Hrvatsko gospodarstvo poraslo u prvom tromjesečju za 2,9 posto
To je već 17. kvartal zaredom kako gospodarstvo raste, ali sporije nego u prethodnom tromjesečju
Gli ultimi atti di questa (dis)avventura, che in sette mesi non ha partorito ancora nemmeno una proposta un minimo costruttiva e ufficiale di soluzione, hanno avuto luogo a fine luglio, quando le Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e quella di Crevatini hanno inviato una lettera al presidente dell’Assemblea di Unione Italiana Paolo Demarin * La replica del presidente dell'UI Maurizio Tremul tra puntualizzazioni e proposte
Gli ultimi atti di questa (dis)avventura, che in sette mesi non ha partorito ancora nemmeno una proposta un minimo costruttiva e ufficiale di soluzione, hanno avuto luogo a fine luglio, quando le Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e quella di Crevatini hanno inviato una lettera al presidente dell’Assemblea di Unione Italiana Paolo Demarin * La replica del presidente dell'UI Maurizio Tremul tra puntualizzazioni e proposte
Sembrano più un razzolare nel fango, piuttosto che una nuotata liberatoria, gli ultimi sviluppi legati alla questione dell’unitarietà della Comunità nazionale italiana negli stati di Croazia e Slovenia culminata il 9 gennaio scorso, con una riunione semiclandestina dei consiglieri UI in rappresentanza delle CI della Slovenia i quali, invece di riunirsi, come da statuto, in sede dell’Assemblea UI generale (quella di Fiume, per intenderci), si sono incontrati da soli (in formazione monca, senza invitare i rappresentanti delle CI di Ancarano e Bertocchi) decidendo di nominare un nuovo coordinatore dell’UI di Capodistria.
Nonostante le dichiarazioni programmatiche, giunte poi dai membri della Consulta UI di Capodistria, tese a garantire che nessuno intendeva minare l’unitarietà della CNI, in virtù di una peculiare “lettura” di statuti, regolamenti, leggi nazionali e di una mancata lettura degli accordi internazionali, essa è stata difatto minata negli sviluppi pratici scaturiti dalla riunione frondista. Un inutile autogol quando l’avversario - la Repubblica di Slovenia che mai ha accettato di registrare l’UI di Fiume in Slovenia, né mai ha firmato, cosa che invece la Croazia ha fatto, il “Memorandum d’intesa tra la Croazia, l’Italia e la Slovenia sulla protezione della Minoranza Italiana in Croazia e Slovenia” del 15 gennaio 1992 - stava già da vincendo per 2-0.
Il “pasticciaccio brutto” aveva contrariato molti, in primo luogo il presidente dell’Assembla UI Paolo Demarin e il presidente dell’UI Maurizio Tremul, colpito direttamente in quanto è lui il coordinatore dell’UI di Capodistria destituito. Anche il presidente della Giunta UI Marin Corva, che successivamente si è incontrato con la nuova coordinatrice Astrid del Ben, aveva denunciato le modalità della riunione del 9 gennaio di cui non era stato avvisato.
Sono seguiti anche dei ricorsi all’amministrazione slovena, ma anche quello presentato al Comitato dei garanti UI il 15 aprile da un gruppo di soci iscritti nelle CI che hanno sede in Slovenia, in cui segnalavano che “la riunione segreta dei 7 consiglieri della consulta capodistriana, che il 9 gennaio scorso hanno eletto un nuovo rappresentante legale dell' UI in Slovenia, rappresenta una violazione dell' articolo 14 degli Statuti UI di Fiume e Capodistria e il mancato rispetto dello spirito dei documenti fondanti della massima istituzione rappresentativa della componente italiana”.
Il 20 giugno, il Comitato dei garanti UI, presieduto da Claudio Stocovaz, ha concluso di "non avere facoltà di decidere e deliberare in merito alla lesione di diritti o procedure inerenti al funzionamento di un'Associazione registrata in un altro stato, in questo caso in Slovenia", argomentando la propria decisione così: "dopo aver letto gli Statuti e il Regolamento di procedura ritiene tale documentazione incompatibile e manchevole e che lascia spazio a interpretazioni differenti e discordanti". Il Comitato dei garanti ha invitato inoltre l' Assemblea dell'Unione di redigere e armonizzare al più presto gli atti fondanti in vigore nei due stati.
Gli ultimi atti di questa (dis)avventura, che in sette mesi non ha partorito ancora nemmeno una proposta un minimo costruttiva e ufficiale di soluzione, hanno avuto luogo a fine luglio, quando le Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e quella di Crevatini hanno inviato una lettera al presidente dell’Assemblea di Unione Italiana Paolo Demarin con le delibere approvate il 17 di aprile e il 26 luglio rispettivamente dai Consigli direttivi delle due Comunità. Entrambe sono state recapitate il 30 luglio, per conoscenza anche al presidente UI Maurizio Tremul, al presidente della Giunta esecutiva UI Marin Corva e alla Coordinatrice della consulta UI di Capodistria Astrid Del Ben.
Coincidenza, questa della data d’invio agli organi UI, sulla quale, nella sua risposta, il presidente Tremul non ha voluto sorvolare: “Come mai, a distanza di oltre sei mesi dal fatto del 9 gennaio 2024, proprio il 30 luglio avete deciso di informare alcuni organi dell’Unione Italiana e l’opinione pubblica delle vostre decisioni?”, ha chiesto il presidente dell’UI che ieri ha diffuso la sua risposta alle due CI .
Nelle loro delibere e conseguenti comunicazioni le CI Dante Alighieri di Isola e quella di Crevatini hanno espresso “la volontà di mantenere quell’unitarietà perseguita da tutti e mai messa in discussione, per il tramite dell'Unione italiana di Fiume quale unica associazione rappresentativa della CNI in Slovenia e Croazia, ma nel rispetto delle Leggi delle nostre due Repubbliche e dello Statuto dell'Unione italiana di Capodistria”. Ecco cosa dice Tremul nella sua risposta . “Tale affermazione è, consentimelo, storica ed è aderente al “Memorandum d’intesa tra la Croazia, l’Italia e la Slovenia sulla protezione della Minoranza Italiana in Croazia e Slovenia” del 15 gennaio 1992, che, al punto 2, recita: “Il riconoscimento della rappresentatività legale, nell'ambito delle leggi di Croazia e Slovenia, della più rappresentativa organizzazione della minoranza italiana, attualmente l'Unione Italiana, come l'unica organizzazione che rappresenta la minoranza italiana in entrambi gli Stati”.
Tremul ha voluto aggiungere questo invito:” vi chiedo gentilmente di comunicare al Governo della Repubblica di Slovenia, e ovviamente al deputato italiano alla Camera di Stato, Sig. Felice Žiža, di firmare il Memorandum d’intesa trilaterale italo-croato- sloveno del 15/01/1992 in modo tale che la Slovenia riconosca la piena soggettività giuridica dell’Unione Italiana di Fiume anche in Slovenia”.
Nelle delibere si legge anche che “alla luce di quanto emerso si ritiene che gli atti dell’Unione Italiana di Fiume vadano aggiornati e armonizzati” invitando il presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana a provvedere in merito nel più breve tempo possibile”. “In quale direzione”, si è chiesto Tremul, “va il vostro invito teso ad aggiornare ed armonizzare gli atti dell’Unione Italiana registrata a Fiume? Mi auguro non in quella della divisione come operato” dai consiglieri della Consulta dell’Unione Italiana Jan Pulin della “Dante” di Isola e Gianfranco Kozlovič della CI di Crevatini, presenti alla contestata riunione del 9 gennaio.
Le delibere delle due CI contengono inoltre una conclusione non chiarissima dal punto di vista temporale. Si legge infatti che “da un’attenta analisi dello Statuto dell’Unione Italiana di Capodistria e della Legge sulle associazioni in Slovenia, si esprime il pieno sostegno ai consiglieri e al lavoro della Consulta dell’Unione Italiana di Capodistria nell’attuazione delle disposizioni statutarie dell’associazione”. Non è chiaro se tale sostegno vada inteso all’operato della Consulta dalla sua istituzione il 19 agosto 1998 e fino al 27 marzo 2024, come interpreta Tremul, oppure a quello dal 9 gennaio di quest’anno in poi, il quale, stando all’opinione del presidente UI, “è del tutto illegale come comprova la decisione dei competenti organi amministrativi sloveni che hanno accolto i ricorsi avversi alla Delibera dell’Unità amministrativa di Capodistria, rinviando l’intera procedura all’autorità di prima istanza per essere rideterminata”.
Nella sua risposta Tremul segnala inoltre “il quesito etico dell’assoluta mancanza di rispetto” nei riguardi”delle Comunità degli Italiani di Ancarano e di Bertocchi, le cui consigliere Maia Nerina Bertoch, e rispettivamente Sig.ra Liana Vincoletto che sono state elette, come tutti gli altri consiglieri dell’Assembla UI e dunque anche della Consulta della CI di Capodistria, il 26 giugno 2022 e che non erano state invitate alla riunione del 9 gennaio.
Tremul infine ha denunciato il fatto che “durante la riunione dei membri della Consulta dell’Unione Italiana registrata a Capodistria con i vertici dell’Unione Italiana registrata a Fiume, tenutasi a Capodistria il 20 marzo 2024, la Sig.ra Maia Nerina Bertoch è stata pesantemente aggredita verbalmente dal Sig. Gianfranco Kozlovič”.
To je već 17. kvartal zaredom kako gospodarstvo raste, ali sporije nego u prethodnom tromjesečju
Jozić Ileković još je 10. travnja pisanim putem tom Odboru, na čijoj sjednici je i sudjelovala, podnijela neopozivu ostavku zbog, kako je pojasnila, 'određene problematike koje se tiču rada Povjerenstva'. U pismu članovima Odbora navela je da "pojedini članovi Povjerenstva, konkretno Nike Nodilo Lakoš i Igor Lukač, ne žele raditi na određenim predmetima protiv određenih dužnosnika, suzdržavaju se od glasanja kako se odluke ne bi donosile, ne žele postupati po sudskim presudama i tako podrivaju rad Povjerenstva
Kasno poslijepodne i navečer naoblačenje sa sjeverozapada te lokalno kiša i pljuskovi s grmljavinom, osobito na sjevernom Jadranu i u zapadnim krajevima unutrašnjosti
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