Ventiquattro

CANDIDATO A VICESINDACO ITALIANO DI DIGNANO

ENEA CODACCI: "In una città di poco meno di 6000 abitanti non devono esistere divisioni né bandiere, ma si deve rafforzare il senso di comunità"

Unico, tra i tre candidati, la cui candidatura è stata sostenuta da un partito – la Dieta democratica istriana – Codacci annuncia che si prodigherà per la realizzazione di progetti quali l’apertura di una Casa per anziani bilingue nel Dignanese e la costruzione di una palestra sportiva scolastica nuova * È favorevole a un grado più alto di autonomia amministrativa delle scuole e degli asili italiani, sostiene di voler valorizzare ulteriormente il patrimonio storico e intende avere un occhio di riguardo per lo sport


 
8 min
Silvio Forza

Unico, tra i tre candidati, la cui candidatura è stata sostenuta da un partito – la Dieta democratica istriana – Codacci annuncia che si prodigherà per la realizzazione di progetti quali l’apertura di una Casa per anziani bilingue nel Dignanese e la costruzione di una palestra sportiva scolastica nuova * È favorevole a un grado più alto di autonomia amministrativa delle scuole e degli asili italiani, sostiene di voler valorizzare ulteriormente il patrimonio storico e intende avere un occhio di riguardo per lo sport

Oltre ai due candidati indipendenti, Giorgio Cerlon e Manuela Geissa, domenica, 18 maggio a chiedere il voto degli Italiani di Dignano per l'incarico di vicesindaco in rappresentanza della comunità nazionale italiana, ci sarà anche Enea Codacci. La sua candidatura è stata sostenuta dal suo partito, la Dieta Democratica Istriana (IDS/DDI). Dopo esser già stato vicesindaco di Dignano nel corso di un mandato in cui sindaco era stato Klaudio Vitasović, Codacci dal 2012 al 2023 è stato presidente della Sezioni di Dignano della DDI / IDS.

Perché è importante che la Comunità nazionale italiana abbia un vicesindaco/a eletto esclusivamente dai membri della comunità stessa?

Il privilegio di eleggere un vicesindaco/a esclusivamente da membri della comunità stessa è importante per diversi motivi. Prima di tutto perché la comunità, come insieme di tutti gli italiani presenti sul territorio, saprà scegliere meglio di chiunque altro la persona che potrà agire in loro rappresentanza e tutelare tutte le questioni amministrative e istituzionali, garantendo che le esigenze e le problematiche degli italiani siano ascoltate e considerate. Inoltre un vicesindaco/a scelto/a con il consenso della propria gente potrà con più autorità portare avanti la comunicazione tra la comunità italiana e l’autorità locale, regionale e/o anche nazionale, agendo da mediatore e favorendo una cooperazione reciproca.

“Avvieremo la progettazione per la costruzione di una Casa per anziani bilingue nel Dignanese”

Se verrà eletto, quali saranno le sue prime azioni?

Come ho già ripetuto più volte, rivolgendomi alle rispettive Comunità degli Italiani di Dignano e Gallesano, mi metterò da subito a disposizione nel sostenere e nel portare avanti i progetti e le iniziative già previste dalle comunità stesse. Sicuramente si intraprenderanno da subito i primi incontri ufficiali per definire le dinamiche riguardanti le attività future, con l’accento sulle priorità e sui temi più importanti quali la tutela della lingua e la promozione del nostro patrimonio storico, artistico e culturale. Parlando concretamente di progetti, avvieremo la progettazione per la costruzione di una Casa per anziani bilingue nel Dignanese. Un progetto importantissimo e sensibile, che si potrebbe perseguire con un modello di partenariato tra le CI di Dignano, CI Gallesano, Unione Italiana e la Città di Dignano assieme e con le rispettive istituzioni a livello, regionale, nazionale e estero.

“Si potrebbe prestare aiuto soprattutto ai liberi professionisti e privati nell’introdurre il bilinguismo nei loro materiali di lavoro, insegne, listino prezzi ed altro, coprendo pure i possibili costi di traduzione, dimostrando in questo modo una voglia di collaborazione e buonsenso”

Ritiene che ci sia ancora qualcosa da migliorare nel campo del bilinguismo?

Penso che il bilinguismo sia presente nel nostro ambiente, ma condivido il pensiero di molti miei connazionali nel dire che c’è ancora molto margine di miglioramento, soprattutto nell’introdurre l’uso della lingua italiana nella funzione pubblica amministrativa ma anche in quella privata, come anche nella segnaletica stradale e dei vari toponimi. Infatti, un’iniziativa comune potrebbe essere quella di prestare aiuto soprattutto ai liberi professionisti e privati nell’introdurre il bilinguismo nei loro materiali di lavoro, insegne, listino prezzi ed altro, coprendo pure i possibili costi di traduzione, dimostrando in questo modo una voglia di collaborazione e buonsenso.

“Un progetto importante del quale mi farò sicuramente co-iniziatore, potrebbe essere la costruzione di una palestra sportiva scolastica nuova, nell’ambito della scuola elementare di Dignano (OŠ Vodnjan-SEI Dignano), usata da tutti gli alunni delle scuole, italiana e croata”

Nonostante la posizione relativamente buona della Comunità Nazionale Italiana in Istria, purtroppo esistono anche fenomeni negativi. Le viene rimproverato di essere numericamente inconsistente e di godere di troppo diritti. Come risponde queste affermazioni?

I diritti della minoranza italiana sono meritati, perché indipendentemente dal numero, si tratta di una minoranza autoctona, presente da sempre sul nostro territorio. Questi diritti sono stati infatti concessi dalle leggi nazionali e dal Parlamento Croato, tenendo conto degli accordi bilaterali già presenti tra Croazia e Italia. Per creare un clima più positivo si potrebbero creare contenuti che avvierebbero un dialogo e una cooperazione reciproca tra la comunità italiana e il popolo maggioritario croato, ma anche con gli appartenenti delle altre minoranze. In vista di questo, per esempio, un progetto importante del quale mi farò sicuramente co-iniziatore, potrebbe essere la costruzione di una palestra sportiva scolastica nuova, nell’ambito della scuola elementare di Dignano (OŠ Vodnjan-SEI Dignano), usata da tutti gli alunni delle scuole, italiana e croata. Supportato dalla Città di Dignano, dalla Regione Istriana, dall’Unione Italiana e dai rispettivi Ministeri, questo progetto comune, potrebbe appunto creare un clima positivo, d’amicizia e di collaborazione. Essendo figlio di un matrimonio misto, da padre italiano-istriano e madre croata-dalmata sono stato cresciuto nel rispetto di tutte e due le culture, e reputo che il dialogo, l'educazione e il sapere siano le basi portanti della nostra multiculturalità.

“Con tutto il dovuto rispetto verso le altri opzioni politiche, penso che proprio la DDI abbia più di tutti dimostrato moltissimo rispetto nei confronti della CNI”

C’è qualcosa che imputa alle autorità locali attuali in merito all'attuazione dei diritti della comunità nazionale italiana? E come valuta l’atteggiamento del suo partito, la DDI, nei confronti della CNI?

Non mi sento di impartire critiche perché penso che finora si sia fatto abbastanza, ma aspirando a fare un passo in avanti vorrei evidenziare l’opportunità di realizzare un grado più alto di autonomia amministrativa delle scuole e degli asili italiani, e di concedere la possibilità del doppio voto alle urne nazionali. Inoltre, con tutto il dovuto rispetto verso le altri opzioni politiche, penso che proprio la DDI abbia più di tutti dimostrato moltissimo rispetto nei confronti della CNI, a nelle proprie politiche ha sempre evidenziato l’importanza dei diritti degli Italiani in Istria e del bilinguismo.

“Un’ attività considerevole potrebbe essere quella di mettere molto più spesso a disposizione corsi di lingua italiana, per impiegati comunali e regionali”

Il rapporto dell’amministrazione cittadina con le Comunità degli Italiani, le scuole italiane, gli asili e lo studio di italianistica a Pola, ma anche con i Consigli (provinciali e comunali) della comunità nazionale italiana è fondamentale per una presenza attiva della comunità italiana. Come valuta questo rapporto ma anche l’attività  di questi soggetti, e cosa migliorerebbe, arricchirebbe o implementerebbe a beneficio degli Italiani di Dignano?

Reputo che i rapporti tra le varie amministrazioni cittadine i Consigli e le Comunità e scuole, regolati da Statuti, siano stati finora corretti. Sicuramente ci saranno state incomprensioni e vedute diverse, ma in generale penso che si sia portato avanti un alto livello di considerazione reciproca. Magari un modello di arricchimento potrebbe essere quello di introdurre alle sedute dei Consigli cittadini e regionali la possibilità di usufruire delle traduzione simultanea dal croato all’italiano e viceversa. Un’altra attività considerevole potrebbe essere quella di mettere molto più spesso a disposizione corsi di lingua italiana, per impiegati comunali e regionali.

“A beneficio degli Italiani di Dignano, e in collaborazione con le istituzioni della CNI”, proporrei di creare nuovi contenuti riguardanti il nostro patrimonio storico e culturale, approfondendo ricerche di studio, ma soprattutto organizzando manifestazioni, convegni ed eventi turistici legati alla nostra storia"

Per la vita e la presenza della comunità nazionale è  fondamentale l’operato delle cosiddette istituzioni degli Italiani: l’Unione Italiana, il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, il Dramma Italiano del TNC “Ivan de Zajc” di Fiume, la casa editrice Edit e le sue pubblicazioni (in primo luogo il quotidiano “La Voce del Popolo”), la redazione italiana di Radio Pola, ma anche altri media locali che dedicano spazio alle notizie in lingua italiana. Ha in programma di proporre qualcosa di concreto in quest’ambito, sempre a beneficio degli Italiani di Dignano?

Nel loro operato, tutte le istituzioni sopra elencate svolgono da sempre un ruolo essenziale per la vita della comunità nazionale. Diversi miei concittadini/e nel corso degli anni sono stati membri attivi e da esperti hanno lavorato in queste istituzioni, il che è un orgoglio per la nostra città. Se avessi l’occasione, a beneficio degli Italiani di Dignano, e in collaborazione con le istituzioni elencate, proporrei di creare nuovi contenuti riguardanti il nostro patrimonio storico e culturale, approfondendo ricerche di studio, ma soprattutto organizzando manifestazioni, convegni ed eventi turistici legati alla nostra storia. I contenuti che potremmo per esempio promuovere: i Corpi Santi e la Collezione d’arte sacra nella Chiesa di San Biagio, bene storico, religioso e culturale che ci lega a Venezia e a Bisanzio, e lo Statuto di Dignano del 1492, rappresentando magari e mettendo in scena in forma di storytelling questo evento importantissimo del Medioevo dignanese.   

foto: Manuel Angelini

“Ci vuole un occhio di riguardo per lo sport”

Se verrà eletto, non avrà diritto di voto nel consiglio comunale, ma farà parte del potere esecutivo e collaborerà strettamente con il sindaco eletto. Cosa farebbe, come cittadino e non solo come appartenente alla comunità, per migliorare la città?

Come cittadino cercherei di contribuire e di agire attivamente attraverso le attività e il lavoro delle associazioni, in primo luogo quelle sportive. Da sempre sono stato legato a questo mondo, da giovane come sportivo, poi come dirigente e segretario dell’Unione sportiva di Dignano, oggi come allenatore e padre di giovani sportivi. Attraverso lo sport i giovani imparano valori come il rispetto, la collaborazione, la solidarietà, la disciplina e l'autocontrollo. Inoltre lo sport, oltre a favorire lo sviluppo di competenze sociali e comunicative, può essere un ambiente positivo che promuove l'inclusione e aiuta a prevenire comportamenti problematici, favorendo l'integrazione tra coetanei.

“Un vicesindaco/a scelto/a con il consenso della propria gente potrà con più autorità portare avanti la comunicazione tra la comunità italiana e l’autorità locale, regionale e/o anche nazionale, agendo da mediatore e favorendo una cooperazione reciproca”

C’è qualcosa che ha imparato dalla sua precedente esperienza di vicesindaco? C’è qualcosa che ora farebbe e che magari all’epoca non ha fatto?

Ho imparato che se vogliamo raggiungere gli obiettivi più grandi dobbiamo includere quante più persone competenti, e basare la loro scelta non su un’appartenenza politica o personale, ma in base alle loro capacità. In una città di poco meno di 6000 abitanti non devono esistere divisioni ne bandiere, ma si deve rafforzare il senso di comunità. Quello che farei, sicuramente sarei più insistente nel portare avanti quei progetti e programmi che reputerei importanti per il miglioramento della propria città.

Cosa vuole comunicare agli elettori? Perché dovrebbero votare proprio per lei?

Mi sento di dire a tutti i miei concittadini e connazionali che per me è un onore e un impegno candidarmi al ruolo di vicesindaco della Città di Dignano, che prendo con serietà, perché credo fermamente nel potenziale del nostro territorio e nel valore della collaborazione tra cittadini e istituzioni. Se avrò l’onore di essere scelto, mi impegnerò con tutta la mia dedizione per lavorare al loro fianco, ascoltando le loro esigenze e portando avanti progetti concreti che migliorino la qualità della vita di tutti. La mia visione è di una città più sostenibile, inclusiva, sicura e aperta alle opportunità di crescita e sviluppo. A decidere siete voi, fate la scelta giusta!


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