 'Batana' organizza tradizionalmente una serie di laboratori destinati a tutte le età. Così alla Regata dello scorso anno, con l’aiuto degli amici del Museo marittimo di Cesenatico, si è svolto un laboratorio di tintura di vele al terzo con colori naturali, al quale hanno partecipato i soci dell’associazione e, soprattutto, i più giovani abitanti di Rovinj-Rovigno.
Il secondo laboratorio si è tenuto a fine novembre per gli studenti della Talijanska srednja škola - Scuola media superiore italiana di Rovinj-Rovigno, ed è stato condotto da Alvise Benussi, primo regatante, velista e modellista navale le cui mani sanno dare vita alle barche tradizionali. Durante il laboratorio, ha insegnato agli studenti la conoscenza sulle specificità della vela al terzo, dalle misure ai metodi di taglio e cucitura, seguiranno i laboratori di tintura e di navigazione con la batana a vela.
Per aver saputo preservare l’abilità di navigare con le vele al terzo, il riconoscimento va dato anche ai soci della Udruga-Associazione “Kuća o batani - Casa della batana” che, partecipando a varie regate di barche tradizionali, utilizzano e dimostrano con successo questa abilità, e sono: Ennio Cherin, Ermanno Turcinovich, Edi Poropat, Remigio e il nipote Sandi Bogešić, i fratelli Alessandro e Gianpietro Venier, Sergio e il figlio Andrea Sponza, Maurizio Venier, Leandro Budicin, Jura Iskra, Milovan Gržinić, Doriano Quarantotto, Alessio Giuricin, Igor Frković, Alessandro Privileggio, Libero Benussi, Riccardo Simetti, Mauro Dandolo, Nikola Brajković, Željko Kutić, Alvaro Macchi, Giovanni Trani, Nicola Dapiran, Daniel Sošić, Vlado Boras, Silvio Brunelli e Vlado Franinović.
Affinché alcuni dei membri delle prossime generazioni possano ereditare tutti questi nominativi, in collaborazione con il Jedriličarski klub - Club di vela “Maestral”, si terranno laboratori per tutti i membri del Club. Si continuerà con tutta una serie di laboratori tematici per i bambini delle scuole e dei giardini d’infanzia, che, sotto la guida creativa e artistica della socia della Udruga-Associazione Ornella Godena, realizzeranno e dipingeranno piccole vele, al fine di alimentare / coltivare la consapevolezza dell’importanza di preservare quelle grandi.
La batana naviga sotto vela / con le vele spiegate sulle pagine del libro “Rovinjska batana i njezino jedro - La batana rovignese e la sua vela” di Libero Benussi, la cui prima edizione del 2007 è esaurita, il che sta ad indicare l’interesse per questo argomento. La seconda edizione è in preparazione per raccontare ai nuovi lettori la storia di questa piccola imbarcazione, alla quale numerose famiglie rovignesi possono ringraziare per la loro sopravvivenza.
La pervasività e il legame tra la comunità rovignese e la batana si riflette anche nel fatto che ogni famiglia rovignese possedeva la propria vela, i cui colori e motivi sono diventati parte del patrimonio familiare, e oltre 100 diverse vele tradizionali documentate rappresentano il valore inestimabile del patrimonio marittimo di Rovigno. Ogni vela era diversa e raccontava la propria storia, e la più speciale tra loro è la vela della più antica batana rovignese “Risorta”. Porta con orgoglio il titolo di una delle ultime batane in cui per la navigazione durante la pesca veniva utilizzata una vela al terzo completamente verde, sulla quale era scritto in codice Morse: “Viva la città di Rovigno”. Dono della famiglia Diritti, la batana “Risorta” è ora collocata davanti all’Ekomuzej-Ecomuseo in modo che ogni visitatore o passante possa avvicinarsi alla piccola barca rovignese, la cui navigazione con vela al terzo ininterrotta da secoli è diventata un bene immateriale protetto della Repubblica di Croazia.