Ventiquattro

VERRÀ ELETTO SOLO CON IL VOTO DEI MEMBRI DELLA CNI

PURE ROVIGNO AVRÀ UN VICESINDACO IN RAPPRESENTANZA DEGLI ITALIANI: Il Consiglio cittadino di Rovigno ha accolto le modifiche statutarie che consentono di dare aattuazione a questo diritto mninoritario

Il percorso per ottenere questo diritto è stato alquanto tormentato a causa dei conflitti all'interno della stessa comunità italiana. Il secondo vicesindaco sarà eletto già alle prossime elezioni amministrative di maggio, ma i nomi dei possibili candidati non sono ancora noti * La Comunità degli Italiani di Rovigno non presenterà un proprio candidato, ma sosterrà il programma che riterrà migliore


 
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Silvio Forza ⒸFOTO: Manuel Angelini

Il percorso per ottenere questo diritto è stato alquanto tormentato a causa dei conflitti all'interno della stessa comunità italiana. Il secondo vicesindaco sarà eletto già alle prossime elezioni amministrative di maggio, ma i nomi dei possibili candidati non sono ancora noti * La Comunità degli Italiani di Rovigno non presenterà un proprio candidato, ma sosterrà il programma che riterrà migliore

Anche Rovigno, come avviene già a Pola, Dignano, Parenzo, Cittanova, Umago e Buie, avrà un vicesindaco in rappresentanza della comunità italiana ed eletto esclusivamente con il voto dei suoi appartenenti. La novità si è resa possibile dopo che giovedì il Consiglio cittadino di Rovigno ha introdotto quegli emendamenti allo statuto cittadino che consentiranno di dare attuazione, sin dalle prossime elezioni di maggio, a questo diritto minoritario.

Infatti, fondandosi sulla Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali, la Legge elettorale del 2021 sancisce il diritto all'elezione di un vicesindaco eletto in rappresentanza della minoranze e solo con i voti dei membri delle comunità nazionali. Tuttavia, per dare applicazione a questo diritto, esso deve essere ribadito e regolamentato anche negli statuti delle singole località interessate. Sono adottabili due soluzioni diverse: a Dignano,  Cittanova e Buie, il vicesindaco degli Italiani è al contempo l’unico vicesindaco e dunque il vicensindaco di tutti i cittadini del luogo, mentre a Pola, Parenzo e Umago quello eletto dagli Italiani è il “secondo vicesindaco”, eletto dunque con il “voto etnico”, mentre il primo vicesindaco viene eletto a pacchetto con il sindaco, cioè conseguentemente a un voto politico. Rovigno ha adottato questa seconda soluzione, quella dei due vicesindaci.

L'iter che ha portato ai necessari emendamenti allo statuto è stato tuttavia tormentato. Nel dicembre scorso, la Commissione per le questioni e la tutela dei diritti della Comunità nazionale autoctona, quale organo operativo della Città di Rovigno, aveva bocciato la proposta formulata dalla Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno con la quale si chiedeva di avviare l’iter per l’applicazione del diritto al vicesindaco eletto unicamente dagli Italiani. Il via libera di questa commissione era necessario per poter poi trasmettere la proposta al Consiglio municipale. Un tanto non è avvenuto perché la Commissione, sorprendentemente (composta per lo più da appartenenti alla CNI) ha ritenuto che “la suddetta proposta potrebbe danneggiare gli interessi della Comunità nazionale italiana autoctona”. Il parere della Commissione è stato che con la proposta della Comunità degli Italiani, “la funzione di vicesindaco degli appartenenti alla minoranza nazionale italiana sarebbe ridotta ad un ruolo decorativo e onorario. Il tutto limiterebbe il diritto della Comunità nazionale autoctona a partecipare attivamente alla cogestione del territorio e della risorse cittadine insieme con la maggioranza.”

La Comunità degli Italiani di Rovigno non aveva digerito bene questa decisione, e se ne sono accorte anche le autorità cittadine tant'è che in breve tempo i membri della Commissione sono stati sostituiti anche perché, come ci ha spiegato il vicepresidente della CI „Pino Budicin“ di Rovigno Matteo Tromba „la Commissione non operava il conformità con la disposizioni statutarie in quanto non contava almeno tre consiglieri del Consiglio cittadino di Rovigno, né tra i suoi membri figurava il numero minimo di tre rappresentanti della CI, come invece impone la normativa“.

La nuova Commissione, il cui insediamento va visto anche come una ricucitura dello strappo tra la DDI, al potere a Rovigno, e la Comunità degli Italiani, ha dato luce verde alla proposta della CI per cui si è potuto procedere all'emendamento allo statuto che consente l'introduzione del secondo vicesindaco, quello eletto solo dagli Italiani.

„Finalmente gli Italiani di Rovigno potranno scegliere il loro vicesindaco, era un diritto che ci spettava“ ci ha detto la presidente della Comunità degli italiani di Rovigno Viviana Benussi la quale, tuttavia, non ha voluto rendere pubblici i nomi dei candidati palpabili per questo nuovo incarico, anticipando unicamente che molto probabilmente ce ne saranno più di uno. Ci ha confermato pure che la CI non proporrà un proprio candidato ma convocherà un Assemblea aperta della Comunità degli Italiani nel corso della quale si valuteranno i programmi dei candidati e appoggerà quello che riterrà migliore.


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