Ventiquattro

I CONTROLLI LO CONFERMANO: FINANZE UI IN REGOLA

Marin Corva: "Sono soddisfatto, ma dispiaciuto per il danno d’immagine fatto all’Unione Italiana e alla mia persona"

Gli ispettori del Ministero delle finanze hanno appurato che l'Unione non ha oscurato nulla, che la gestione contabile è in regola e che le risorse vengono impiegate in conformità con i contratti e registrate in base ai dettami di legge * "La mole di documenti che abbiamo fornito agli ispettori era grande vista la complessità dell’Unione Italiana. È anche complesso leggere i nostri documenti contabili, e spesso determinate persone che cercano di trovare un appiglio per qualche misfatto dell’Unione, ma anche mio per quanto riguarda il ruolo che ricopro, lo fanno spesso non sapendo leggere i documenti", ha affermato Corva


 
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Donatella Leonardelli ⒸFOTO: Manuel Angelini

Gli ispettori del Ministero delle finanze hanno appurato che l'Unione non ha oscurato nulla, che la gestione contabile è in regola e che le risorse vengono impiegate in conformità con i contratti e registrate in base ai dettami di legge * "La mole di documenti che abbiamo fornito agli ispettori era grande vista la complessità dell’Unione Italiana. È anche complesso leggere i nostri documenti contabili, e spesso determinate persone che cercano di trovare un appiglio per qualche misfatto dell’Unione, ma anche mio per quanto riguarda il ruolo che ricopro, lo fanno spesso non sapendo leggere i documenti", ha affermato Corva

Si è tenuta oggi, nella sede della Comunità degli italiani di Pola, la conferenza stampa convocata dal presidente della Giunta esecutiva (GE) dell’Unione Italiana (UI) Marin Corva relativa ai recenti controlli effettuati all’UI da parte del Ministero delle finanze della Repubblica di Croazia che riguardava una denuncia all’UI e di cui il nostro portale si era occupato riportando l’articolo del settimanale Nacional.

Ricordiamo che a luglio dell’anno scorso Nacional era entrato in possesso di una denuncia fatta all'Unione italiana e che suggeriva che negli ultimi sette anni all'UI mancavano quasi sedici milioni di kune versati dal bilancio dello Stato. La denuncia che, secondo Nacional, era stata presentata alla Procura di Fiume il 19 luglio, sulla base di rapporti ufficiali del Ministero delle finanze, indicava una discrepanza tra l'importo versato dal bilancio dello Stato all’UI e le spese riportate nei rapporti dell'Unione Italiana: secondo quanto affermava la denuncia dal 2015, fino allo scorso anno, ad eccezione del 2017, l'importo mancante raggiungeva quasi sedici milioni di kune, di cui più di otto milioni di kune solo nell'ultimo anno.

Marin Corva: "La denuncia riguardava anche me"

All’epoca il presidente della GE Marin Corva per Nacional aveva risposto alle accuse dichiarando che "L'Unione Italiana agisce in conformità con tutte le leggi, con i regolamenti e le norme della Repubblica di Croazia. Agiamo in conformità con quanto le autorità competenti ci danno come linee guida. Utilizziamo regolarmente tutti i fondi che abbiamo ricevuto dalla Repubblica di Croazia e inviamo regolarmente segnalazioni alle autorità competenti. Non ho altro da dire. Per ora non commenterò nient'altro. Posso solo confermare che lavoriamo correttamente".

- La denuncia, oltre che all’Unione Italiana, riguardava anche me – ha detto in conferenza stampa Marin Corva - relativemente alla funzione che ricopro e il ruolo che ho nell’ambito dell’UI. Una denuncia che quella volta non era ancora arrivata all’UI. Alcuni mesi dopo siamo stati contattati dal Ministero delle finanze della Repubblica di Croazia, più precisamente dal settore per la gestione finanziaria per la revisione interna e per il controllo, che è legato al bilancio statale".

Il periodo che è stato analizzato dal Ministero delle finanze va dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021, ovvero sono stati analizzati due bilanci dell’Unione Italiana.

- Il documento è stato prodotto a fine agosto 2022, siamo stati contattati a metà novembre e il tutto è iniziato il 29 novembre con l’arrivo di due ispettori del controllo finanziario relativo al bilancio di stato, ha informato Corva che ha aggiunto di essere stato interpellato direttamente vista la funzione che ricopre all’interno dell’UI.

Il controllo è iniziato a fine novembre e si è protratto fino a metà aprile e riguardava - come ha informato il presidente della Giunta esecutiva - vari punti. Il primo controllo ha riguardato la verifica di tutti i conti correnti dell’Unione Italiana. Successivamente hanno analizzato l’importo che è stato devoluto all’UI dallo Stato nel 2020 pari a 9.366.000,00 kune e nel 2021 pari a 17.709.000,00 kune.

- Poi sono andati ad analizzare quelle che erano le entrate e le uscite del periodo dal 1 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2021, riscontrando in base al nostro piano entrate-uscite che nel 2020 le entrate ammontavano a 21.422.115,00 kune, mentre nel 2021 38.722.000,00 kune. Le uscite, invece, 22.217.678,00 per il 2020 e 38.538.375,00 kune, ha dichiarato Corva.

Nessuna irregolarità

- Hanno analizzato come sono stati registrati i beni a lungo termine e i beni finanziari. Poi si sono soffermati a quelli che erano i mezzi in cassa che l’UI aveva in questi determinati momenti. Nel 2020 c’erano 32.106.669,00 kune, mentre nel 2021 31.284.848,00 kune. Nel bilancio hanno effettivamente visto che una parte dei mezzi finanziari viene registrata come passivo alla voce “odgođeno priznavanje prihoda”, ovvero una registrazione delle entrate rinviata. Ciò significa che, in base all’articolo 26 della legge, abbiamo il diritto e il dovere di registrare determinate entrate nel momento della loro realizzazione. Tutto è semplice se la realizzazione è immediata, ovvero quando i mezzi arrivano e noi li versiamo subito, ad esempio, a qualche Comunità degli italiani. Se invece ci sono due altri casi, come il contratto a medio termine, ovvero quando l’entrata dei mezzi non avviene nello stesso anno dell’utilizzo delle risorse. La stessa cosa vale anche per i beni materiali a lungo termine il cui utilizzo viene registrato con l’ammortamento. Dunque, man mano che  il bene a lungo termine viene utilizzato si ammortizza e questa ammortizzazione entra nelle uscite.

Il Ministero delle finanze – ha informato Corva – ha fatto un’analisi di tutte le entrate e uscite soffermandosi su conti particolari del bilancio come il conto 29 dove l’Unione Italiana registra il rinvio del pagamento delle uscite e le entrate dei periodi successivi.

- Questo per spiegare la sfasatura dell’arrivo dei mezzi e del loro utilizzo. C’è anche il conto 43 del bilancio dove vengono registrate le uscite relative all’ammortizzazione, ha aggiunto il presidente della GE.

Sono stati controllati anche tutti i contratti siglati dall’UI con due finanziatori della Repubblica di Croazia, ovvero quelli con il Consiglio per le minoranze e l’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali.

- Dopo un’attenta analisi hanno riscontrato che l’impegno complessivo ammontava esattamente a quello nel contratto, che le uscite registrate nel corso dell’anno erano inferiori perchè la registrazione successiva delle entrate era dovuta a questo aspetto a lungo termine, ha affermato Corva spiegando che dopo aver sommato le due cifre hanno riscontrato che l’Unione Italiana ha registrato esattamente quanto a loro versato.

- La mole di documenti che abbiamo fornito agli ispettori era grande vista la complessità dell’Unione Italiana. È anche complesso leggere i nostri documenti contabili, e spesso determinate persone che cercano di trovare un appiglio per qualche misfatto dell’Unione, ma anche mio per quanto riguarda il ruolo che ricopro, lo fanno spesso non sapendo leggere i documenti. Questo interesse per l’aspetto contabile dell’UI l’ho sentito in pratica dai mass media. Non sono stato interpellato da nessuno per delle informazioni o altro.

- Una cosa che va detta, ha aggiunto Corva, e che viene anche riportata nel verbale è che la complessità sta nel fatto che i contratti sono diversi, siglati in diversi momenti e con modalità simili, ma alcune volte diverse. Considerato il rapporto che abbiamo con i due finanziatori menzionati, abbiamo anche consegnato ai due ispettori del Ministero delle finanze un resoconto con il quale loro stessi certificano che abbiamo sempre realizzato tutte le iniziative a norma di contratto, abbiamo sempre fatto i resoconti ai sensi del contratto e nelle tempistiche dello stesso. In conclusione dal controllo dei due bilanci hanno riscontrato che tutto quello che viene realizzato viene anche registrato nei rispettivi bilanci e che noi abbiamo sempre rendicontato ai sensi dei rispettivi contratti.

Marin Corva: "Soddisfatto dell'esito, ma dispiaciuto per il danno d'immagine"

- Mentre era in corso questa verifica siamo stati contattati da altri due organi statali che hanno fatto riferimento a questa documentazione. Gli uni li abbiamo messi in contatto con gli ispettori del Ministero delle finanze e gli altri, in realtà, hanno anche analizzato questioni che mi riguardano personalmente.

Alla domanda di chi firma questo articolo se le due denunce in corso sono in mano alla Procura dello Stato, il presidente della Giunta esecutiva non è voluto entrare nel dettaglio visto che i controlli sono ancora in atto, aggiungendo che si darà notizia al loro termine.

- Sono sicuramente soddisfatto – ha concluso Corva - anche perchè in un momento difficile siamo riusciti a gestire anche questo aspetto dell’Unione Italiana. Mi dispiace, però, per il danno d’immagine che è stato fatto all’Unione Italiana, ma anche alla mia persona. Non è piacevole sentire che - e userò il termine usato dal giornale che per primo ha scritto in merito alla questione - l’Unione Italiana ha oscurato 16 milioni di kune.


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